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| SToria, oserei dire ecceòòente. Castelli e un Russo al suo esordio sembrano dimostrarsi in grado di costruire una trama che chiude tutte le domande lasciate in sospeso sulla continuity nazista, ma alla fine mettono dento un colpo di coda che lascerà diversi grattacapi a noi tentanti sistematori di continuity, cioè il Vril. Devo dire che le tavole finali, con il mondo dominato dai vecchi arterisclerotici mi hanno inquietato non poco (ogni riferimento all'Italia odierna è puramente e casualmente voluto). Aggiungo che anche i "nazisti da burletta" hanno lo scopo di mostrarci che nella malvagità c'è sempre un pizzico di stupidità e ignoranza (guarda caso nella rubrica si fa accenno al nazismo occulto di chi se la prende con i lavavetri magrebini e con i profughi jugoslavi, la Lega al governo era un pericolo che allora si avvicinava...)
Interessante il rituale che Mabus adopera contro Arbogast, la cui fine mi ha ricordato tanto il mostro - hamburger che compare nel gigante "il numero della Bestia" e in una storia che non ricordo.
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