Agarthi - Il Forum di Martin Mystère


L'oceano dei veleni
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L'oceano dei veleni, Martin Mystere nn.109-110-111

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view post Posted on 22/12/2017, 11:34
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Custode dei Mysteri

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Allora, allora... le vicende qui narrate son molto ben intricate (come le altre dal n 100 in poi), così come anche le continuity con i kundingas che fa da "contrappeso" alla faccenda dei rifiuti tossici, che la fa da padrone
e pensare che è nato tutto da un satellite abbattuto, pare, per sbaglio...

La Glomer mi ha ricordato un'altra nave, la Akatsuki Maru, di cui avevo letto alle medie nel libro di educazione tecnica, che era destinata a trasportare plutonio per mezzo mondo, proprio negli anni in cui è uscita questa storia credo, scatenando ire e condanne per la pericolosità: che castelli & co. si siano ispirati anche a questa vicenda?

Comunque una bella storia anche ovviamente per l'insegnamento che se ne trae: per quanto l'uomo riesca a sopraffare la natura, la natura stessa si riprenderà ciò che le è stato tolto, anche con la forza :vecchio:

Voto 8,5


l'unica cosa che sinceramente non mi aspettavo... Diana in topless! :igh:
 
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view post Posted on 13/10/2022, 10:08
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Vecchio Saggio

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Storia visionaria, impegnata, sentita, immensa, ambiziosa, audace. E' difficile trovare gli aggettivi giusti, perché per la loro stessa natura, hanno un effetto limitante e non bastano per descrivere la vastità di idee, implicazioni e riflessioni che si susseguono senza sosta.
Come le migliori storie di Rodolfo Cimino per Wat Disney, si tratta di una storia senza tempo, che punta il dito contro le peggiori storture dell'umanità, come il profitto da ottenere a ogni costo, il fanatismo e la ciecità ideologica: una denuncia sempre attuale, come sempre attuali sono quelle persone ai posti di comando che sono ignoranti della storia e per questo motivo la ripetono (non vale solo per gli amministratori delegati, ma non si tratta sempore di psicopatici: a volte si tratta di leccapiedi messi in posizione di potere proprio per il loro ottuso servilismo, ma ci sono anche quelli invischiati in spirali di comportamenti autodistruttivi innescati dalla loro stessa stupidità e incapaci di uscirne per orgoglio).

La complessità è un elemento fondamentale di tutto l'impianto narrativo, e Castelli lo usa per mostrarci che anche se non si può spiegare tutto, si può comunque lasciarlo intuire mettendo in scena indizi ed elementi che poi danno adito a una riflessione.
Il popolo polinesiano di Konga è lo stesso popolo degli aborigeni Australiani, ed entrambi sono legati al Mondo dei Sogni. Konga ha anche legami con divinità marine ancestrali, che sembrano incarnazioni senzienti delle forze della natura: siccome il Mondo del Sogno è a sua volta una realtà ancestrale che definisce la realtà, c'è compatibilità tra questi due universi, che fanno pensare che il Popolo del Sogno di Kunanjun e di Konga sia un erede del'umanità dell'Età dell'Oro, quella estranea alla scrittura, quella in sintonia con la natura, quella capace di provare quell'empatia che manca ai politici e dirigenti aziendali di successo.
Konga è però anche erede della tecno-mistica di Mu, come dimostra la sua sintonia con le piramidi (che non vediamo mai?) costruite dalla stessa Mu per tenere a freno la minaccia dell'energia nucleare impazzita: se la radioattività è una questione scientifica, ciò che esse apparentemente rilasciano (il Kraken) è però un'entità metafisica (si tratta però di una mia assunzione dovuta alla sequenzialità degli eventi; nel fumetto non è mai detto); ciò implica che nell'Impero di Mu, oltre ai guerrafondai e agli industriali che hanno letteralmente devastato il mondo per le loro mire da rapaci psicopatici, c'erano anche fazioni consapevoli dei danni di un simile comportamento e capaci di collaborare con gli eredi dell'Età dell'Oro (che quindi, confermando la complessità già citata, coesistevano con la società "moderna" e tecnologica di Mu) per costruire meccanismi di difesa di notevole complessità e numerose sfacettature (la tecnologia è infatti alleata del misticismo e di spiriti naturali divini).
Questa che la storia ci ha offerto è la famosa punta dell'iceberg del'effettiva comlessità (mi ripeto) di un mondo perduto da diecimila anni che, volendo, avrebbe ancora oggi moltissimo da offrire, se affidato a scrittori che non siano guidati dalla volontà di semplificare, spiegare tutto, etichettare e circoscrivere, ma bensì osino accettare la sfida di esplorare questa complessità e svelare altre parti di questo vasto arazzo.

Edited by IlReRosso - 13/10/2022, 16:27
 
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view post Posted on 31/12/2022, 14:51
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Druido

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Storia grandiosa sia per sceneggiatura sia per disegni. La grandezza dell'episodio non sta solo nel soggetto (ideato anche da Ottonello) che, benché non affronti mysteri veri e propri (si collega poi comunque alla Guerra senza Tempo tra Mu e Atlantide), si dimostra originale e intrigante come al solito in questo fortunato periodo della serie, ma anche e soprattutto nella superlativa sceneggiatura di Castelli, che sa portare avanti la vicenda in modo appassionante e coinvolgente (sembra di vedere un film!) ma anche inserire in determinati momenti delle scene mute efficacissime che si soffermano su particolari ambientali, vegetali e animali, che permettono di esaltare al massimo le tavole di un Alessandrini particolarmente ispirato.
Degne di nota anche le scene "divulgative", principalmente inserite all'inizio, che illustrano in modo tutt'altro che noioso gli usi e i costumi delle tribù polinesiane. Intrigante anche l'incipit con il satellite statunitense che precipita in mare. Il tema ambientalista è poi trattato alla perfezione, e la denuncia che ne consegue a chi pensa solo al profitto è forte e profonda. Bello anche il messaggio finale sulla forza della Natura, che mi ricorda, decontesualizzandole, le parole di Ian Malcolm in Jurassic Park: "La vita vince sempre".
Che dire poi della prova di Alessandrini? Davvero notevole, penso sia una delle migliori della sua carriera. Belle soprattutto le vignette in cui si concentra su particolari naturalistici, ma anche i volti di alcune sequenze sanno essere molto intensi. Le tre copertine non fanno un discorso a parte e sono tutte splendide.

Storia: 9
Disegni: 9
 
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17 replies since 3/6/2009, 10:15   1162 views
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