Soggetto e sceneggiatura:
Alfredo CastelliDisegni:
Nando e Denisio Esposito (Esposito Bros.)Copertina:
Giancarlo AlessandriniUn libro di cui si ignorava l'esistenza, che narra la storia dello scomparso continente di Atlantide, viene recapitato anonimamente a Martin, il quale si convince che non si tratta di una semplice opera di fantasia, ma di un resoconto scritto da qualcuno a conoscenza della verità sull'oscuro passato della Terra.
Il Detective dell'Impossibile si lancia, quindi, alla ricerca del secondo volume, in cui il racconto dovrebbe trovare la sua mysteriosa conclusione. Questa indagine lo porterà a investigare sull’autore del volume, il giornalista Rudolph Preskett, e su quali rapporti ebbe con gli Uomini in Nero. E in che modo fu coinvolto nella vicenda dell’“airship”, un vero e proprio Ufo che fu ripetutamente avvistato nel 1896--------------------------------------------------------------------------------------------------------
Sono del parere che questo episodio sia il migliore di quelli della cosiddetta
"saga del countdown". Lo potrei definire come una specie di via di mezzo tra le storie atlantidee dei "vecchi tempi" (in cui, però, la tecnologia antidiluviana aveva un che di..."anni '70") e quelle più moderne, pubblicate dopo la pietra miliare che consiste nel
terzo gigante, in cui il mondo della civiltà scomparsa passa dall'essere abbastanza vago e frammentato ad avere una decisa e ben precisa fisionomia la quale sfiora, a tratti, il mondo di Nathan Never assieme a quello di Jonathan Steele.
Certo, il buon Castellone ricicla certi clichè, come quello della "consegna anonima" di qualcosa - lettera, libro, oggetto... - a casa di MM (che ripeterà ancora
), però il tutto risulta talmente ben congegnato - dando anche una certa impressione di "novità" non indifferente - che si dimenticano forzature e trucchi di sceneggiatura.
Affascinanti, poi, i passaggi temporali dal mondo di 10.000 anni fa, a quello di fine ottocento, ai giorni nostri.
Edited by Sergej Orloff - 5/8/2013, 19:50