Cominciamo da chi non mi è piaciuto: nessuno. Mi sono piaciuti tutti, a modo loro. Però bisogna escludere, e il primo che devo escludere è sicuramente il buon Bagnoli: purtroppo nelle sue ultime uscite (almeno dai
Pensieri degli altri, azzarderei) per trovare qualcosa di suo bisogna strabuzzare l'occhio su un microscopio. Quell'accoppiata pop che lo vedeva unito a Gradin e che mi aveva sorpreso qualche anno fa si è sciolta malamente. Chissà se Gradin resterà nello staff.
Tocca dunque a Filippucci, che illustra una manciata di vignette: troppo poco per elogiarlo al meglio del 2013. A seguire ecco Torti, che contrariamente alla vulgata generale a me piace ma che è effettivamente scostante e a vignette belle e dettagliate alterna volti deformi e sfondi anonimi. Escludo anche Ongaro, cui dovrebbero (imho) essere affidate storie brevi e sceneggiature d'atmosfera dove farlo sbizzarrire con i giochi d'ombre.
A questo punto escludo Orlandi e Cardinale, "rei" di avere disegnato una storia che non mi è piaciuta, e di nuovo Orlandi che, come avevo previsto, con Storie da Altrove c'entra come i cavoli a merenda (ci vogliono storie contemporanee per lui, non in costume! (my opinion)).
Non me la sento di votare Camagni: secondo me è bravissimo e adattissimo a MM, però nel numero di quest'anno non si è profuso in virtuosismi come aveva fatto in
Longitudine zero.
Rimangono i decani della serie.
Alessandrini è sempre un Maestro, ma chiaramente non possiede più la freschezza di un tempo. In tempi recenti mi sono lamentato parecchio delle sue sviste, specialmente quando illustrava storie di Morales. Quest'anno non ho notato particolari difetti nei suoi disegni, anzi, su
Leviathan ha dimostrato di saper sfornare ancora qualche tocco dei suoi.
Gli Esposito sono i miei disegnatori di MM preferiti, lo dico subito. Tuttavia nel
Matrimonio di S.O. ho notato alcune vignette più tirate via del solito, concentrate guarda caso in quelle sequenze a mio avviso difettose che ho già segnalato nel voto alla miglior storia.
Beh, per quanto mi riguarda sarei per il pareggio. Ma dato che Alessandrini ha disegnato due storie lunghe e gli Esposito una lunga e una breve, premio
Alessandrini perché si è impegnato di più