| Bonelli me lo immagino proprio come Jerry. In perenne fuga dall'assuefazione alla violenza, anche mediatica, alla commercialità, e da tutto quello che ammorba lo spirito nella nostra società. Uno che l'avventura se l'è creata , per poi farcela rivivere attraverso tanti personaggi , non solo i protagonisti, anche i secondari. Grazie a lui , in un lettuccio d'ospedale , nel 1992 , un bambino malato incontrava Dylan Dog. Era la seconda ristampa di "Killer!", il dyd era nel pieno del suo fulgore, e se eravamo giunti a ristampare per la seconda volta in breve tempo le sue storie, era anche perchè Bonelli c'aveva creduto. Nel corso degli anni ho ripercorso a ritroso la storia della casa editrice attraverso i suoi personaggi. Prima Martin Mystère, di cui mi sono innamorato grazie a mio padre. Poi, sono giunto sino a Mister No, ed ho capito qual'era l'anima libertina della Bonelli. Il rifiuto dell'ovvio , la ricercà della verità, il non accontentarsi di andare nella direzione dei tanti , scelta da pochi, c'è in ogni personaggio edito dalla Bonelli, da quando c'è , anzi c'era ,Sergio. La Bonelli è stata trampolino di lancio per letture come Sandman, Preacher, Hellblazer, l'universo Marvel e addirittura il manga di Capitan Harlock. Senza mai dimenticare il galeone del dyd, da dove tutto è cominciato. Grazie al quale nel corso degli anni ho cominciato anche a scrivere, per il gusto di fuggire, proprio come fuggivo sul piper di Mister No.
Grazie Sergio, il buco che lasci nel cuore di un bambino fermo al 1992 ,non verrà rimpiazzato. La magia del tuo mondo in bianco e nero , non ce la porterà via mai nessuno.
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