| In rappresentanza della fazione dei "Vecchi Sdentati" di cui parla, quoto in pieno Max Brody e la sua puntuale recensione, di cui condivido critiche e punti di forza.
Poche, semplici aggiunte:
1) Accolgo con grande entusiasmo il lavoro di Sforza che, seppur (come detto da altri) mostra alcune fasi di studio, mi sembra riuscire alla grande in cio' che, in fondo, conta di piu'... il BVZM in persona! Un acquisto piu' che ottimo per la collana!
2) Quanto alla storia, letta subito dopo "Il Grande Gioco" che mi ha convinto di piu', (essendo di ritorno da una lunga trasferta lavorativa), devo dire che mi lascia con l'amaro in bocca. In alcuni momenti ho avuto la sensazione di un albo compilativo, di passaggio direi. Il finale, con l'esplosione selettiva (che sceglie cioe' su chi avere effetto), mi sembra davvero tirato via e la apparente contradizione/omissione della vecchia storia del Graal, mi sembrano due pecche troppo distanti dalle caratteristiche storiche di questa collana, dalla continuity che tanto ci manca... Da vecchio, sdentato, ma piu' appassionato che mai lettore di Martin, faccio fatica ad accettarle.
3) Che bella sensazione veder ricomparire i libri!
Comunque, nel complesso, un buon albo, in netta ripresa rispetto ai mesi precedenti. Come notato da Max, comincio a rivedere qualche eco, qualche topos delle storie di un tempo (sensazione confermata da "Il Grande Gioco") e quindi, per amore del BVZM, accetto di buona lena anche qualche passaggio a vuoto.
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