Incominciamo da quella che vedo come la soluzione: i crediti tempo, derivati dalle teorie economie di Silvio
Gesell.
Per fortuna il buon Silvio era tedesco, come lo era Karl Mark, visto quello che mettero’ sotto e bombardero’ Merkel e compagnia, mi piace far notare che non tutti i tedeschi sono degli ottusi che guardano solo al benessere del proprio ombelico.
Se volete approfondire, partendo da wikipedia potete andare molto lontano, anche troppo, sono di quelli che ritengono l’economia non una scienza, ma un’insieme di teorie e pratiche senza alcun fondamento (vedasi per paragone il
teorema di Goedel per parlare dei fondamentali di una seria Scienza).
Tornando a Gesell, perche’ lui? Per una serie di ragioni, di cui la principale e’ che il sistema economico in cui viviamo e’ comunque distorto, e i piu’ ricchi continuano a diventare piu’ ricchi a danno degli altri. Questo non solo nel turbo capitalismo degli ultimi trent’anni, ma nel lungo periodo storico che va dalle guerre napoleoniche ad oggi. Insomma, passata la buriana rivoluzionaria di fine Settecento, e con i borghesi che han sostituito la decapitata nobilta’, si ricomincia come prima, ora che l’accumulo lo fanno i banchieri e gli industriali, con finanza e metalli piu’ che con proprieta’ terriere e titoli nobiliari, ma la sostanza dell’azione non cambia.
Perche’? Perche’ i beni che i ricchi possiedono sono non deperibili, come terreni, metalli pregiati ecc (parzialmente la moneta, soggetta ad inflazione). E quindi chi ha di piu’ e’ avvantaggiato e riesce ad accumulare, e trasferire i beni alle generazioni successive, che partono da posizioni migliori, molto migliori a volte, di chi non ha, vedere Trump come esempio che aveva il papino palazzinaro a New York.
Come uscirne? Con quello che Gesell chiama “denaro libero”, una moneta non trasferibile, che quindi qualunque accumulo finisce alla morte del proprietario e non puo’ trasferirlo agli eredi.
Se vi ricordate – ora non ho sottomano la collezione e non posso risalire al numero in cui se ne parla – in un Martin Mystere veniva presentata una versione cruenta delle teorie di Gesell, senza nominarlo, chiamamola dei “crediti-vita”, quello in cui viene data a tutti un certo periodo di vita alla nascita grazie ad un meccanismo legato al cuore, e a seconda di quello che uno fa nel corso degli anni si guadagna anni extra, senno si schiatta.
Ecco, i crediti tempo sono simili a quanto visto e scritto in quell'albo, ma non cruenti.
I terreni e le abitazioni sarebbero posseduti dalle Nazioni, che si dovrebbero occupare anche che tutti abbiano cibo a sufficienza (negli Stati Uniti ci sono gia’ i food stamps). Con la tecnologia di oggi facile. Non sarebbe come nella vecchia URSS perche’ questi beni sarebbero comunque affittati ai privati, e non gestiti direttamente dalla mano pubblica. Contate che fare incetta di cose come oro o pietre preziosi con un’economia del genere avrebbe poco senso perche’ non permutabili. Evvero, rimarrebbero altri beni come le automobili, libri, vestiti arte ecc., ma il grosso dell’accumulo di oggi sparirebbe, e se vi leggete Gesell lui aveva pensato anche a questo.
Ognuno sarebbe libero di fare quello che vuole, e qui sta la differenza tra il libertario Silvio e i bolsheviki. Chi fa poco e nulla avra’ comunque il minimo garantito dal governo, ma ci sono enormi interessi ad impegnarsi nella vita. Esempio: apro un negozio che fa pizze? Bene, accumulo crediti tempo che posso usare per avere in affitto dal governo una casa migliore di quella standard, o farmi un viaggio, ecc ecc. Idem se faccio il ferroviere o l’insegnante, ricevo crediti tempo che posso usare. Le ditte, le imprese economiche rimarrebbero, perche’ comunque la gente comprerebbe viaggi, vestiti e cibo come oggi.
Ovviamente i crediti tempo come tali non sono trasferibili, cioe’ non posso dare crediti direttamente ad altre persone, e Gesell prevede comunque una politica di interesse negativa sui crediti, in modo da impedire che qualcuno cerchi di aggirare il sistema (cioe’ ogni anno, esempio, a tutti vengono tagliati i crediti tempo in possesso del 10%).
Secondo me questo e’ in prospettiva il metodo migliore, e se cercate vi accorgerete che persone importanti come Keynes ed Irving Fisher lodano le tesi di Silvio Gesell.
Disposto a parlarne con voi, ma gli altri metodi e rimedi sono incompleti. Vedete ad esempio questo articolo sul fatto
che il reddito di cittadinanza sia in realta’ un’altra fregatura di Silicon Valley.
Guardate invece ora, trent’anni scarsi dalla caduta del Muro, con i capitalisti che sono riusciti a far tornare indietro le lancette dell’orologio per i salariati, e quindi le condizioni del lavoro sono tornate a quelle di inizio XX secolo non solo in Italia.
Ecco, e’ soprattutto con la Germania di adesso che me la prenderei, cioe’ con Angela Merkel, i suoi consiglieri economici e con gli altri pezzi grossi che dai giornali alle Bundesbank in Germania hanno imposto il pensiero unico dell’austerity.
Da intendere austerity a casa di altri, perche’ se confrontate quello che lo Stato sociale fa in Germania direttamente (sussidi ai poveri e bisognosi...) ed indirettamente (autostrade gratis...) rispetto a noi c’e’ l’abisso.
E’ vero, i Tedeschi sono un popolo super-risparmioso, forse il numero uno del mondo, ma una cosa e’ il risparmio (del resto il tedesco e’ l’unica lingua che conosco dove la parola debito ha automaticamente una connotazione moralmente negativa), una cosa e’ l’asfissia imposta della virtu’ di bilancio.
Altrui.
E si’, perche’ ad esempio la Deutsche Bank e’ la prima banca al mondo per derivati, e sarebbe gia’ fallita, solo che l’UE, su pressione tedesca e dei paesi “rigoristi” amici han fatto in modo che per le banche europee sia considerato piu’ pericolo avere in pancia BOT che derivati. Nella realta’ e’ esattamente il contrario. O che l’accesso all’Euro si sia bloccato, e tutti i paesi dell’Est non ci pensano proprio. Ne’ ci sono pressioni da Berlino che entrino nell’Euro.
Perche’? Perche’ le compagnie tedesche hanno trasferito la costruzione delle parti a minor reddito in questi paesi, per esempio la Volkswagen in Cechia a Brno e l’Audi in Ungheria hanno delle fabbriche, dove fanno li’ le componenti (e se c’e’ bisogno svalutano la moneta come noi un tempo), e poi le montano in Germania, e quindi il costo finale di una macchina tedesca, o treno Siemens o tremila altre cose made in Germany, risultano piu’ economiche di quelle di Francia od Italia.
Potrei continuare per un po’, ma Merkel ed amici fanno una politica piu’ da sindaco della Germania che da leader dell’Europa come sono per posizione e potenza, ed usano in maniera molto gretta la loro influenza, facendo politica di “moglie piena e botte ubriaca”.
Per cui
CITAZIONE (devero @ 28/1/2019, 08:50)
I mangiacrauti, in fondo, fanno ipocritamente i loro interessi, come tutti.
Prima si’, ora no, eccessivo quello che fanno dalla prima vittoria di Merkel in poi.
Espongo ultimo esempio. L’Irlanda all’inizio della crisi nel 2008 era in ottima posizione. Li’ in realta’ la proprieta’ terriera e’ ancora dei nobili inglesi, e quindi si hanno in realta’ solo dei lunghi affitti, tipo 99 anni. In effetti il costo di casa in Irlanda e’ maggiore che da noi. Quindi la seconda banca del Paese, la Anglo Irish Bank, non faceva attivita’ di sportello (aveva un solo ufficio a Dublino con tre sportelli), ma si dedicava al settore immobiliare, piu’ redditizio. Sembrava pre crisi una gallina dalle uova d’oro. Il costo delle case continuava a crescere, quindi la banca dava fidi a tutti perche’ con gli interessi ci guadagnava – e bene.
Era talmente grande da valere piu’ del 100% del PIL. Per gli aumenti esponenziali di quegli anni pero’ la Anglo Irish non aveva tutti quei soldi, e li chiedeva sempre piu’ in prestito ad altre banche, francesi ma soprattutto tedesche, cioe’ Commerzbank e soprattutto Deutsche Bank. Nel 2009 il giocattolo si rompe. Gli Irlandesi non ripagano piu’ la Anglo Irish che e’ vero che prenderebbe il controllo dei terreni, ma visto che c’e’ crisi nessuno li vuole ricomprare e quindi la banca fallisce.
Il governo irlandese aveva diverse strade. La migliore per i cittadini irlandesi: far fallire la banca, tanto doveva soldi ad altre banche che comunque chiedevano interesse per i prestiti, e salvare solo i risparmiatori, che erano quattro gatti.
Invece, su pressione della Germania, il governo irlandese nazionalizza la banca ed i suoi debiti, riversandoli nel bilancio della Nazione. Risultato, l’Irlanda e’ in crisi passando in un attimo dal 20% ad oltre il 120% di debito del PIL ecc ecc, e la Deutsche Bank (ed i tedeschi), salvi. Forse vi ricordate questo episodio, compreso anche il sarcasmo dei nordici verso i paesi PIIGS. Una delle I della sigla e’ la povera Irlanda, l’altro siamo noi, ma i veri maiali stanno altrove, per me.
Quindi, i crediti-tempo sono la soluzione. C’e’ chi lo dice dagli anni ’70 (
oltre a questi Robert Anton Wilson) e spero che troviate la cosa almeno interessante. Nel breve periodo – come passo intermedio – seguo con interesse le attivita’ dei neo-socialisti di lingua inglese (dai vecchi alla Corbyn e Sanders ai giovani come Alexandra Ocazio-Cortez) perche’ come il turbo-capitalismo nacque li’ a fine anni settanta, cosi’ la reazione deve imporsi prima da quelle parti, e noi andremo a ruota come il solito.
