Agarthi - Il Forum di Martin Mystère


L'enigma di Boris Grigov
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L'enigma di Boris Grigov, Martin Mystere nn.169-170

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view post Posted on 13/5/2019, 00:25

Adepto

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Un po' è stato gestito male a mio avviso a livello di marketing. Forse ai tempi dell'esplosione dei romanzi alla Dan Brown (che ho sempre trovato assai inferiori a livello qualitativo del "nostro" fumetto) bisognava difendere meglio l'originalità del prodotto. Secondariamente, da un certo momento in poi anche i gloriosi Almanacchi sono scaduti, forse per attirare un pubblico più giovane si è perso lo zoccolo duro dei primi lettori, bibliomani, variegati e forse non tanto adolescenti. E comunque sì, il passaggio al cospirazionismo del nuovo millennio e a internet si è fatto sentire molto, e almeno dal 250 o giù di lì il fumetto gira a vuoto. Magari anche la stanchezza del buon Castelli conta, ma è più un'aria di rassegnazione quella che domina da tempo, quando secondo me, potenzialmente, potrebbe essere un fumetto da 35-40.000 copie e il passaggio alla bimestralità e albo unico non ha giovato affatto, tranne forse per riuscire a farlo sopravvivere economicamente, ma gli ha tolto fiato, ritmo etc. Cosa ci vorrebbe a riprendere la tradizione delle 2-3 storie da zona X che si faceva un tempo, o ad aggiornare la vecchia Enciclopedia dei Mysteri? Poi, altra cosa illogica, almeno provare a "riaggiornare" le vecchie storie troppo condensate o venute male, perdendo quel senso plumbeo e di negatività distorta, o riambientandole addirittura negli anni '80 come "cold case" o vecchi casi usciti da qualche floppy disk? Io sono sicuro che di potenzialità ne avrebbe ancora parecchie, magari con un curatore più motivato per le parti noiose e Castelli come battitore libero (limitandone però a volte gli esibiti eccessi logorroici e disfattisti).
 
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view post Posted on 13/5/2019, 09:24
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CITAZIONE (ophiucus75 @ 13/5/2019, 01:25) 
Un po' è stato gestito male a mio avviso a livello di marketing. Forse ai tempi dell'esplosione dei romanzi alla Dan Brown (che ho sempre trovato assai inferiori a livello qualitativo del "nostro" fumetto) bisognava difendere meglio l'originalità del prodotto. Secondariamente, da un certo momento in poi anche i gloriosi Almanacchi sono scaduti, forse per attirare un pubblico più giovane si è perso lo zoccolo duro dei primi lettori, bibliomani, variegati e forse non tanto adolescenti. E comunque sì, il passaggio al cospirazionismo del nuovo millennio e a internet si è fatto sentire molto, e almeno dal 250 o giù di lì il fumetto gira a vuoto. Magari anche la stanchezza del buon Castelli conta, ma è più un'aria di rassegnazione quella che domina da tempo, quando secondo me, potenzialmente, potrebbe essere un fumetto da 35-40.000 copie e il passaggio alla bimestralità e albo unico non ha giovato affatto, tranne forse per riuscire a farlo sopravvivere economicamente, ma gli ha tolto fiato, ritmo etc. Cosa ci vorrebbe a riprendere la tradizione delle 2-3 storie da zona X che si faceva un tempo, o ad aggiornare la vecchia Enciclopedia dei Mysteri? Poi, altra cosa illogica, almeno provare a "riaggiornare" le vecchie storie troppo condensate o venute male, perdendo quel senso plumbeo e di negatività distorta, o riambientandole addirittura negli anni '80 come "cold case" o vecchi casi usciti da qualche floppy disk? Io sono sicuro che di potenzialità ne avrebbe ancora parecchie, magari con un curatore più motivato per le parti noiose e Castelli come battitore libero (limitandone però a volte gli esibiti eccessi logorroici e disfattisti).

Condivido anche le virgole.
Nella speranza di accedere a un mercato post-adolescenziale di fanatici di complottismo e di amanti dell'avventura da videogioco, si è snaturato l'equilibrio e la complessità delle storie di MM. Questo ovviamente si è notato nettamente con le Nuove Avventure, ma anche sulla serie classica ha inciso molto, insieme a uno stanco perpetuarsi di situazioni "moralesiane" che senza Morales hanno perso la gran parte del loro fascino. Sembra insomma che 1) ci sia una certa estraneità tra il genere di approcci che si vuole perseguire e il modo di scrivere degli autori; 2) ci si trascina in modo stanco su storie sempre uguali, come se non si dovesse far altro che assolvere al dovere di mandare avanti una baracca che nessuno apprezza più; 3) si voglia abbandonare i vecchi lettori per accogliere i nuovi, ma non si ha né il coraggio del fantino (sparare al cavallo vecchio e correre con uno nuovo, a colori) né il coraggio della coerenza, forse perché si ritiene che improvvisamente i lettori colti che leggevano MM non siano più interessati. La cosa più preoccupante poi è che molto dell'abbassamento della qualità di MM è dovuto alla pubblicazione di storie "da cassetto", estemporanee o scritte in fretta e dunque comprensibilmente di minore qualità, che nel cassetto dovevano restare per essere smaltite in caso di ritardo, e che invece stanno costituendo da tre anni l'unico sostentamento della serie. Ora, al di là dell'abbassamento netto conseguente della qualità (ma su questo dovete giudicare voi, visto che io da quasi due anni ho smesso di leggere la serie), la cosa più preoccupante è capire cosa avverrà dopo.
 
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view post Posted on 13/5/2019, 15:54

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Devo dire di confermare in pieno le tue parole, presumo che età e passioni intellettuali siano piuttosto simili per elaborare critiche praticamente sovrapponibili. Io dal 301 in poi ho cominciato a saltare, li ho quasi tutti ma non li leggo più con la religiosa passione certosina di prima. A parte il capolavoro junghiano di Beretta, ricordo tra gli ultimi un paio di Castelli ben scritti poi il vuoto. E c'è un enigma nell'enigma: Lotti ha scritto numeri notevoli in passato, quindi il tutto mi spingerebbe ad ipotizzare proprio una scelta di taglio ed editing sciagurata sulle ultime storie, più che livello scarso degli autori, e resto convinto che la standardizzazione a 154 pagine o quello che è per ogni storia sia molesta. Quando cominciavano e finivano a mentula canis erano molto più imprevedibili, ritmate e godibili. E' come se una band decidesse di fare solo ballad, dopo un po' viene la nausea. Stanotte riletto Le macchie di Rorschach, imparagonabile con gli attuali. Saluti.

Aggiungo che mi è venuta in mente pure una storia: Martin Mystére che indaga sull'improvviso crollo qualitativo delle storie a fumetti italiane, un delirio metafumettistico con Uomini in Nero infiltrati in Bonelli etc etc. nonché l'inizio di un rinascimento mystériano, accortosi di quante delle vecchie storie furono stravolte e con imposizione di ri-pubblicazione fedele delle stesse e secondo tour in Italia :-) Si scherza è...
 
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view post Posted on 13/5/2019, 16:10
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CITAZIONE (ophiucus75 @ 13/5/2019, 16:54) 
Devo dire di confermare in pieno le tue parole, presumo che età e passioni intellettuali siano piuttosto simili per elaborare critiche praticamente sovrapponibili. Io dal 301 in poi ho cominciato a saltare, li ho quasi tutti ma non li leggo più con la religiosa passione certosina di prima. A parte il capolavoro junghiano di Beretta, ricordo tra gli ultimi un paio di Castelli ben scritti poi il vuoto. E c'è un enigma nell'enigma: Lotti ha scritto numeri notevoli in passato, quindi il tutto mi spingerebbe ad ipotizzare proprio una scelta di taglio ed editing sciagurata sulle ultime storie, più che livello scarso degli autori, e resto convinto che la standardizzazione a 154 pagine o quello che è per ogni storia sia molesta. Quando cominciavano e finivano a mentula canis erano molto più imprevedibili, ritmate e godibili. E' come se una band decidesse di fare solo ballad, dopo un po' viene la nausea. Stanotte riletto Le macchie di Rorschach, imparagonabile con gli attuali. Saluti.

Sulle passioni probabilmente siamo vicini, quanto ad età: se sei del '75, ci passiamo una ventina d'anni :lol:
Ma per questo, ti dico, credo che la situazione sia oggettiva, non c'è da parte nostra una particolare nostalgia per un periodo, quanto una triste analisi di una recente involuzione.

CITAZIONE
Aggiungo che mi è venuta in mente pure una storia: Martin Mystére che indaga sull'improvviso crollo qualitativo delle storie a fumetti italiane, un delirio metafumettistico con Uomini in Nero infiltrati in Bonelli etc etc. nonché l'inizio di un rinascimento mystériano, accortosi di quante delle vecchie storie furono stravolte e con imposizione di ri-pubblicazione fedele delle stesse e secondo tour in Italia :-) Si scherza è...

Ahahah! Bellissima. Una storia in cui MM scopre che qualcuno è riuscito a prendere possesso della SBE, per pubblicare storie di semplice consumo che non raccontino più le scomode verità "alternative" della storia, correggendo anche (con la scusa delle ristampe) le vecchie storie... Castelli rapito dagli UiN e obbligato a lunghe sessioni di lettura di Zerocalcare... :cartellolol:
 
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view post Posted on 13/5/2019, 16:24

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Era un fumetto insolito e nato per lettori particolari, probabilmente anche poco fumettari: bisognava mantenere tale originalità di fondo. I pipponi, gli spiegoni, le lentezze sono connaturate col suo fascino, come i rimandi enciclopedici e l'inter-genericità (intendo il saltare da fantascienza ad archeologia ad horror a fantasy etc). Come potenzialità, resta il bonellide più sperimentale ed interessante, ma va gestito seguendo le sottotrame, portandole a conclusione, e non avendo paura di inserirvi cose in apparenza allotrie, come la miniserie sulla Guerra senza Tempo. Avendo un personaggio soprattutto scrittore e conduttore, si poteva gestire meglio anche questa peculiarità, con finte puntate in studio, dibattiti, storie senza trama ma che permettessero di affrontare misteri passati, e abolendo la chiusura tipica della base o manufatto che esplode. Io vorrei che a un certo punto si avesse il coraggio di distaccarsi dalla realtà, e di studiare le conseguenze sulla società dell'evidenza di un contatto alieno o di una riforma della storiografia ufficiale, senza terminare sempre col ritorno allo status quo, potrebbe diventare una buona serie ucronica con minimi cambiamenti, piuttosto che inseguire la contemporaneità, negando sempre la diffusione di certe notizie. Sì, il '75 sta per anno di nascita, e ho cominciato ad acquistarlo regolarmente dal dicembre 1987, con Nemo e Morte al varietà, recuperati insieme, poi col fantastico Almanacco 1988!
 
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view post Posted on 13/5/2019, 16:34
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CITAZIONE (ophiucus75 @ 13/5/2019, 17:24) 
Era un fumetto insolito e nato per lettori particolari, probabilmente anche poco fumettari: bisognava mantenere tale originalità di fondo. I pipponi, gli spiegoni, le lentezze sono connaturate col suo fascino, come i rimandi enciclopedici e l'inter-genericità (intendo il saltare da fantascienza ad archeologia ad horror a fantasy etc). Come potenzialità, resta il bonellide più sperimentale ed interessante, ma va gestito seguendo le sottotrame, portandole a conclusione, e non avendo paura di inserirvi cose in apparenza allotrie, come la miniserie sulla Guerra senza Tempo. Avendo un personaggio soprattutto scrittore e conduttore, si poteva gestire meglio anche questa peculiarità, con finte puntate in studio, dibattiti, storie senza trama ma che permettessero di affrontare misteri passati, e abolendo la chiusura tipica della base o manufatto che esplode. Io vorrei che a un certo punto si avesse il coraggio di distaccarsi dalla realtà, e di studiare le conseguenze sulla società dell'evidenza di un contatto alieno o di una riforma della storiografia ufficiale, senza terminare sempre col ritorno allo status quo, potrebbe diventare una buona serie ucronica con minimi cambiamenti, piuttosto che inseguire la contemporaneità, negando sempre la diffusione di certe notizie. Sì, il '75 sta per anno di nascita, e ho cominciato ad acquistarlo regolarmente dal dicembre 1987, con Nemo e Morte al varietà, recuperati insieme, poi col fantastico Almanacco 1988!

Guarda, sono come al solito assolutamente d'accordo, e anzi la questione dell'ucronia l'ho sempre pensata e sostenuta anche io. Ma pure tutti quegli altri espedienti narrativi e metanarrativi per ampliare e variare il parco di storie e la verosimiglianza di queste narrazioni nella continuità della serie, sono tutti spunti interessanti che però nessuno ha mai o quasi mai perseguito sulla serie.

Io ho iniziato ovviamente molto più tardi, come dissi altrove sul forum, addirittura c'era già da un po' il bimestrale :roll:
 
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view post Posted on 13/5/2019, 16:40

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Sì, sarebbe un modo ironico per giocare sulle critiche presenti dei vecchi aficionados, trovare una "scusa" valida, e ripartire con slancio. Infatti, immodestamente, mi sono immaginato a leggere un albo simile e quanto mi avrebbe "spiazzato".

Coraggioso a continuare partendo dal bimestrale, come ti sarai accorto c'è un abisso rispetto ai numeri precedenti, pur con tutta la cura per aggiungere articoli e apparato critico, ma le storie sono sempre state nettamente inferiori. A me non va il senso di rassegnazione che domina sulla serie, anche perché, probabilmente, senza MM non ci sarebbero stati né Dylan, né Nathan Never, né Almanacchi, Speciali, etc., dovrebbero fargli un monumento e ritenerlo il fiore all'occhiello della casa editrice, non un anziano scomodo e petulante. E niente nuova versione, di cui ho preso il primo numero e lasciato perdere il resto, con fastidio.
 
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view post Posted on 13/5/2019, 16:54
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Allora, a me fece un'ottima impressione perché ebbi la fortuna di iniziare in un momento in cui inanellarono grandi storie, soprattutto a firma Castelli. Per anni recuperavo esclusivamente le storie di Castelli e per un buon periodo comprai solo i numeri con le sue sceneggiature, alternando le uscite. Poi recuperai quasi tutta la serie, e sono andato avanti a leggerlo fino a un paio d'anni fa (ho fatto l'eccezione della storia di Morales uscita qualche mese fa, per ovvie ragioni). In buona sostanza il bimestrale aveva invertito la tendenza della prima metà degli anni 2000, ma da un lustro a questa parte c'è stato un nuovo crollo, peggiore del precedente. Motivo per cui io non sono di per sé contrario al bimestrale, sono più preoccupato in generale per la brutta china presa dalla serie. Ma in generale: anche solo a vedere i refusi, i disegnatori sempre più lassisti, il numero di pagine degli speciali che si riduce e addirittura le ristampe negli inediti estivi... Ormai è davvero trattato come un anziano scomodo da lasciare all'ospizio. No comment sulle Nac
 
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view post Posted on 13/5/2019, 17:10

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Il guaio è che non puoi mettere un dilettante a scrivere MM e neppure uno sceneggiatore iper-impegnato, ci vuole tempo e ci vogliono ricerche non solo da web, è un fumetto particolare, con lettori particolari e va trattato diversamente dagli altri. A sto punto, visto che il ritorno alla mensilità è impossibile, meglio fare 4 uscite l'anno con numero di pagine variabile o multistorie, che una minestrina insulsa, tenuta nel cassetto per anni e priva di riferimenti a continuity. Tanto, non uscendo in abbonamento, prezzo può variare così come uscite, importante è ristabilire la qualità. Un bel MM ad ogni inizio stagione da 250 pagine, anche a 7 euro purché BEN SPESI.
 
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view post Posted on 13/5/2019, 17:12
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Guarda, fosse per me farei anche uno, massimo due numeri annuali. Purtroppo (su questo sono sempre stati molto chiari) c'è molta gente che ci campa, e una riduzione del genere del numero di tavole porterebbe a molti esuberi in redazione.
 
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view post Posted on 13/5/2019, 17:27

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Tanto ormai a parte Castellotti, fisso c'è solo Recagno, che si occupa di Speciali e Storie di Altrove. Meglio snellire la redazione piuttosto che perire per invenduti a cadenza bimestrale.

Poi, sono sicuro, come adesso è tornata la scimmia per Mister No, tra breve tornerà anche interesse per Martin, vanno solo gestiti bene i periodi così così, e lo farei tornando alle origini, un Almanacco ben scritto, Speciale con libretto, Storie da Altrove e 4 numeri annuali, di cui anche uno in stile Zona X per sperimentare nuovi sceneggiatori. Ci sarebbe pur sempre un'uscita bimestrale ma variando il più possibile tematiche, e con forte ritorno della parte saggistica, alla quale non punta quasi più nessun altro fumetto.
 
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view post Posted on 13/5/2019, 18:13
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CITAZIONE (ophiucus75 @ 13/5/2019, 18:27) 
Tanto ormai a parte Castellotti, fisso c'è solo Recagno, che si occupa di Speciali e Storie di Altrove. Meglio snellire la redazione piuttosto che perire per invenduti a cadenza bimestrale.

Poi, sono sicuro, come adesso è tornata la scimmia per Mister No, tra breve tornerà anche interesse per Martin, vanno solo gestiti bene i periodi così così, e lo farei tornando alle origini, un Almanacco ben scritto, Speciale con libretto, Storie da Altrove e 4 numeri annuali, di cui anche uno in stile Zona X per sperimentare nuovi sceneggiatori. Ci sarebbe pur sempre un'uscita bimestrale ma variando il più possibile tematiche, e con forte ritorno della parte saggistica, alla quale non punta quasi più nessun altro fumetto.

Il grosso del peso non sono gli stipendiati, ma i disegnatori, che su MM sono tantissimi (per le vendite della serie). Tutta gente difficile da collocare altrove, per diversi motivi (Torti in primis).

Non sarei così sicuro che sia tornata la scimmia per Mister No, vorrei prima vedere i dati delle vendite...

PS MOD: forse è il caso di spostare questa chiacchierata da qualche altra parte, tipo: "Situazione attuale di MM"?
 
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view post Posted on 13/5/2019, 20:05

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Sì, sì, ho divagato molto, scusate, spostate dove è più consono al tema...
 
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view post Posted on 13/5/2019, 20:08
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Ho collaborato attivamente anche io :lol:
Scusami, Brando, ti faccio lavorare...
 
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view post Posted on 13/5/2019, 20:31
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Vecchio Saggio

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Figüres, fino a domani non ho la possibilità di usare un pc e dal telefono è più complicato spostare i messaggi.
Potete divagare ancora un po' :B):
 
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