Le ombre di Camelot, Speciale Martin Mystère n. 35

Non ho capito: intendi dire che prima della prima Atlantide non sono mai esistiti altri imperi e nazioni umani?


Per me, dal (non) supremo ente che si vedeva in "Roncisvalle!".


Silurare Nuada e scaricare le responsabilità del regno su Lug.


Potrebbe avere un potere limitato come quello usato da Mordred e Morgana, che funziona sugli eventi "in chiaro".
Prima di nascondere Excalibur, Merlino avrà prudentemente steso un occultamento mistico.


Direi di sì! Soprattutto perchè la Dea della Luna è lei, che sa che la Luna non è solo un satellite: figurarsi se Merlino non le ha chiesto il permesso.


Vabbè, è un modo di dire: avrai notato come le piacciono le frasi romantiche e a effetto.


Lavorando per Merlino: "andate a riprendere la spada, e vi do l'eterno paradiso di amorosi sensi ad Avalon, invece che lasciarvi nella sfera".


Artù vuole proteggere il popolo e garantirne la pace: è la sua missione. Diventando vecchio e debole, sa di non poterlo più fare, ma desidera averne ancora l'opportunità.


La seconda che hai detto: questo Mordred è caratterizzato come un bambino capriccioso, impulsivo, e collerico, che cerca di darsi un tono ma fallisce. Ed è un "cretino". E' ispirato al Mordred della DC Comics.


Merlino voleva riportare Excalibur alla forma originale, ma non ne aveva la tecnologia: solo Califerne la dispone.
Perchè voleva farlo? Presumo per chiudere il ciclo, come deve accadere con gli Esagoni, e come già è accaduto a un Graal (o due?) e alla Pietra di Abramo.


Sì. Per me è proprio per rendere il parallelo che si insiste sulla volontà di Excalibur.


Più che altro, Ginevra non sa come usarla e non ha tempo per impratichirsi. Inoltre, come ben sai, lei ha (qualcun) altro per la testa.


Oppure... Tower gliel'ha permesso!


Concordo.

Ho saltato un po' di punti perchè tentiamo di approfondirli nella nostra recensione e non vorrei riepilogare qui.

Villanissima.
[Recensione] "Le ombre di Camelot" - Martin Mystère Speciale nr. 35

Intanto, ecco le risposte ad altre domande. A parte le prime due, le restanti secondo me sono tutte collegate a un singolo discorso che per ora ho ricostruito solo in parte.


Presumo un capo più adatto a gestirli e che sappia far fronte alle difficoltà delle nuove epoche.


Perchè poi verrebbe fuori che alla fine de "Il Cavaliere Verde" i suoi ricordi relativi alla tomba di Artù sono stati cancellati, per cui non dovrebbe ricordarsi neanche di quello. E se non se lo ricorda, non può dirlo agli altri.
Specialmente non ad Angie, che era con lui.
Insomma, direi che questo è uno svarione.


Anche per me il significato di quei dialoghi è che Hernàn Cortès ha danneggiato un "qualcosa" che garantiva il rapporto tra Califerne e la Madre Terra, o forse ha addirittura rubato quel qualcosa.
Inizialmente ho pensato che si trattasse di un oggetto che sfruttava una Linea di Ley per mantenere il suddetto legame, ma poi ci ho ripensato: infatti, il Serpente Piumato è a guardia di un ingresso a Califerne che sembra usare una Linea di Ley, per cui il controllo sui Ley non è andato perduto per colpa di Cortès.


Ho anche pensato che il Serpente (pur essendo la sua caratterizzazione eminentemente comica, in stile Speciale nonchè Castelliano) fosse "impazzito" dopo il furto/gesto sacrilego di Cortès.


Il danno di Cortès potrebbe essere anche una contaminazione di tipo morale o mistico: in quanto conquistatore, Cortès rappresenta l'umanità materiale, avida e distruttiva, che ebbe origine col Kali Yuga. Se ipotizziamo che Califerne ospiti invece una comunità di umani dell'Età dell'Oro (rimasti molto longevi, ma non immortali, per cui capaci di originare una dinastia) che si distaccò dalla Terra per evitare la decadenza del Kali Yuga, allora possiamo supporre che proprio il solo atto dell'invasione di un impuro come Cortès abbia causato il danno, cioè la corruzione "materiale" di Califerne.

Come il biancospino possa svolgere da purificatore/ripristinatore del legame con la Terra, non l'ho ancora analizzato: presumo che si debba indagare nel campo della risonanza mistica con lo Zodiaco che questa pianta speciale può stabilire (a causa del suo DNA particolare?), data la faccenda dello Zodiaco di Glastonbury. E, ovviamente, se si parla di Zodiaco, si parla anche del Tredicesimo Segno che fu soppresso, cioè la Luna, cioè Morrigan. (Stiamo preparando un articolo del blog per approfondire tutti questi aspetti, e riportare i collegamenti che Recagno non ha potuto infilare nell'albo per palesi questioni di spazio).

E se Cortès avesse rubato proprio il biancospino mistico di Califerne?

Mi pare che Recagno abbia inserito riferimenti a un materiale grezzo per un'altra storia relativa al detto Cortès, ancora tutto da elaborare.

Edited by IlReRosso - 9/8/2018, 22:24

Beh, ribadisco il mio concetto: perché deve costare 1.20 euro in più rispetto alla serie normale un albo con una sessantina di pagine in meno nella storia principale e il resto riciclato? Ha senso che una cosa costi di più se è maggiore della serie normale, se contiene come ai tempi un libricino inedito: qui di Speciale c'è solo il prezzo e come operazione commerciale non ha il minimo senso.

Dopo la [Recensione] "Le ombre di Camelot" - Martin Mystère Speciale nr. 35, ecco ciò che avevamo minacciato, e cioè l'articolo di approfondimento sull'architettura narrativa di Califerne, dall distacco dell'isola al legame con il Messico e Queztalcoatl, dalla desolazione di Hernàn Cortes alle origini delle longevissime amazzoni, dal potere rigenerante del biancospino al guardiano nero senza nome.

Hernàn Cortès alla conquista dell'isola di Califerne: la storia mai narrata

Sorpresa. Come fa notare Nipoti Di Mystère nel suo commento sul blog, quello non può essere Artù per ben tre motivi validi.