Finito stamattina, dalle mie parti e' uscito due giorni fa.
Ho votato ottimo soprattutto per il finale in cui il nostro MM compie una scelta pacifica ed umanistica per risolvere il problema, e questo mi ha fatto alzare il voto.
Intendiamoci, come i precedenti romanzi di Cappi scorre via veloce, originale e piacevolmente diversa l'idea di chi sia il cattivo di turno
(anche se ci sono serie TV come "The strain" che hanno in parte tematiche assimilabili)
, insomma, il voto sarebbe dovuto in tutto, per esempio anche per la ricerca storica che c'e' dietro (gli eventi minerari di inizio XX secolo negli USA e 1978 Germania), anche su un argomento su cui vengo corretto da questo libro.
E' vero che a NYC
la mala latina e dominicana in particolare è tra le peggiori in città (alla mia prima visita a South West Bronx dove stanno loro c'era il morto ammazzato per strada (1998), anche la seconda (2010), non sono ancora tornato una terza solo per dire ho visitato il SWB).
E' vero che nella città che non dorme mai si trova di tutto,
quindi sapevo anche l'eroina nel 1988, vedere films come "Requiem for a dream" di Darren Aronofsky, ambientato nel 2000 per un riferimento
. Ma insomma,pensavo che
la piaga sociale fosse il crack in quegli anni a Gotham City e che l'ero fosse per una minoranza.
Ed invece
la ricerca che ho fatto oggi mi fa concludere che Cappi aveva ragione anche in questo.