Posts written by Walter Dorian.

@Mister Jinx: che il curatore della serie abbia ideato questo progetto e dato a Gualdoni il benestare quindi bisogna fidarci non vuol dire nulla. Bonelli in persona avrà sicuramente supervisionato tutte le storie di Toninelli e Mignacco dei periodi bui di Zagor e Mister No, eppure le ha approvate, nonostante poi le lettere che gli arrivavano in redazione gli facevano notare che si stava esagerando in negativo.
Quindi Gualdoni avrà né più né meno che lo stesso ruolo e le stesse facoltà che aveva su Dylan, nonostante Castelli possa fare qualche piccolo intervento, non credo che possa incidere poi più di tanto sul modo di gestire il personaggio e di coordinare una squadra di sceneggiatori di un Gualdoni che ha condotto Dylan all'agonia. Non la persona più adatta da mettere per lanciare questa nuova miniserie parallela nell'ottica di un rilancio del BVZM, insomma.

Edited by Walter Dorian. - 9/4/2016, 13:04

Non se ne è andato un disegnatore qualunque, ma colui che ha fatto impazzire tre generazioni di lettori.
Colui che ha inventato cosa significhi essere zagoriano.
Ciao Maestro !

Stiamo parlando di uno che ha portato Dylan Dog a un'agonia, cristallizzando il personaggio. E infatti parlano i dati oggettivi di un'erosione di lettori massiccia.
Ero restio comunque a prescindere a prendere questa miniserie(odio queste americanate di reboot e similari), ma se potevo avere il minimo dubbio a prenderla o meno, sapere che questa miniserie sarà affidata a Gualdoni mi convince definitivamente che per me resta in edicola.

Io spero proprio si parli solo di civiltà perdute sorvolando proprio sull'attualità di quei paesi.
Se certi argomenti devono essere trattati in maniera edulcorata come spesso fanno gli autori di qualunque testata meglio che ci si concentri solo sulla fantasia.

Ci uscì anche un videogioco su questa città perduta, ricordo.

Concordo con Pigei. Soltanto il simbolo dei rispettivi personaggi, troppo essenziale. Un po' più di ingegno.

Filippine, il mistero dello yacht fantasma con lo skipper mummificato

Manila, 1 marzo 2016 - Resta un mistero per la polizia delle Filippine, che ha aperto un'inchiesta, la morte di un cittadino tedesco, il cui corpo mummificato è stato rinvenuto su uno yacht alla deriva nel sud dell'arcipelago.

Manfred Fritz Bajorat, questo il nome riportato nei documenti recuperati sull'imbarcazione, sarebbe morto quattro giorni prima del ritrovamento. A stabilirlo è stata l'autopsia eseguita sul cadavere. L'uomo è stato ritrovato seduto su una scrivania, con la testa appoggiata al braccio come se dormisse.

Solo che lo skipper era scomparso nel 2009. "E' tuttora un mistero per noi", ha dichiarato Navales, vice capo della polizia di Barabo, sull'isola di Mindanao. Le cause della sua morte non sono ancora note, l'autopsia ha stabilito che l'uomo è deceduto quattro giorni prima del ritrovamento del suo cadavere, la settimana precedente da alcuni pescatori nel Mar delle Filippine, un centinaio di chilometri al largo di Barabo.

Il portafoglio della vittima non è stato ritrovato, ma altri oggetti di valore come la radio e il gps dello yacht erano a bordo. L'ambasciata di Germania non ha rilasciato per il momento commenti.



www.quotidiano.net/yacth-fantasma-1.1936806

Quando leggevo Dampyr, Gli implacabili di Eccher mi piacque molto.
Da vedere chiaramente sul BVZM, però qualche speranza che sia un buon acquisto la nutro.

Però, a parità di voti era più logico far disputare uno spareggio.

Mi unisco ai festeggiamenti.
Avanti Agarthi!

Non sto su fb quindi non mi visualizza la lista.
Non la potresti copiaincollare qui ?

Provo a dire la mia su alcuni tuoi dubbi e quesiti posti Aldous.
L'atteggiamento della Winthorpe che parla e abbandona la conferenza di botto, mi sembra in linea con la natura sprezzante e con la puzza sotto il naso del personaggio in questione.
David impiccato in cella quoto con te, e c'è da dire che il cappio dovrebbe essere corrispondente all'altezza delle sbarre mentre invece sembra come corrispondente o legato sul soffitto quando in cella non ci sono lampadari.
Sul punto 19 ha fatto benissimo Ramon a dirgli " ma con quelle balestre, che diavolo pensate di fare ?".

Appia Antica, scoperta cisterna “segreta” dei pretoriani
Nuova scoperta archeologica nel Parco dell’Appia Antica. Rinvenuta un’antica cisterna usata per rifornire d’acqua le terme dei pretoriani
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Il Parco archeologico dell’Appia Antica non finisce di stupire. E’ un vero e proprio tesoro storico, un gioiello pieno di novità e sorprese. Sottoterra sono ancora numerosissimi i reperti e le opere di epoca romana che possono venire e vengono alla luce. Infatti, proprio nei giorni scorsi una nuova ed interessante scoperta: un criptoportico di età adrianea, che venne successivamente trasformato sotto l’impero di Commodo in una cisterna per rifornire d’acqua le terme dei pretoriani, scoperta nei pressi della Villa dei Quintili. Un’opera dall’alto valore ingegneristico più che artistico, tipicamente romana per la sua concezione semplice e funzionale.

Sono ancora visibili i marchi della fabbrica che li costruì, così come il nome dei consoli del 123 d.C. Petino e Aproniano che regnavano in quel tempo. Sono addirittura visibili le sigle degli operai che costruirono i mattoni, così come le impronte degli animali che calpestarono i conci quando erano ancora freschi. Dettagli che danno il senso dell’importanza della scoperta e dell’ottimo stato della cisterna.
A giugno una squadra di specialisti in restauro insieme ad un gruppo di studenti di un cantiere – scuola, opereranno sul campo erboso di Santa Maria Nova, il luogo del ritrovamento nei pressi della Villa dei Qiuntili. Il compito dei giovani architetti, archeologi e storici sarà quello di lavorare sui mosaici che rivestono la parte superiore della cisterna, parte del camminamento che dagli alloggi imperiali dei pretoriani di Commodo conducevano fino alle terme. Dunque l’opera di scavo e le possibili scoperte sono solo all’inizio. L’aula della cisterna è profonda circa 45 metri e larga 6, ed è da poco stata liberata da detriti e rifiuti.

Nel medioevo e nel Rinascimento la cisterna era stata utilizzata dai frati olivetani che a poca distanza avevano costruito la chiesa di Santa Maria Nova, mentre a fine ‘800, quando ormai la rete idrica dell’impero era distrutta, i contadini nei pressi indirizzavano nella cisterna l’acqua piovana per irrigare i campi. Come detto la sua funzione originaria era quella probabile di deposito di derrate, utilizzato probabilmente da una delle stazioni o “alberghi” posti sulla “Regina Viarium”. Solo alla fine del II sec d.C. entrò in funzione come cisterna idrica, rifornita con buona probabilità dall’acquedotto dei Quintili, altra incredibile opera romana ancora ben visibile percorrendo in automobile l’Appia Nuova. I conci più importanti dell’opera sono stati rovinati o rubati nel corso dei secoli, ma la semplicità e la funzionalità di un’altra opera dell’avanzatissima ingegneria idraulica romana sono ben visibili e aspetta solo di essere studiata più a fondo.



www.mondointasca.org/2016/02/12/app...rna-pretoriani/

Che tristezza.

Per me è probabile che sia la CSAC di Martin Mystere, considerando che Le grandi storie di Tex come ristampa, dovrebbe finire tra fine agosto e inizio settembre.