Storia eccellente (anche se i disegni...), non posso fare a meno di inchinarmi di fronte all'onniscienza del BVZA che ci parla in un'unica storia di archeologia, informatica, fisica nucleare, mitologia ed ecologia, sociologia.
E poi Kramer, AValon, Martin, Java, tutti caratterizzati da 11.
CITAZIONE (Aldous @ 12/11/2007, 13:01)
1)Perchè Martin ha bisogno di Kramer per tornare alla città delle Ombre Diafane? Java con il suo fiuto è capacissimo di tornare nella sua città Natale!
2)Osservazione: nell’albo 18 a pag.24 Java incontrò la vecchia fidanzata lasciata nel 1978. Anche con questa aveva dei figli (quelli che gli corrono incontro)?
(Nell’albo 113 a pag.17 apprenderemo che Java ha perso una compagna precedente nel 1974).
3)e ancora...
Le pagine 4-8 dell'albo 18 sono terribilmente "oscure" per cui rimando alla discussione sulle
Ombre Diafane. Ora osservo che Ra-Mu fece trasformare alcune scimmie in Ombre Diafane, e fin qui Ok, e si vede un laboratorio. Ma allora ciò avvenne artificialmente! Di conseguenza a che gli servivano le femmine di Neanderthal? Avrebbero generato figli normali con due braccia! Dopo una sola generazione le Ombre Diafane avrebbero dovuto avere di nuovo due braccia. (albo 17 pag.97 prima vignetta).
4)La storia di Terra Madre dovrebbe essere quella di Mu descritta nel Gigante 8 ?
Bè... anche qui vi rimando alla discussione perchè sono oltremodo confuso.
5) Però già qui posso fare una domanda:
chi è l'architetto degli Dei? (pag.5 albo 18).
1) Martin ha bisogno di Kramer per entrare in Mongolia non per trovare la strada per la Città, solo il mercenario ha gli agganci giusti per entrare in un paese "bloccato" per gli stranieri
2) I figli non sono di Java, ma della ex e dell'amico. Evidentemente considerano Java una specie di "zio" di cui hanno sentito parlare molte volte (In più Java è ricordato come un eroe nella Città)
3) Evidentemente l'ingegneria genetica muviana fa in modo che si possa trasmettere ai discendenti le "caratteristiche acquisite"
4) Si, credo
5) SI parla di "forze dell'architetto degli dei", probabilmente è un modo mitologico di riferirsi alle forze atomiche, cioè quelle che stanno alla base della materia creata.
