Preso (doppio per il malato discorso collezionistico) e, a differenza del solito dove lo parcheggio in attesa di una finestra temporale favorevole alla lettura, mi ci sono buttato a pesce perché in attesa di risposte che mi arrovellano da 2 mesi.
Buon albo che, inevitabilmente, non poteva raggiungere l’eccellenza del primo. Ma sarebbe stato impossibile!...Il primo crea l’evento epocale (morte di java), mina la continuity come la conosciamo con la rivelazione sulla doppia personalità, accatasta ansiogeni mistery su mistery e mette tanta, ma tanta ottima carne sul fuoco: insomma, spiazza il lettore e carica la molla alla massima tensione. Il secondo diventa più un esercizio di mestiere (da chirurgo prestato al fumetto), perché ha l’ingrato compito di dare la marea di RISPOSTE in modo coerente e credibile, di dipanare la matassa tenendo alto l’interesse per la vicenda e senza minare la solidità della storia. E per me c’è riuscito egregiamente: il perché del comportamento di Martin, la strana vicenda del montanaro (ecco perché cercava Martin), chi era Smith e l’importanza di Elsa sulla scacchiera, i misteriosi personaggi dietro al complotto (alla faccia del team up fra villain)….
Ma sarebbe troppo facile e scorretto dividere il giudizio in 2 tempi. Per me questa è un’ottima storia nella sua totalità. Sono sorpreso che siano riusciti a dare tutte le risposte in 160 pagine, perché c’era una storia in piena evoluzione che doveva continuare ad essere raccontata.
Una sola nota dolente (ed era inevitabile, perché per equilibrare il racconto con i tempi giusti come nello stupendo primo terzo dell’albo sarebbero servite almeno 200 pagine): l’incontro di Martin con il redivivo Java.
Oh!…Era impossibile produrre peggio della resa emotiva di Dylan alla morte di Groucho: questi cinici senz’anima ci sono riusciti!
La vignetta-sintesi a pag.154, che sembra l’incontro di 2 ex commilitoni che non si vedevano dai tempi della naia, è la morte per overdose della sospensione dell’incredulità.
Ci metto anche il mistero sul perché Travis è l’unico a non avere allucinazioni nella camera segreta. Ma ripeto: quest’albo doveva sbrogliare la matassa più intricata che abbia mai visto.
E come direbbe il geometra Calboni: << E’ un bel Martin Mystère!>>
P.S
In attesa del voto, filo a vedermi Hipercube su Italia 2
