Agarthi - Il Forum di Martin Mystère

Posts written by Magico Vento

view post Posted: 6/7/2022, 11:04 I misteri di Londra - La Serie Regolare
Storia volutamente "fiabesca" e meno realistica e "seria" del solito (quasi un divertissement) che non mi ha, a dire il vero, entusiasmato. Pur rimanendo una buona storia, stona lo stesso in mezzo alle tante ottime storie del periodo, facendomi un po' storcere il naso. La storia è scritta da Castelli, aiutato nella sceneggiatura (solo nel secondo albo, almeno secondo i crediti) da Pennacchioli. Devo dire che proprio nel secondo albo la storia si fa un po' pesante e credo che per svilupparla un albo o un albo e mezzo sarebbero bastati, cosa che avrebbe reso il tutto più piacevole, anche perché il soggetto non è tra i più intriganti e inevitabilmente dopo due numeri stanca un po'. Comunque, come ho detto, la storia non è malaccio e presenta anche degli aspetti positivi e coinvolgenti. Affascinante, ad esempio, la vicenda del quartiere "fantasma" di Londra (che richiede comunque una notevole sospensione dell'incredulità). Ottimi i richiami a Dylan Dog e carino l'intervento degli Aristocratici. Il finale, un po' affrettato, funziona.
Pessimi i disegni di Cimpellin, imprecisi e molto "tirati via". Le fisionomie cambiano da una vignetta all'altra e anche le ambientazioni lasciano alquanto a desiderare.
Più che discrete le due cover realizzate come di consueto da Alessandrini.

Storia: 7,5
Disegni: 6-
view post Posted: 1/7/2022, 21:37 Lorem ipsum - La Serie Regolare
Buona storia di Barbieri, di cui lodo innanzitutto l'interessante e originale soggetto. Davvero interessanti il tema del "Lorem ipsum" e la vicenda del manuale atlantideo. L'inizio della storia funziona molto bene e crea subito curiosità sul motivo dell'improvviso successo da record del romanzo di Wilbur Wallace. Interessante anche il ripescaggio degli Uomini in Nero nel corso della vicenda.
Non mi ha tuttavia entusiasmato il tono eccessivamente ironico che caratterizza la sceneggiatura, anche se a dire il vero non mi ha neppure infastidito troppo se non nella scena di Java, l'orso e il lecca-lecca, al limite del ridicolo.
Il finale non è male e cerca di inserire anche un paio di colpi di scena, forse non particolarmente memorabili o inaspettati, ma che comunque male non fanno. Molto belle le due ingegnose pagine finali!
Buon lavoro ai disegni per Venturi, anche se il suo Martin continua a non convincermi, specie per la forma del viso. Spiacevoli anche le fisionomie un po' caricaturali di alcuni personaggi.
Buona invece la copertina, ricca di mystero e piuttosto accattivante.

Storia: 7,5
Disegni: 7,5
view post Posted: 30/6/2022, 21:28 I suoi primi 40 anni - La Serie Regolare
Buon albo che celebra degnamente il quarantennale, ma d'altronde da una coppia di autori come Castelli e Alessandrini (quest'ultimo aiutato da Orlandi e Torti) non si poteva rimanere delusi.
Partendo dalla storia, devo dire che il BVZA ha saputo crearne una piuttosto intrigante con molta carne al fuoco; forse addirittura troppa, contando che le pagine a disposizione erano poche e infatti ogni tanto si percepisce un po' di verbosità e la storia diventa pesantuccia da leggere. Ma comunque il racconto val la pena di essere letto: finalmente, dopo 40 anni, Castelli si decide a raccontare la vicenda del "Fantasma del Topkapi" e l'attesa è stata ben ripagata.
Molto buona l'idea del Terzo Occhio che permette l'attivazione del varco. Una delle parti per me più interessanti è quella con Antoine Galland e Antun Yusuf Hanna Diyab che mostra come sia nata la raccolta de Le Mille e una Notte. Molto piacevoli i vari riferimenti culturali (da quelli sul numero quaranta a quelli sulla situazione turca) che rendono molto più piacevole e realistico il tutto. Spettacolare il finale, con continue trovate originali e colpi di scena. Ottime, in particolare, le ultime due tavole, che fanno capire quanto questo racconto sia stato ben ideato e congegnato.
Buona la parte grafica, nonostante Torti, a differenza dell'ottimo Orlandi, abbassi un po' il livello dei disegni, secondo me. Alessandrini, certamente non nella sua prova migliore, si dimostra lo stesso ancora un valido narratore grafico di storie a fumetti.
Non mi è piaciuta molto la copertina, con quelle figure nere viste di spalle che non mi dicono nulla, ma, anzi, denotano, secondo me, una certa pigrizia nella realizzazione del disegno. Ottimo invece il "cameo" di Castelli e Alessandrini.

Storia: 8+
Disegni: 7

P.s. Nonostante abbia notevolmente apprezzato il riferimento alla carta di Piri Reis, devo però tirare le orecchie a Castell per due motivi:
1. La carta NON mostra il Nord America, ma la costa orientale del Sud America.
2. Non si puo' dire che la carta mostri le coste "prima della scoperta di Colombo", perché fu realizzata nel 1513 (fatto che comunque non ne sminuisce il mistero).
view post Posted: 28/6/2022, 08:31 Riscatto a quattro dimensioni - La Serie Regolare
Buona questa doppia storia ideata da Eccher. Buona come thriller, in quanto di ingredienti mysteriosi, ahimè, non ce n'è nessuno. Con pochi ritocchi e limature, questa storia sarebbe potuta uscire benissimo per un altro personaggio, ad esempio Dylan Dog o Dampyr.
Interessante l'intreccio, che si muove avanti e indietro nel tempo facendo capire solo poco per volta quale minaccia sta davvero affrontando il Detective dell'impossibile. Intrigante l'idea della droga utilizzata dagli anziani, soprattutto quando si scopre che, grazie ad essa, pare che si possa comunicare con i morti. La parte a Slumberland, molto limitata, viene rapidamente messa da parte e infatti non mi ha affatto colpito. Discrete le scene d'azione, l'unica che ho trovato convincente è quella con il soldato all'interno del supermercato. Apprezzabile anche la sequenza con la medium, specie per il sorprendente bluff fatto da Martin.
Degno di nota il personaggio di Firthmore, ben caratterizzato. Passabile il finale, privo di particolari colpi di scena o altre trovate ma comunque coerente. Ho invece apprezzato molto l'epilogo, che promette nuovi interessanti sviluppi.
Bravo anche Piacentini ai disegni, anche se in alcuni casi appaiono un po' piatti, ingessati e poco dinamici e addirittura ci sono alcuni sfondi photoshoppati.
Sufficienti le due copertine di Alessandrini, ma nessuna delle due è particolarmente attraente.

Storia: 7,5
Disegni: 7,5
view post Posted: 16/4/2022, 19:59 L'ombra di Michelangelo - La Serie Regolare
Buona storia di Matteuzzi al suo esordio sulla serie; motivo per cui spero di rivederlo presto.
L'ambizioso soggetto, che vede protagonista anche la figura di Michelangelo Buonarroti, mi è piaciuto molto. D'appassionato di storia e di arte, forse le parti che ho apprezzato di più sono proprio le due macrosequenze ambientate nel passato. Davvero suggestiva l'insolita lettura dell'affresco della Creazione di Adamo suggerita dalla storia a fumetti! Bella trovata anche quella di presentare Michelangelo tra gli Uomini in Nero.
Non male neppure la parte nel presente, con Martin alle prese con un nuovo mystero italiano. Alquanto affascinante il tema biblico dell'Albero della Conoscenza. A causa del ridotto numero di pagine, la storia presenta un intreccio piuttosto semplice, ma comunque dotato di un finale efficace e ad effetto. Ottime le due tavole conclusive, ambientate nel passato.
Nel complesso, quindi, il buon Matteuzzi confeziona una storia che merita di essere letta.
I disegni della Da Sacco non mi hanno entusiasmato, ma sono comunque più che sufficienti.
Ottima copertina di Alessandrini, finalmente! Era da un po' che non mi impressionava.

Storia: 8+
Disegni: 6,5
view post Posted: 3/4/2022, 11:20 Zona X - La Serie Regolare
Ottimo episodio, ma d'altronde con il duo Castelli-Bagnoli si sa che è impossibile rimanere delusi.
Castelli, dopo "Il libro degli arcani" e "Le macchine impossibili", torna con un altro episodio delle "storie immaginarie".
Le premesse di entrambi i racconti sono eccezionali, spiazzanti e geniali; entrambi i racconti, poi, non tengono col fiato sospeso...di più.
Il primo, "Ipse Dixit", è forse quello che mi ha colpito di più. Molto interessante la riflessione che appare fin dall'inizio sul tema dell'"Ipse Dixit", e cioè che bisogna abbandonare le idee preconcette: solo sperimentando e scartando, se è il caso, si potrà procedere lungo la strada delle conoscenze. Memorabile lo spiazzante momento in cui il professor Spilhaus viene accolto nella sede della Ipse Dixit. Bella poi la riflessione che fa uno degli scienziati su Galileo (la cui tesi, nella finzione del racconto, è completamente sbagliata): "Galileo non voleva diffondere l'errore, ma il dubbio...e, con il dubbio, fornire all'umanità uno strumento per rialzarsi...e andare avanti".
Ottimo anche il secondo racconto, "31 dicembre 1899", data che corrisponde niente meno che...alla creazione del nostro pianeta Terra. Anche di questo le premesse sono davvero intriganti e infatti il BVZA tira fuori un racconto molto avvincente e non privo di colpi di scena. Bello anche il sorprendente finale che va a spiegare i vari interrogativi.
In buona sostanza, questo episodio è uno dei tantissimi ottimi episodi ideati e sceneggiati dalla vulcanica e unica mente di Alfredo Castelli.
Molto valida anche la prova grafica di Bagioli, il cui maggior punto di forza, secondo me, sta nel rendere l'espressività dei personaggi.
Non male la copertina di Alessandrini.

Storia: 9+
Disegni: 9
view post Posted: 6/3/2022, 15:22 Baudolino - Libri e Tv
Uno dei migliori romanzi che abbia letto.
È un libro splendido fin dall'inizio, visto che già il primo capitolo (che contiene il primo esercizio di scrittura di Baudolino) è geniale e divertentissimo. Meravigliosa, subito dopo, nel secondo capitolo, la descrizione del saccheggio di Costantinopoli avvenuto durante la quarta crociata.
Il romanzo si presenta come un'avventura picaresca, dato che presenta come protagonista un giovane contadino della terra dove da lì a breve sorgerà Alessandria, che viene adottato niente meno che dall'imperatore del Sacro Romano Impero, Federico Barbarossa. Meravigliosa la ricostruzione di avvenimenti storici presentata da Eco e la minuziosa attenzione ai dettagli. Ad esempio, il fatto che San Pietro sarebbe intervenuto di persona durante l'assedio di Alessandria dalla parte degli assediati (che, nella finzione del romanzo, è un trucco ideato da Baudolino) non è un'invenzione dell'autore, ma bensì una vera leggenda popolare. Nello stesso contesto, è anche vero, per esempio, il curioso modo con cui la città di Alessandria si salvò dell'assedio del Barbarossa (grazie a una vacca), e anche il nome del padre di Baudolino è quello del salvatore della città, secondo la tradizione. Ben ricostruita la complessa situazione dell'Italia in quel periodo, caratterizzata da continue alleanze e tradimenti tra città e città e tra città e impero.
Molto interessanti i vari discorsi filosofici, teologici e sociali presentanti all'interno della narrazione spesso attraverso dibattiti tra i personaggi. Insomma, leggere Eco è un vero piacere perché i suoi romanzi miscelano avventura e tanta cultura, per cui non si smette mai di imparare.
A un certo punto (quando Baudolino e i compagni si stanno avvicinando al regno di Padre Giovanni) il racconto, da romanzo prettamente storico, per una serie di capitoli diventa quasi un fantasy e all'inizio questo mi ha un po' spiazzato, ma poco dopo ho iniziato a apprezzare molto questo viaggio nei bestiari medievali (sciapodi, blemmi, panozi, cinecefali, satiri, chimere...).
Il finale, in cui vengono proposte ben tre soluzioni (di cui probabilmente è l'ultima a essere vera), una più sorprendente e ingegnosa dell'altra, dell'assassinio del re Federico Barbarossa, è meraviglioso e appassionante a dir poco. Ho anche trovato magnifica e poetica l'uscita di scena di Baudolino alla fine del romanzo.
Inoltre, sia il mistero del Gradale (il Graal) che quello del regno di Padre Giovanni mi hanno sempre incuriosito.
Ottima, infine, la celebrazione dell'utopia evidenziata dal personaggio del protagonista, che si presenta come un bugiardo matricolato ma che crede fermamente in ciò che dice.
Anche lo stile dello scrittore mi è piaciuto: non sarà così immediato e scorrevole come quello di molti altri scrittori moderni, eppure mi ha a suo modo appassionato; molto buona la conoscenza grammaticale e sintattica dell'italiano.
Ottimo romanzo, da leggere.

Edited by Magico Vento - 9/8/2022, 12:03
view post Posted: 6/3/2022, 13:01 La piramide sommersa - La Serie Regolare
Ennesima ottima storia di Castelli che si inserisce nel meraviglioso filone dedicato al continente perduto di Atlantide, aggiungendo nuovi interessanti tasselli alla continuity.
Mi è piaciuta la splendida sceneggiatura del BVZA, che si sviluppa in due sottotrame principali e parallele (la vicenda legata al delfino Patsy e quella sulla "scimmia acquatica") che nel corso della storia si incroceranno. Molto intriganti alcune teorie presentate all'interno degli albi, soprattutto quella della "scimmia acquatica".
Bella la spettacolare scena all'interno del laboratorio perduto di Atlantide; buono anche il colpo di scena su Elaine. Splendida invece la lunga spiegazione di Patsy che dà molte nuove informazioni su Atlantide. Castelli si dimostra, come in tante altre occasioni, in anticipo sui tempi, dato che introduce temi come quello dell'ingegneria genetica e dell'inquinamento atmosferico. Ottimo pure l'epilogo (aperto) della storia, che dà un bel tocco conclusivo inquietante.
Forse l'unico, ma trascurabile, difetto della storia è che Von Hansen viene messo un po' troppo da parte.
Buoni e onesti, come al solito, i disegni di Bignotti.
Per quanto riguarda le copertine di Alessandrini, ottima la prima, discreta la seconda.

Storia: 9
Disegni: 8
view post Posted: 28/2/2022, 09:19 Autori - Premio Atlantide
La mia top 3:
1. Alfredo Castelli
2. Carlo Recagno
3. Sergio Badino
view post Posted: 28/2/2022, 09:12 Gli spiriti del Natale - La Serie Regolare
Numero che non mi ha soddisfatto a pieno nè per quanto riguarda la sceneggiatura nè per quanto riguarda i disegni.
L'idea di base della trama creata dal duo Lotti-Mainardi non è male, però è sviluppata in modo semplice e non troppo avvincente. Presa come un divertissement, può però risultare più piacevole.
Ho apprezzato i numerosi richiami al meraviglioso racconto "Canto di Natale" di Charles Dickens. Bella e giusta la riflessione di Martin sui lati positivi (come la solidarietà) del Natale. Molto bello l'ironico congedo finale del "plasma cacciatore"!
I disegni di Sforza non mi hanno per nulla fatto impazzire, però sono sufficienti. Stesso discorso per la copertina di Alessandrini.

Storia: 6,5
Disegni: 6+
view post Posted: 7/2/2022, 20:15 Anticipazioni - Martin Mystère - Le storie nuove
Ho alte aspettative per il numero dei quarant'anni, la coppia Castelli-Alessandrini di nuovo insieme! :)
view post Posted: 24/12/2021, 11:57 Tutta la verità - La Serie Regolare
Questa doppia storia di Lotti-Mainardi mi ha colpito positivamente: trama solida, buon ritmo, buoni dialoghi. La ben delineata figura di Thomas "il Rimatore" è fin da subito molto affascinante. Ottimo l'alternarsi di scene ambientate nel presente e nel passato, più precisamente nel Basso Medioevo, dove Orlandi ai disegni si esalta moltissimo. Anche la strana vicenda nel presente, in cui Diana e altre persone iniziano a fare le più svariate previsioni, mi ha preso abbastanza. Tuttavia ho preferito le parti nel passato dove compare True Thomas. La storia scorre bene fino alle ultime tre pagine finali, in cui vengono tirati in ballo dei tardigradi che non capisco cosa centrino con la vicenda. Peccato, perché per il resto la storia è ottima e ha un bel ritmo.
I disegni di Orlandi a me piacciono moltissimo, per cui non mi trovo d'accordo con chi li critica. Come ho detto in precedenza, le scene nel Medioevo da lui rappresentata sono splendide.
Se la copertina del primo albo, "La ballata di Thomas il rimatore", è ancora piuttosto bella, quella di "Tutta la verità" non lo è affatto.

Storia: 8
Disegni: 9
333 replies since 5/5/2020