Incredibile. Spiace per l’ottimo Beretta che davo come vincitore della stagione ai prossimi premi Atlantide, ma questa storia mi balza prepotentemente al primo posto.
E’ una storia che contiene parecchi buchi narrativi e qualche incoerenza (più del solito), ma ha un Soggetto così potente che di tutto il resto frega na cippa. Il mio tema preferito (più di Atlantide e degli Esagoni): gli Dei Greci e tutta la mitologia che circonda quel periodo pieno di fermento, vivisezionata e depurata da MM e ricostruita nella sua realtà. Me la sono letta nella saletta del centro Toyota mentre facevo il tagliando, ed ero letteralmente rapito e insensibile a rumori esterni.
SPOILER
La parte più bella è quella “apparentemente” più pallosa e pesante: quando Martin raccoglie la confidenza della ragazza e comincia a elucubrare sul significato criptico della mail, riversando sugli ospiti tutta la sua sconfinata cultura sull’argomento. Me la sono dovuta leggere 3 volte questa parte, perché talmente difficile che, tra traduzioni particolari e numero di personaggi storici chiamati in causa, pur affascinato, mi ero perso più volte. Sicchè ho proseguito la lettura, giurandomi che a casa me la sarei riletta nel totale silenzio, per capire se gli elementi storici messi sul piatto erano tirati per i capelli o avessero una qualche coerenza. Niente da eccepire…La tavola di Smeraldo del TrisMegisto è stata menzionata nella mail perché rappresentava un tramite tra la terra e il cielo, due stati che si replicavano e seguivano lo stesso percorso con tempi diversi. Accedere al regno degli Dei significava quindi prevedere gli eventi terreni. Quindi tirare in ballo la tavola significava indicare che l’oggetto della ricerca era uno strumento di divinazione. E Apollo, con la sua ombra oscura che si rifletteva su di essa, era il minaccioso personaggio che tramava per il possesso. C’è tutto lo storico Detective dell’Impossibile dietro questa indagine fatta di ipotesi (tante poi scartate) per tentare di ricostruire la realtà dei fatti.
Belli anche i tradizionali flashback storici che ricostruiscono la realtà man mano che MM si avvicina alla verità: si parte dagli avvenimenti del passato “filtrati” dalle sfere della simulazione (ricostruzione mitologica),poi si comincia ad introdurre elementi di modernità (gli avvoltoi di Ares si intuisce subito che sono intercettori-sentinella biomeccanici che scagliano dardi-proiettile), fino a mostrare la reale natura degli Dei e il fine del loro piano.
Ce ne sarebbero di cose da dire…ma c’è da fare notte.
E’ un buono per me. Ma do Ottimo perché io sono della corrente di pensiero: meglio una storia con un soggetto intrigante e qualche lacuna che una tecnicamente perfetta nello svolgimento ma con un non coinvolgente tema trattato