Docteur Mystère e il Popolo delle Tenebre, Almanacco del Mistero 1998

Soggetto e sceneggiatura: Alfredo Castelli
Disegni: Lucio Filippucci
Copertina: Giancarlo Alessandrini

Da questa edizione dell’Almanacco del Mistero cominciamo a seguire le fantastiche avventure di Cigale, antenato di Martin Mystère, e soprattutto del suo mentore, il Docteur Mystère. Nella Milano del Diciannovesimo secolo i due vivono una classica avventura da feuilleton, ricca di colpi di scena e di trovate spettacolari.
Il volume è completato dalle classiche sezioni redazionali, in cui spicca un curioso dossier sulle notizie mysteriose pubblicate dai quotidiani Usa dal 1890 al 1940.

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È pur vero che le storie del Docteur sono romanzi, e con una buona verve ironica, ma alcune domande sorgono lo stesso nella mia mente bacata.
1) pag.26 perchè dei convogli ad aria compressa non ce n'è più traccia se i lavori sono "conclusi"?
2) pag.29 come nota pure UBC, che si copre a fare il volto Giacomo Coltello, se poi si vede comunque la cicatrice?
3) pag.37 ultima vignetta. Dov'è la città del cancello d'oro?
4) pag.48 ultima vignetta. Il primo Mantra recitato è lo stesso che reciteranno i monaci di Kut Humi in una futura storia.
5) pag.50 terza vignetta. Il docteur è così raffinato e poi ha un tatuaggio come Braccio di Ferro!
6) pag.89 ultima vignetta. Non capisco davvero perchè sia gli inseguiti che gli assalitori stanno fermi sulla scala mobile.
Insomma sono d'accordo che fa ridere, però forse fa ridere anche i polli.

Edited by GGP - 4/7/2013, 09:06