Agarthi - Il Forum di Martin Mystère


I classici di Zona X
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I classici di Zona X, Best Comics (Comic Art) n.17

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icon9  view post Posted on 23/11/2012, 16:07
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Vecchio Saggio

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BESTCOMICS017

Best Comics n.17 raccoglie 3 racconti pubblicati originariamente su L'Eternauta nn.108,112,116:


L'ombra e il baleno
tratto da un racconto di Jack London
comic-art-eternauta-presenta-108-eternauta-presenta-108-11423001080
Testi: Antonio Serra
Disegni: Giancarlo Alessandrini


La lente di diamante
tratto da un racconto di Fitz-James O'Brien
comic-art-eternauta-presenta-112-eternauta-presenta-112-11423001120
Testi: Mauro Boselli
Disegni: Corrado Roi


L'occhio senza palpebre
tratto da un racconto di Philarete Chasles
comic-art-eternauta-presenta-116-eternauta-presenta-116-11423001160
Testi: Alfredo Castelli
Disegni: Roberto Diso

____________________________________________________________


Queste tre storie del 1992 non furono contemplate da Castelli nell'indice analitico, ma nel sito vedo che sono stati elencati come "fuoriserie" (creando anche confusione :angry: nella numerazione RB fatta in MM241 ). Sono riduzione di racconti di altri autori.
Ecco la scheda. Ho anche trovato un sunto/recensione.
Lascio a voi amministratori decidere come classificarle (storie brevi o zona x). Io mi dedico a commentarle. Sebbene non facciano ufficialmente parte dell'universo mysteriano, ne potremmo ricavare interessanti indicazioni. :rolleyes:
CITAZIONE
• L’ombra e il baleno. (A.Serra/G.Alessandrini - 22T b/n). Tratto dal racconto omonimo di Jack London.
Pubblicato originariamente su L’Eternauta n°108 dell’Aprile 1992.

Questo primo racconto ci potrebbe fornire alcuni elementi di studio per indagare sulle cause mysteriane dell'invisibilità. In fondo anche Serra fa parte degli autori di MM.
Lloyd Inwood cerca il Nero Assoluto, e a pag.15 ci dà una precisa spiegazione scientifica dei colori, ma ha un problema: l'ombra.
Paul Tichlorne, biondo, invece cerca la trasparenza. Studiando la luce polarizzata (pag.16) riesce a cambiare la struttura molecolare di un essere vivente. Il suo problema sono i lampi di luce, prodotti dalla rifrazione di essa nella foschia, nella pioggia e nel vapore (pag.20).
Gli effetti collaterali di Lloyd sono alterazioni della vista, sensazioni come nelle cripte (pag.24). Paul invece fa balenare l'arcobaleno. Credo che possiamo dar ragione al professor Moss (pag.11): ai punti vince Tichlorne.

1) Paul e Lloyd ebbero il Nobel (pag.10) o quale altro premio? È alquanto illogico che i parenti disperati e furiosi distruggessero il laboratorio (pag.28) piuttosto che trarne i frutti per settant'anni.
2) Un piccolo appunto al grande Giancarlo. Lloyd stima in non più di dieci piedi la profondità ma la prospettiva di pag.9 (prima vignetta) fa sembrare il lago profondo almento trenta piedi.
CITAZIONE
• La lente di diamante. (M.Boselli/C.Roi – 22T b/n). Tratto dal racconto omonimo di Fitz-James O’Brien.
Pubblicato originariamente su L’Eternauta n°112 dell’Agosto 1992.

Linley, il protagonista, cerca la bellezza nell'infinitamente piccolo. La lente perfetta è un diamante di 140 carati, sottoposto per un mese a corrente elettromagnetica. Anche questo elemento potrebbe essere inserito tra gli "oggetti magici" mysteriani.
La trama assume che i morti possano manifestarsi tramite i medium quali Madame Vulpes (pag.39) e rivelare ai mortali segreti che hanno conosciuto nell'oltretomba. Così interferiscono col libero arbitrio degli uomini, ma si fermano se si trancia una vita umana. :uhm: Nella fattispecie, allo spirito del padre della microscopia, Leeuwenhock, viene imposto dall'anima del negro ucciso che l'Occhio del Mattino non valga una vita, benchè fosse quella del suo assassino. :o: Molto cristiano il gesto. Il messaggio che l'autore vuole fare passare è che i morti perdonano chi li ha uccisi?
Potremmo anche cambiare tutta la prospettiva. In effetti quanto proferisce Jules Simon nella quarta vignetta di pag.41, ci autorizza a pensare che Madame Vulpes abbia architettato tutto, e dopo l'epilogo si fregherà il diamante che lo scienziato pazzo ha lasciato per terra. :igh:
Alle pag.44 e 45 Boselli si preoccupa altresì di fornirci i dettagli dell'omicidio perfetto. Perchè? Probabilmente per darvi un tocco didascalico o pseudoscientifico. Bene, a tal fine resta da capire, nella finzione del racconto, cosa sia Animula, una creatura... dagli occhi viola: un'illusione di Linley o un concreto essere vivente? Non lo sapremo mai. :(
Osservo però che il mondo in cui si trova ricorda molto i cristalli del Vril, visti in "nonmiricordoquale" albo di MM.
CITAZIONE
• L’occhio senza palpebre. (A.Castelli/R.Diso 24T b/n). Tratto dal racconto omonimo di Philarete Chasles.
Pubblicato originariamente su L’Eternauta n°116 del Dicembre 1992.

Il recensore StorioneSaggio ha tratto "grande delusione" dal terzo racconto. A me invece è piaciuto (ottimi i disegni di Roberto Diso) soprattutto per i sintomi mysteriani che possiamo riscontrarvi. Castelli ci mostra le superstizioni irlandesi usando come antagonisti gli Spunkies. Credo che nessuno di voi possa obiettare che, sebbene storia fantasy, essi facciano parte del Piccolo Popolo. Del resto lo asserisce anche Martin nella presentazione. :rolleyes: Le eterogenee rappresentazioni di pag.59 e 62 sono molto simili ai folletti visti in MM n.76. Cosa voglio dire: anche se non fa parte della Continuity, questo adattamento di un racconto ottocentesco può servire per comprendere alcuni elementi ricorrenti, anche etimologicamente, :blush: della mente di Castelli.
Ad esempio, quelli che escono dallo specchio (pag.69) ricordano i Grandi Antichi. Sono comunque spirti maligni, contrapposti alla Corte Benedetta di cui fa parte Marian, stando almeno a quanto sostiene Jock a pag.72.
Altra curiosità: Philarete Chasles lo scrisse nel 1832, ma Castelli ha scelto di ambientarlo il 31 ottobre 1854. :ahbeh:
7) L'unica domanda importante che vorrei fare, e cui gradirei risposta riguarda il modo in cui muore Jock Muirland (pag.78). Vediamo che si porta le mani al petto. Forse gli viene un infarto? In tal caso da cosa è provocato? Non credo che la moglie volesse ucciderlo. La trama fa capire che lo amava, e anche "molto".
8) Marian si trasforma in anatra e segue il marito al mero scopo di sorvegliarlo, a quanto ho capito.
9) Perchè l'anatra Marian non muore con la freccia in corpo? Uno Spunkie ha "mille occhi". È anche immortale?
10) E poi perchè le cade mentre vola?
11) Nelly (pag.66) ha almeno tre cose da farsi perdonare. Quali?
12) La fede di Jock (pag.71) "non viene via". Viene fornita una spiegazione etica, ma quella fisica? Voglio dire: John poteva tagliargli il dito e fregarsi l'oro. No?
13) Nell'ultima vignetta di pag.72 vediamo tre pettegole che invidiano la sorte di Marian. Esse sanno che è una strega, "altro che fata". Mi domando come mai poi non lo dicano a tutti (pag.75) piuttosto che lasciar bandire Jock dall'Irlanda. In tal modo lo scagionerebbero, trattenendolo in patria e... magari sposandolo. Non so se ho ben spiegato la logica...


Edited by MaxBrody - 30/6/2013, 18:47
 
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view post Posted on 30/6/2013, 17:48
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Il Dybbuk

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Aperto il sondaggio
 
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view post Posted on 1/12/2015, 10:35
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L'occhio senza palpebre è stato pubblicato di nuovo. Su Dragonero, attualmente in edicola. Magari ciò stimolerà qualcuno a rispondere/commentare qualcosa...
 
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Sergej Orloff
view post Posted on 2/12/2015, 10:57




Ho letto "L'occhio senza palpebra" su Dragonero Magazine e l'ho trovato un racconto molto suggestivo e inquietante. Per quanto riguarda i dubbi di Aldous:

7) Per come ho capito io Jock muore d'infarto, causato dalla paura. A me non sembra proprio che la moglie l'amasse.
8) Più che per seguirlo, direi per perseguitarlo.
9) Immagino che le normali armi umane non possano ferire creature soprannaturali come gli Spunkies.
10) Probabilmente, se ne è semplicemente liberata.
11) Non lo sapremo mai.
12) Evidentemente la fede non valeva granché.
13) Secondo me intendevano strega in senso figurato, non nel senso di una strega vera e propria.
 
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view post Posted on 2/12/2015, 12:51
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Vecchio Saggio

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Quell' albo Best Comics lo lessi a suo tempo, mi pare fosse il 1992, e fu bellissimo trovarlo così, a sorpresa, all' edicola del mare dove stavo. ^_^
Non mi ricordavo assolutamente NULLA di questa storia ! :o: Ma è un gioiellino e avendola anche io riletta sul Magazine di Dragonero, posso dire che a mio parere fa sfigurare decisamente la "storiellina" lunga dedicata al personaggio titolare !
 
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Sergej Orloff
view post Posted on 24/8/2016, 09:24




Anche quest'anno il Dragonero Magazine ospiterà uno dei classici di Zona X, ovvero la storia L'ombra e il baleno di Serra e Alessandrini: http://www.sergiobonelli.it/albo/sezione-p...azine-2016.html
 
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view post Posted on 8/11/2016, 17:49
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Il Dybbuk

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E si completa la riedizione dei tre Classici di Zona X, con La lente di diamante ospitata sul primo Dampyr Magazine: http://www.sergiobonelli.it/sezione-privat...e-2016-1000144/
 
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6 replies since 23/11/2012, 16:07   846 views
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