E non mi avete citato "Catacombe!"!
A me in generale piacciono i "mysteri italiani": appartengono al periodo post-decennale 1992-1995, quello del 'boom' mysteriano, col BvzM che era praticamente ovunque...sui quotidiani, sugli Oscar Mondadori, su Comic Art, nelle mostre.... un periodo di gran fertilità creativa
Quel periodo, per intenderci, dei due almanacconi straripanti di notizie
Come iniziativa, quindi, assolutamente piacevole... come storie...beh, le storie scialbotte ci sono, soprattutto quelle non di Castelli-Recagno-Beretta-La Neve;
ma, forse in virtù della loro 'italianità', si fanno tuttosommato leggere ancora con piacere (almeno a me succede).
Forse un punto su cui recriminare è proprio questo, che già avete sottolineato voi:molte di italiano hanno poco -ne "Il libro di sabbia" c'è l'Echiano Milo Temesvar, ne "Il regno delle fate" c'è il lago di Arona ma solo alla fine, ne "Incroci pericolosi" non c'è addirittura niente di italiano- e questo un po' fa storcere il naso.
Ma comunque imho il declino inizia col ritorno a New York, quando Martin non poteva più tornare 'Indiana Martin' (si era sposato in segreto!) e non poteva neppure tornare subito a Firenze
(e non sapevano che fargli fare
)