Approfittando del tempaccio che impedisce la classica gita di Pasquetta
ho riletto questo gigante e devo dire che anche a distanza di tempo non perde il suo fascino: la storia è splendida non solo per i molteplici rimandi incrociati, ma anche per il modo con cui vengono tratteggiati i personaggi principali della vicenda: vediamo così l'ossessione di Loki, la gelosia di Java per il cameratismo tra Orloff e Martin, la fede di Martin nell'amicizia (molto rappresentativa, al riguardo, la sequenza della "mano tesa" di pag. 123) e, soprattutto, un Orloff in evoluzione, sospeso tra il ricordo dei vecchi crimini e la speranza di redenzione.
CITAZIONE (Aldous @ 26/11/2007, 14:18)
4) chi è l'Ombra a pag.111 prima vignetta e a pag.191 ultima vignetta?
Credo che in entrambi i casi si tratti di Auberon.
CITAZIONE (Aldous @ 26/11/2007, 14:18)
6) domandone: qual è il vero nome di Tyr? Con chi duella a pag.234? In quale lago finisce l'anello? È stato disattivato questo Esagono? (Ricordiamo come finisce il primo dei Giganti)
Cominciamo dalla fine:
credo che il lago si trovi nel reame governato da Morrigan (quindi nel regno del sogno) e che l'esagono non sia stato disattivato, ma che sia solo estremamente difficile da recuperare (Tyr dice infatti: "ecco, qui non potrà più servirsene nessuno").
Per quanto riguarda il vero nome di Tyr, scartabellando su
Wikipedia, ho scovato che il nome di Tyr deriva dal più antico Tywaz: chissà se è questo il vero nome di Tyr o se, come credo, Recagno ci riserverà qualche sorpresa in merito: non va dimenticato, infatti, che Tyr viene descritto come appartenente ad una stirpe divina diversa da Asgard (v. pag. 34, 4^ vignetta).
Anche per quanto riguarda l'identità della persona che taglia la mano a Tyr, credo che non ci resta che attendere un'eventuale risposta di Recagno: nella tradizione Tyr perde la mano combattendo contro il lupo infernale Fenrir, ma nel gigante questa vicenda sembra essere un elemento della "realtà alternativa" creata da Tyr grazie all'anello (v. pag. 39, 3^ vignetta).