Ho apprezzato molto questa storia, in cui Pennacchioli & Castelli lanciano un monito contro il pericolo associato alle armi nucleari e costruiscono su questo tema una vicenda serrata in cui spicca la figura di Dutch: l'autore, sia pure inconsapevole, del primo attacco nucleare dedica la sua esistenza "soprannaturale" alla missione di sventare nuove catastrofi nucleari, riuscendo così a riscattarsi e a trovare la sua redenzione; la speranza è che l'umanità, così come ha fattto Dutch, non dimentichi - come spesso fa - i propri errori e sappia anzi imparare da essi e trovare la propria redenzione.
Come sempre, il tratto di Chiarolla mi affascina moltissima: splendidamente inquietante la rappresentazione della visione di Dutch sugli effetti della bomba atomica, ben supportata dalla sceneggiatura che descrive le vittime ora come uomini-ombra, ora come uomini-carbone, ora come uomini-mummia... questa sequenza trasmette pienamente un senso di orrore per l'olocausto atomico e, al tempo stesso, un senso di pietà per le sue vittime innocenti.
CITAZIONE (MaxBrody @ 21/8/2009, 17:53)
Inquietante: il mondo di MM è proprio il mondo reale
Quoto e aggiungo che questo è uno dei motivi principali per cui apprezzo la serie
@ Aldous:
1-2-4-13) Riassumiamo ciò che succede: il B-29 sgancia la prima bomba atomica della storia e, dopo l’esplosione, Dutch fa attraversare all’aereo il fungo atomico: presumibilmente per effetto delle radiazioni, l’aereo ed il suo equipaggio diventano incorporei e possono quindi attraversare senza problemi l’aereo di Toriyama o i palazzi di New York (punto 1) oppure muoversi senza far rumore (punto 4). Inoltre, Dutch guadagna una sorta di “sensibilità” nei confronti del pericolo di una nuova catastrofe atomica e la stessa sensibilità viene acquisita anche da Toriyama, visto che le loro due menti “si sovrappongono” durante l'evento: ciò spiega perchè entrambi sviluppino percezioni circa l'incombenza di un nuovo olocausto atomico (punto 13). Infine, Dutch e compagnia sembrano essere capaci di “regolare” il proprio grado di “corporeità” e utilizzano questa dote per compiere la loro missione e fermare un nuovo olocausto atomico (punto 2). Tutte questi capacità possono essere considerati come l’effetto che l’esplosione atomica e le radiazioni ad esse associate ha avuto sul B 29 ed il suo equipaggio.
3) E’ plausibile, specie se consideriamo che, in base a ciò che ci viene rivelato in
MM 292 (non leggete lo spoiler neofiti!),
a causa dell’incidente avvenuto nel rituale del Sole Nero del 1936, la rete dei tunnel agarthiani si trova in una condizione di squilibrio, grazie alla quale è più facile accedere ad essa.
Al di là di questo, non credo che Agarthi abbia un ruolo di “deus ex machina” nella vicenda, come suggerisce New: non vi sono infatti accenni (né evidenti né sottili) ad Agarthi in tutta la storia e anche ipotizzando che l’aereo si muova lungo gallerie agarthiane, ciò non significa che abbia agito in nome di Agarthi, ma solo che conosce il modo per muoversi lungo quei varchi dimensionali.
5) Perché fermando un nuovo olocausto nucleare, l’equipaggio troverà la sua redenzione.
6) Akira è consapevole di quello che è successo e rivolge un ultimo simbolico saluto all’olandese volante.
7) Nel senso che Dutch è un’entità incorporea.
8) L’equipaggio continua ad esistere in forma incorporea per effetto delle radiazioni atomiche.
9-10) La mia ipotesi è che Dutch abbia seguito l’indagine di Martin tramite poteri ESP o simili e che queste “abilità” rientrino nei metodi d’azione legati alla sua condizione.
11) Mmm, forse hai letto una frase simile in una descrizione del cataclisma che ha portato alla fine di Atlantide?
12) Dutch ha una visione che gli mostra l’orrore dell’olocausto atomico.
14) Wollmar ha passato la vita cercando di dimenticare quello che era successo (ricorrendo a tale scopo anche all’abuso di alcool); gli eventi accaduti in questo albo portano nuovamente Wollmar di fronte al ricordo del suo passato e delle sue responsabilità e, non riuscendo più a tollerare il peso di quello che era successo, si suicida.
15) Aldous, tra il serio e il faceto, a volte mi chiedo come mai hai questa scarsa fiducia negli sceneggiatori e nel lavoro di documentazione che fanno prima di scrivere una storia
Comunque, ho dato una rapida scorsa a questo articolo su
Wikipedia. Tra le altre cose si dice che
CITAZIONE
La Marina imperiale giapponese, a volte chiamata Flotta combinata, fu l'apparato militare navale dell'Impero giapponese dal 1869 fino al 1947, quando venne disciolta in seguito alla rinuncia del Giappone all'uso della forza come mezzo per la risoluzione di dispute internazionali.
Dal fatto che la marina giapponese è stata sciolta nel '47 deduco che il Giappone, pur avendo subito notevoli perdite, possedeva ancora una propria flotta nel 1945; a conferma di ciò, nel corso dell’articolo, si spiega che, in seguito all’affondamento di numerose delle proprie portaerei nel corso della guerra, il Giappone ha dato avvio a progetti di conversioni di navi civili in portaerei.
16) La flotta USA ha proceduto controllando l’aereo nemico, tenendosi pronta ad attaccarlo con i cannoni alla prima mossa sospetta (come poi effettivamente è accaduto): non so cosa preveda il “galateo” militare, ma mi pare un comportamento razionale.
17) Aldous, ma è davvero così importante sapere dove si trova?
Ai fini del racconto, è sufficiente sapere che Martin e la giornalista vengono portati in una villa isolata fuori città.
18) Ti quoto e aggiungo che l’aspetto agghiacciante del discorso del generale è che fa riflettere su quanto la ricerca di un capro espiatorio sia una pratica ampiamente adottata nella storia dell’umanità.
19) No.