I misteri di Londra, Martin Mystere nn.85-86

IMO Recagno sa muoversi abilmente sul filo leggenda-realtà. Faerie ed Avalon costituivano una parte importante dell'universo mysteriano già prima del magico tocco di On-ga-cer; in particolare il loro rapporto con l'Annwn credo sia molto importante (da chiarire un giorno) e spero che Carlo porterà a compimento il ciclo delle Spade col più ampio respiro possibile. Capisci a me!
Tornando IT, sono venuto a sapere, grazie ad una segnalazione in lista, che nel lontano 1973 Castelli aveva già scritto diversi episodi degli Aristocratici. In uno di questi potrebbe essere profeticamente contenuta la risposta al punto 4 sollevato dal Votarxy.
Anche se in tutta probabilità non hanno collegamenti con la continuity mysteriana (ma la mia speranza è dura a morire grazie anche a questa intrigante conferma di Recagno circa la parte che riguarda Sherlock Holmes), vedo, dalla recensione che i personaggi sono gli stessi. Bè, attendo il commento da chi riuscirà a recuperare questa mitica ristampa. A quanto dicono in lista, è introvabile.

sul MM Glamour n.1 c'è la copertina, o meglio quella che inizialmente doveva essere la copertina del n.86 "La Terra che non c'è".
Ebbene, a pag.108 leggiamo che fu rifatta perchè i personaggi erano troppo simili a quelli disney. Guardando bene, non cambia alcunchè, tranne la faccia di capitan Uncino e quello che sembra Trilly, che comunque a me pare un maschietto, ha un vestito leggermente diverso. Mah.

Bella storia, che come space invaders collegherei al filone degli speciali: anche in questo caso ci mancavano solo angie e dee & kelly
belli anche i siparietti iniziali al numero 3 di washington mews,
mentre boccio categoricamente i disegni: insopportabile vedere diana con la faccia storta, cambiare fisionomia e posizione dei lineamenti da una pagina all'altra
in confronto lo stile di torti sembra quello di michelangelo

Arrivo a leggere questa storia ispirato dalla storia di questo bimestre, in cui Martin a Londra fa riferimento a Neverland.
Inizio simpatico che lascia ben sperare, ma dal racconto di Peter Pan in poi diventa davvero troppo pesante. Tra l'altro per per credere alla storia di Neverneverland ce ne vuole..
Ben fatti i disegni di Cimpellin

Storia trascurabile, ma molto più simpatica e Mysteriosa del "Caso di matilda Briggs"

Non ho capito. C'è stato un ulteriore seguito?

Storia volutamente "fiabesca" e meno realistica e "seria" del solito (quasi un divertissement) che non mi ha, a dire il vero, entusiasmato. Pur rimanendo una buona storia, stona lo stesso in mezzo alle tante ottime storie del periodo, facendomi un po' storcere il naso. La storia è scritta da Castelli, aiutato nella sceneggiatura (solo nel secondo albo, almeno secondo i crediti) da Pennacchioli. Devo dire che proprio nel secondo albo la storia si fa un po' pesante e credo che per svilupparla un albo o un albo e mezzo sarebbero bastati, cosa che avrebbe reso il tutto più piacevole, anche perché il soggetto non è tra i più intriganti e inevitabilmente dopo due numeri stanca un po'. Comunque, come ho detto, la storia non è malaccio e presenta anche degli aspetti positivi e coinvolgenti. Affascinante, ad esempio, la vicenda del quartiere "fantasma" di Londra (che richiede comunque una notevole sospensione dell'incredulità). Ottimi i richiami a Dylan Dog e carino l'intervento degli Aristocratici. Il finale, un po' affrettato, funziona.
Pessimi i disegni di Cimpellin, imprecisi e molto "tirati via". Le fisionomie cambiano da una vignetta all'altra e anche le ambientazioni lasciano alquanto a desiderare.
Più che discrete le due cover realizzate come di consueto da Alessandrini.

Storia: 7,5
Disegni: 6-

Grazie per l'informazione.