Niente male questa storia di Chiaverotti, che deve sicuramente essersi divertito ad inventare quella serie di film "impossibili" (ET vs Alien
) e le relative sequenze filmiche. A questo si aggiunge un'appassionante trama gialla condita da amare riflessioni sui mass media e sul loro potere (come quando Brazinsky dice "la gente è disposta a credere a qualsiasi imbecille che appare in quello scatolone").
CITAZIONE (Aldous @ 21/7/2009, 14:22)
Complimenti a Bagnoli. Il suo tratto sa differenziare bene i caratteri dei vari personaggi.
Concordo con te: mi sono piaciuti soprattutto certi primi piani molto curati, come quello del complice di Brazinsky che urla "sono ricco!"
@ Aldous:
3) Nel 1992 i cellullari non erano mica così diffusi (ed invandenti) come lo sono adesso!
5) E' uno dei tanti responsabili di riviste e/o case editrici che devono confrontarsi con i leggendari ritardi lavorativi del BVZM
7) Ti rispondo con la stessa frase che ho citato prima: "la gente è disposta a credere a qualsiasi imbecille che appare in quello scatolone". Credimi, molti preferiscono evitarsi la fatica di ricercare fonti alternative.
8) Ovviamente in questo caso è solo un avverbio: le vignette ritraggono comuni interni, non certo l'avveniristica base di Altrove.
10) Un avvocato incaricato dal comune di New York di far causa alle tre reti televisive.
13) Credo che Purvis sia un semplice segretario.
17) Nessuna comunicazione medianica, è semplicemente l'inconscio di Martin che rielabora la vicenda: Brazinsky non aveva alcun interesse a svelare alcunchè a Martin e comunque la comunicazione dall'aldilà non è così immediata ed automatica.
19) Sì.
23) No: Henry mescolava tecnologia e magia, mentre Dennis si affida esclusivamente alla tecnologia.
24) Perchè non lo conoscevano.
