Il ritorno della dea, Martin Mystère n. 374

Mumble mumble, difficile dare un giudizio univoco sui due albi. Se si guardasse solamente il risultato finale, salverei solo , il resto è aria fritta scritta bene e gestita meglio, salvo la scena finale. Non ho capito se ci sia stato un intervento posticcio per la vignetta che vedeva Sergej al funerale, in seguito alle molte critiche, o se era una sorta di trucchetto per prendere in castagna gli iper-critici. E' difficile anche stendere un commento senza rovinare la lettura agli amici che ce l'hanno ancora sul comodino. Il titolo dell'editoriale a p. 4 vale per l'intero albo, il cui giudizio galleggerebbe un pelo sotto il buono a mio giudizio, ma se alla fine lo scopo era accentrare attenzione sul futuro... accetto tutto, anche se non mi sento del tutto soddisfatto. Molto bene a livello di continuity e anche per le aperture sul futuro ma preferirei piccole storie originali senza eventi kolossal e magari di ambientazione italica (invecchiando si apprezza il minimalismo). Buona lettura!