Una vera pietra miliare della serie. Castelli ha disseminato nella storia svariati colpi di genio, per di più coinvolgendo una mole davvero considerevole di mysteri, personaggi e situazioni.
Questa storia prosegue la sottotrama sviluppata negli episodi
La spada di re Artù,
Agarthi! e
La setta degli assassini, e devo dire che ho trovato geniale il modo in cui Castelli, in tutti questi episodi, riesce a risolvere enigmi, creandone però di altri. Ad esempio, un passaggio di questo episodio mette già le basi per la successiva storia
Un uomo chiamato Mhosis. Ma in generale questa è una storia incredibilmente ricca di spunti, molti dei quali sono stati infatti ampliati in albi successivi.
Andando con ordine, ho trovato molto interessante la parte iniziale in cui Martin chiede aiuto a Sergej Orloff e dove vengono tirate le fila sulla vicenda del personaggio con un opportuno “riassunto delle puntate precedenti” (che poi non è solo riassunto, visto che vengono narrati episodi che ancora non si conoscevano), ma soprattutto viene rivelato cosa fa il nemico/amico di Martin Mystère quando non è impegnato a girare il mondo alla ricerca di mysteri e a combattere il suo ex collega. Qui si fa un importante passo avanti nell’evoluzione e nella caratterizzazione di Orloff.
I colpi di genio di Castelli arrivano però principalmente nella sequenza ad Avalon con Merlino. Le spiegazioni sulla costruzione dei complessi megalitici e sulla comparsa dei cerchi nel grano
(i megaliti eserciterebbero sulla superficie terrestre la stessa funzione dell'agopuntura e i cerchi nel grano sarebbero gli sfoghi del pianeta)
non sono geniali, di più. Viene ripresa anche la vicenda dei sei esagoni portati sulla Terra dai Tuatha de Danann, facendo così da preludio al primo gigante,
Il segreto di San Nicola, da me considerata la miglior storia in assoluto di Martin Mystère. Bellissima trovata pure quella sulla nascita di Agarthi e stupendi i riferimenti alla coppa di Giuseppe di Arimatea, ad Artù, all'Excalibur e al paladino Orlando e alla sua Durlindana (molto convincente, tra l'altro, la spiegazione del perché la figura di Orlando abbia avuto così tanta importanza e impatto nelle tradizioni italiane). Questa parte tuttavia non tralascia i colpi di scena neppure nel "presente": davvero inaspettato il momento in cui Merlino si rivela essere la malattia stessa del mondo.
Molto bella la successiva parte sulla Luna, anche se all'inizio mi aveva un po' spiazzato. Il finale riserva ancora un geniale colpo di scena quando si viene a scoprire che Morgana e Merlino sono in realtà la stessa cosa, le due facce della stessa medaglia. Bello l'intervento di Sergej, anche se mi aspetto che in una storia successiva venga spiegato come ha fatto a giungere al momento giusto per sconfiggere Morgana e come fosse a conoscenza di ciò che stava avvenendo.
Lo avrete capito, questa storia è un capolavoro assoluto, eccellente dall'inizio alla fine, e uno dei suoi pregi è che Castelli lascia molti spunti narrativi aperti per storie successive.
Questa storia segna il debutto dei fratelli Esposito, che in seguito diverranno delle vere e proprie colonne portanti della serie. Qui bisogna riconoscere che sono ancora un po' acerbi e immaturi, specie nei volti, e assolutamente non ancora ai livelli cui ci abitueranno in storie successive. Comunque resta un buon esordio dove son evidenti le potenzialità dei due disegnatori.
Inoltre, due copertine bellissime di Alessandrini presentano questo memorabile episodio. La prima è davvero eccelsa, una delle migliori e più rappresentative dell'intera serie.
Storia: 10
Disegni: 8
Edited by Magico Vento - 26/9/2022, 17:17