Sergej Orloff |
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| Anche a distanza di anni dalla prima lettura, questa storia mantiene intatto tutto il suo fascino: la sceneggiatura è una perfetta miscela di intrigo, suspence e mystero e la rilettura del mito dell'Arca dell'Alleanza mi sembra originale e ben inserita nella continuity mysteriana. Ho trovato molto piacevoli anche le scene più leggere usate per "stemperare" l'atmosfera (mitico Martin che inventa un appuntamento con una donna per coprire un appuntamento con il libraio ). Come ciliegina sulla torta, ai disegni c'è Chiarolla, del quale ho sempre apprezzato molto il tratto. In definitiva, storia da applausi CITAZIONE (Aldous @ 24/10/2007, 18:10) ok, ma al tempo di Mosè c'era un ragazzino con lui Varun il quale poi è diventato Aronne... e poi si è trasformato in Arca? La sequenza finale scioglie i dubbi: ai tempi di Mosè, l'Arca era in grado di assumere sembianze umane, poichè possedeva ancora il proprio cuore (ossia il Graal); nella sua forma umana, l'Arca veniva chiamata prima Varun e poi Aronne.
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