La donna che cambiò la storia d'Italia, Storie da Altrove n.14

Non so come funzioni la distribuzione della Bonelli nel resto d'Italia ma a Trento, nelle edicole più importanti, gli albi escono quasi sempre 2/3 giorni prima.

nella mia edicola esce un giorno prima di solito... beato te allora

Finito di leggere... non so neppure io cosa scrivere, non vorrei sembrare irriverente verso gli autori.
Una storia molto brutta, con un avversario
Qualche settimana fa, partendo da un intervista di Cajelli a Castelli, mi divertivo a pensare quale serie Bonelli avrebbe bisogno di un rebooth... per me, decisamente, Storie da Altrove.

i miei complimenti a castelli/recagno e giardo, veramente un ottimo lavoro...e infatti è qiuesto che ho votato.
a livello di trama, c'è tutto quello che ci dovrebbe essere in una storia di mm, dosato con sapienza. anche il dosggio dei dialoghi è perfetto, nessuna banalità e il tutto scorre che è una meraviglia, senza mattoni a torturare il lettore. un passo avanti quindi, dagli ultimi storie di altrove che avevo fatto fatica a finire.
il nemico sembra preso di peso da una puntata di lupin III della seconda serie.
è incredibile come giardo riesca sempre a mantenere altissimo il livello delle sue tavole, senza il minimo segno di cedimento o sbavatura.
visto che si parlava anche di distribuzione, da me è uscito ieri.

La storia non è male, e i disegni di Giardo sono di buona qualità.
Detto questo, ho trovato davvero eccessivi gli spiegoni di Recagno. Troppe spiegazioni, a volte davvero non richieste. La verbosità è il difetto di questa storia, che d'altronde ha la necessità di una parte esplicativa visti i continui riferimenti storici. Una via di mezzo no?
Pare evidente che sia soltanto la prima parte di una saga più complessa orchestrata da Castelli e Racagno, e la cosa mi fa solo piacere. Ma non si potrebbe prima chiudere la maledetta saga delle spade?
Ciao Ciao

Ciao anche a te.
Purtroppo pur essendo un fan accanito del BVZM passo troppo poco tempo su questo Forum, che peraltro trovo interessantissimo, soprattutto per la presenza di appassionati come te che ricordano davvero di tutto.
Io mi fermo al lavoro che ho fatto per gli esagoni (oltretutto non perfetto), e già allora mi resi conto della complessità dell'Unvierso Mysteriano.
Purtroppo il tempo che ho (poco) lo passo sui forum di fumetti USA, mio primo amore, ma non disdegno di leggervi quando posso.
Sugli spiegoni io non ritengo affatto che siano un errore, come te li ritengo un tratto distintivo delle storie dell'universo Mysteriano, perchè Martin è un adorabile e verboso professore sin dal primo numero della serie, e semmai coin l'età questa sua caratteristica si è accentuata. Normale quindi che tutte le storie "affiliate"alla serie principale abbiano questa caratteristica.
Però mi concederai che qualche volta gli spiegoni diventano pesanti, soprattuto quando sono a scapito dei dialoghi che diventano quasi irreali.
Meglio su questo Morales di Recagno.
Sulla faccenda della continuity sono d'accordo con te al 100%. Per prima cosa perché è illogico che Martin ricordi perfettamente tutte le storie avvenute nel èpropripo apssato ma resetti una serie di argomenti in modo sistematico. Né è logico pensare ad una sorta di reset temporale, a meno di non pensare all'intervento dell'Immortus di turno.
Il che mi porta alla seconda personale considerazione. La continuity è una cosa seria, perché rappresenta la storia di un personaggio, come pretendo che sia rispettata nei fumetti Marvel (cosa che sempre più spesso non accade, ma lì abbiamo un universo sterminato e gli errori si possono persino comprendere) lo voglio ancor di più nell'universo Mysteriano, che tutto sommato, malgrato i quasi 30 anni di vita, è molto più semplice da gestire.
Mi piacerebbe a questo punto lanciare un'idea: posto che Castelli avrà vita lunghissima, e che Recango e Morales sono bravissimi, perché non provare ad ipotizzare qualche nuovo scrittore per la serie?
Una sorta di elenco dei sogni, magari verrebbero fuori nomi inattesi.
Io ad esempio ci vedrei bene gente come Manfredi, Celoni, Memola e Capone.
Ciao Ciao