Agarthi - Il Forum di Martin Mystère


Nea Heliopolis
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Nea Heliopolis, Martin Mystere nn.133-134

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GGP
view post Posted on 14/11/2009, 10:53 by: GGP
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Vecchio Saggio

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Grandissima stora, il BVZA si lancia in una serie di rimandi-invenzioni linguistiche che farebbero ampiamente salivare Graham Hancock e costruisce una ricerca incredibile per il Marty caro, che si trova lanciato nel bel paese.
Su questo ciclo di mysteri italiani ho letto male, la prima storia è ottima, vediamo il resto.

Ma passiamo alle domandine di ALdous, perchè l'egittologo ermetista che è in me è stato ampiamente stuzzicato da questa storiella:


1) Probabilmente Phe - Aton è sconfitto da Montuhotep e costretto ad emigrare, direi un tocco di classe, perchè in questo modo egli diventa un sovrano minore di un "periodo intermedio" e quindi un personaggio facilmente dimenticabile dalla storia
2-4) Innanzitutto gli egiziani avevano un gioco simile agli scacchi, o che almeno si giocava su una scacchiera, chiamato senet. Ti faccio notare che il labirinto costruito da Phe-ATon a Torino è appunto ortogonale, teso a creare un pareggio tra forze diverse, mentre quello cretese (Festo), mi pare non abbia questa forma, inoltre ci sono diversi "labirinti" (CHartres) di forme diverse,m mi sembra giusto supporre che ogni forma diversa richiami una funzione diversa.
Parliamo poi della forma delle strade di Torino, che riproduce in superficie ciò che si trova nelle viscere della città. Secondo quanto ci racconta la storia ufficiale Augusta Taurinorum nasce come colonia di Ottaviano Augusto e la sua forma razionale riproduce quella dell'accampamento militare romano. Però generalmente le colonia romane non nascevano dal nulla, ma ampliavano insediamenti preesistenti. Nel nostro caso la vecchia colonia egizia diventata probabilmente un villaggio celtico o ligure (entrambi popoli che adoravano il dio del sole Belenos-Belino). Ora ci sono vari fili che legano Ottaviano all'Egitto, di cui egli si considerava conquistatore dopo la vittoria su Cleopatra. Ad esempio al di fuori dell'Ara Pacis, il monumento che sanciva il triponfo della politica di Augusto fu fatto collocare un obelisco che fu fatto portare direttamente da Eliopoli, che servì per segnare una gigantesca meridiana che doveva simboleggiare il cosmo su cui si estendeva la Pax Romana. Insomma, possiamo ipotizzare che la forma ortogonale di Torino fu una scelta precisa di Augusto per sfruttare ancora il potere della Lacrima di Toth, sulla base di conoscenze apprese in Egitto.

9-10) Imhotep fu un famoso architetto vissuto all'epoca di Djoser (III dinastia, intorno al 3000 a. C.), a lui si attribuisce l'invenzione della forma piramidale, inoltre era considerato un grande guaritore e un profeta del dio Ptah. In Egitto molti personaggi di quest'epoca antica (ad esempio anche il visir Ptahotep) vennero ricordati per tutta la durata della storia faraonica ed entrarono nella leggenda. Per cui è possibile che il "nostro" Imhotep prenda semplicemente il nome da quello di un personaggio importante (Aggiungo tra parentesi che il nome Imhotep significa qualcosa come "egli è in pace", oppure "egli è giunto a perfezione"=iniziato, ma questo probabilmente è un altro discorso).
Per concludere, sul finire del Nuovo Regno, l'Imhotep dei tempi di Djoser cominciò ad essere considerato un dio, figlio di Ptah e ad essere adorato a Tebe. Quando i Greci giunsero nel paese lo identificarono con il loro dio della medicina Asclepio (Esculapio per i latini), con questo nome il personaggio appare in diversi dialoghi del Corpus Hermeticum come figlio e discepolo di Ermete Trismegisto (che dovrebbe essere Thoth)

11) Da quello che ho capito io, due serpenti simpboleggiano i due fiumi Po e Dora, mentre il terzo corrisponde alla corrente sotterranea (malvagia)
12) Credo di no
13) La tiara con il serpente è il copricapo "nemes" di Phe-Aton, probabilmente conserva il potere di comunicare con la Lacrima.
14)No, decisamente non è un Tuatha de Daanan
15)A quanto pare, si, Toth è un Tuatha de Daanan. Toth=Tuatha
16) Prababilmente "l'impero della Fenice", credo che possiamo identificare i 40000 mila anni con il momento in cui la Lacrima di Toth giunse in quello che adesso è l'Egitto. In questo senso Lacrima di Toth= Qualcosa fatto cadere dai Tuatha
17) Mi limito ad osservare che "gli dei" di cui parla l'Asclepio sono statue, nell'opera si parla di un rituale che serve ad infondere lo spirito della divinità in una statua che la rappresenta.
20) Potrei dire che questa tripartizione mi ricorda abbastanza quella della Repubblica di Platone, che prese parte delle sue conoscenze in EGitto. La città sacra a Toth dovrebbe essere Adocentyn, descritta nel trattato di magia medioevale Picatrix, ma quello dovrei leggerlo bene per essere più preciso
26) da alcuni indizi sembrerebbe l'allora fininvest...
28) Secondo la mia ipotesi potrebbe essere stato spostato da Augusto
29) Perchè era troppo vicino al copricapo che quindi esercitava su di lui una forte influenza
30) Buonissima domanda! Mi viene da ipotizzare che fossero adepti della religione agarthiana ,di cui Nea Heliopolis era dunque un centro
31) Credo che tutti e tre fossero a conoscenza di "qualcosa", ma più che certezze possedevano indizi e arrivarono a Torino inel corso della loro ricerca (Fulcanelli sappiamo poi che la concluse a Bari)
32) Probabilmente alcuni oggetti di potere sono dislocati in determinati punti nevralgici del globo e mantengono determinati equilibri di forze che permettono all'umanità di evolversi in modo graduale e non sregolato (qualcuno deve aver spostato qualcosa...)
33) Io voto Graal, in particolare potrebbe essere quello che la leggenda dice nascosto a Torino e indicato dalle statue della chiesa della Grande Madre. Il che significa che qualcuno sapeva, che adepti della religione di Agarthi hanno sempre controllato i destini degli oggetti di potere, almeno fino alla fine del secolo scorso (mi pare che da qualche parte si accenni ad un "ritiro" del re del Mondo a fine Ottocento, correggetemi se sbaglio)

34) Segnalo anch'io una cosa sul nome "Lacrima di Thoth", dato ad uno degli oggetti di potere che derivano dagli Esagoni. In egiziano c'è un gioco di parole molto frequente tra la parola che significa lacrima (rmt) e quella che significa "uomo" (rmth), e si dice che gli uomini sono "le lacrime degli dei". Questo si adatta perfettamente alla caratterizzazione degli oggetti di potere come catalizzatori delle forze umane, dei loro desideri, sia quelli più nobili che quelli più infimi. Ogni volta che abbiamo trovato un oggetto di potere abbiamo visto nella sua storia intrecciarsi eroismo e viltà, il bene più alto con il male occasionale e piccolo degli egoismi, delle invidie, eccetera. I Tuatha de Daanan hanno lasciato sulla Terra dei doni, delle "lacrime", che altro non sono che"uomini", o se volete, quello che gli uomini producono, quello che costruiscono nei loro momenti di massimo splendore e quello che distruggono per motivi futili.
Si, come diceva Thath- Ermete Trismegisto, l'uomo è davvero un grande miracolo, qualcosa che stupiisce sempre.

Un'altra cosa che mi stupisce sempre è come il BVZM nelle sue avventure lascia sempre cadere qualche piccolo tesoro di riflessione anche quando questo probabilmente non sia esplicitamante voluto dagli autori.

 
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15 replies since 23/11/2008, 18:12   942 views
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