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Adepto
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| Incredibile come in mano a Castelli una storia potenzialmente soporifera e piena di flashback e rimandi ad episodi passati divenga una pietra miliare della serie! Come al solito ottimi gli innesti orrorifici, tutta la lunga sequenza di Tower ad Altrove. Come soggetto ammetto di aver preferito la storia 67-68, ma in questa si dispiega tutta la sofferenza interiore di una persona con successiva esplosione sadica, la battaglia con Orloff, e pure la rabbia di fronte a Kut Humi. Un pelino meno capolavoro del Gigante 1, ma albo strepitoso da 9.75! Ribadisco che Castelli è l'Alan Moore italiano, niente a che vedere con presunte rockstar da social ma competenza, bravura, brillantezza, ritmo, ricerca ed erudizione. Se dovessi scegliere un intellettuale italiano benemerito, non avrei il minimo dubbio, ha fatto di più il BVZA per la diffusione della cultura di tutti i ministri della Scuola e Università, Croce escluso!
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