Agarthi - Il Forum di Martin Mystère


L'albero filosofico
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L'albero filosofico, Martin Mystère n.340

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flaap
view post Posted on 4/9/2015, 09:30




Scrivo per la prima volta su questo forum per l'eccezionalità dell'albo.
Bello (storia e disegni) come non se ne vedono troppi. Lo metto nela top ten di MM.
Per Beretta: non farci aspettare altri dieci anni!

COPERTINA: 7.5
TITOLO: 8
SOGGETTO: 9
SCENEGGIATURA: 8.5
DISEGNI: 9
COMPONENTE MYSTERIOSA: 8
RUBRICHE: 7.5
 
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view post Posted on 4/9/2015, 10:40
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Vecchio Saggio

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CITAZIONE (Vincenzo Beretta @ 17/8/2015, 12:00) 
Per rispondere a un altro tuo dubbio:
La "spiegazione razionale" è l'elemento che frega tutti i personaggi. La polizia e gli psichiatri che si erano occupati dì Claris se non sapevano nulla del gas. Alina sì (e anche Izergil e il Dottore), ma due anni prima non aveva alcuna prova concreta (nota come ha comunque preso a cuore il caso di Clarisse: ora ha già un modo con cui *crede* di aiutarla). Il guaio è che una volta spiegato razionalmente il caso, ovvero che il gas ha dato la botta finale a una persona già schizofrenica di suo, tutti si sono fermati. Solo Martin, e unicamente Martin, ha potuto raccogliere tutti gli indizi (e ad avere il patrimonio di conoscenze) per capire che invece occorreva andare "oltre".

Scusa Vincenzo quest'ultima frase non l'ho proprio capita (l'andare "oltre" di Martin).
Ad esempio
Clarisse che esce dall'albero (pag.145)
è un'allucinazione, come sostiene il dottor Warner (pag.146) o è una contingente manifestazione mysteriana? Nel primo caso dovremmo dedurne che il nostro antropologo sia soggetto anch'egli a schizofrenia, il chè sarebbe ridondante quantomeno.

Del resto il Male che si annidava nella Foresta, ovvero gli "Altri" dovrebbero avere una connotazione mysteriana, ma Beretta non esplicita alcun riferimento all'abbondante continuity in merito (che so, l'Annwn, i Grandi Antichi, e vari alieni titolati, poi ci sono gli Dei del sesto Gigante, etc.) come ha ben spiegato Franco Villa nella recensione,

però


è prodigo di indizi che... ci costringono ad arrovellarci. Ad esempio cosa vuol dire che (pag.6) un Male più antico del popolo si era impadronito dell'anima stessa della Terra? Di quale anima parla?
E le prigioni peggiori di quelle del nemico sono affini al Nulla senza tempo (pag.7) in cui vagò Orloff dopo Stonehenge? Ok, qualcuno potrà dire che è solo un libro di fiabe ma non è corretto IMO richiamare elementi usati dall'universo mysteriano (quali, altro esempio, gelide dita di vampiri, a pag.7) senza spiegare un minimo di collegamento.

La Pietra Filosofale è un preciso oggetto della continuity, una delle sette Pietre di Fal. Non mi pare logico che Martin possa prescindere da questo contesto quando ragiona (con metodo deduttivo) insieme a Sarah Ellison.
Il luogo desolato descritto da Sarah (pag.53) non gli ricorda la Casa di Providence?
Situazioni di quasi morte (pag.59) poi Martin ne ha vissute diverse.
Insomma chiedo all'autore: se Martin ha capito che bisognava "andare oltre", perchè non tesse alcuno di questi collegamenti?

Potremo porre l'attenzione su tanti dei copiosi dettagli forniti da questo capolavoro di Beretta, ad esempio Ramon Lull (pag.102) è il seguace della religione primordiale che abbiamo conosciuto nella storia breve RB13.
Vorrei fare altri esempi, ma temo che Vincenzo mi risponderà: "se a te ricorda X, allora è X. Funziona così" :( tarpando le ali della mia... trasmutazione.
 
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Sergej Orloff
view post Posted on 4/9/2015, 11:49




@ Aldous: secondo me, la questione è che a te piace talmente tanto la continuity che vuoi vederla anche dove non c'è. Per esempio:

CITAZIONE (Aldous @ 4/9/2015, 11:40) 
E le prigioni peggiori di quelle del nemico sono affini al Nulla senza tempo (pag.7) in cui vagò Orloff dopo Stonehenge? Ok, qualcuno potrà dire che è solo un libro di fiabe ma non è corretto IMO richiamare elementi usati dall'universo mysteriano (quali, altro esempio, gelide dita di vampiri, a pag.7) senza spiegare un minimo di collegamento.

Io non vedo nessun (ma proprio nessun) collegamento tra la fiaba iniziale e l'esperienza di Orloff dopo Stonehenge; inoltre, le gelide dita di vampiri non si riferiscono a vampiri "concreti" (mysteriani o non mysteriani), ma sono una metafora per spiegare la sensazione di disperazione provata dalle persone in quel luogo. Non dico che non debba mai esserci continuity, la continuity piace anche a me ^_^ ; però, più che leggere riferimenti più o meno velati a vecchie storie, preferisco che vengano aggiunti nuovi tasselli alle trame del passato, riprendendole ed ampliandole.

@ alessandromeis e flaap: benvenuti sul forum :)
 
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view post Posted on 4/9/2015, 12:00
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Vecchio Saggio

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va be' comunque quel libro è usato come incipit per creare suspence, senza però alcuna giustificazione? Voglio dire, Alina, lo ha letto per caso?
E alle altre osservazioni :) cosa hai da dire?
 
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Sergej Orloff
view post Posted on 4/9/2015, 12:29




@ Aldous: qualche commento sparso su alcune delle tue altre osservazioni:

CITAZIONE (Aldous @ 4/9/2015, 11:40) 
La Pietra Filosofale è un preciso oggetto della continuity, una delle sette Pietre di Fal. Non mi pare logico che Martin possa prescindere da questo contesto quando ragiona (con metodo deduttivo) insieme a Sarah Ellison.

Magari Martin poteva pensarlo tra sè e sè, anche se mi sembra che, più che dell'oggetto Pietra Filosofale, si parlasse della ricerca alchemica come processo di crescita spirituale; in ogni caso, non mi sembra logico che Martin ne parli con Sarah visto che, fino a prova contraria, lei non sa nulla degli esagoni venuti dallo spazio.

CITAZIONE (Aldous @ 4/9/2015, 11:40) 
Il luogo desolato descritto da Sarah (pag.53) non gli ricorda la Casa di Providence?

Evidentemente no.

CITAZIONE (Aldous @ 4/9/2015, 11:40) 
Situazioni di quasi morte (pag.59) poi Martin ne ha vissute diverse.

Certo, ma Martin non ha mai compiuto un gesto paragonabile a quello di Clarisse.
 
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view post Posted on 5/9/2015, 08:24
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Adepto

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Salve, ho letto la recensione e si parla di "stupro incestuoso" non espresso verbalmente ma affidato ai disegni. Non riesco a trovare, dove? Forse "quella cosa" cui allude Sarah a pagina 62?
Inoltre non ho capito perché Clarissa "poi ha ceduto tutti i diritti a suo padre". Pagina 75. Non dovrebbe odiarlo?
 
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view post Posted on 8/9/2015, 05:27

Adepto

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Aldous: è tutto molto più semplice.
Alina, all'inizio, legge un libro di fiabe e folklore di quei luoghi, e lo fa perché la cosa la appassiona. Che gli "Altri" per Alina siano solo fiabe lo dice chiaramente a Martin mentre mangiano insieme. Inoltre uno dei temi della storia sono proprio le coincidenze: lo dicono quasi tutti i personaggi...

Martin non è soggetto a schizofrenia: non è stato esposto abbastanza (mentre Clarisse era *già* schizofrenica, e in più subisce un'esposizione grave e prolungata). Al massimo si può ipotizzare che il gas abbia causato a Martin delle allucinazioni... Ma magari no! Questo potrebbe sembrare il classico "dualismo dylandoghiano", ma non è così. La risposta a questa domanda è unica, ed è contenuta nell'albo. Alla fine perfino Alina ha tutti gli elementi per arrivare alla verità.

Ti do un indizio: Martin fa un discorso "alla CICAP" all'assemblea delle persone di Clark's Corner che lo hanno aiutato: spiega tutto razionalmente. Ma poi, alla fine, fa un gesto molto particolare, che rappresenta una sorta di riconciliazione con Alina, della quale non si è mai fidato. Nota come Alina a) appartiene alla stessa tradizione di Clarisse, b) elimina qualunque ipotesi mysteriosa c) porta Martin nel luogo sbagliato, e d) ha già un piano per tirare fuori Carisse dal manicomio criminale.

Ma tutto ciò, e Martin lo capisce solo alla fine, Alina lo fa innocentemente, ragionando sui pochi elementi che ha a disposizione. Alina non ha raccolto tutti i pezzi del mosaico come ha fatto Martin. Non ha visto il poster in camera di Clarisse, non ha visto il disegno dove, a sette anni, prevedeva eventi futuri, ecc... e quindi si ferma alla spiegazione del gas. Così, alla fine, Martin in un certo senso le strizza l'occhio, dicendole virtualmente "Ora mi fido di te. Eccoti la verità. Che resti per sempre sepolta tra noi due..." E a me piace pensare che ora Alina ha fatto il primo passo "in un universo più grande" - scoprendone però anche le parti terribili. Il carattere è quasi l'opposto, ma mi piace pensare che alla fine Alina diventi una sorta di BGZA ^_^

Aldous! Invece che partire per Esagoni, e Pietre di Fal o non di Fal, LEGGI L'ALBO! :lol: È tutto lì! Gas e allucinazioni possono alterare la memoria di Martin, ma non possono fare nulla a delle FOTO DIGITALI! In più, tanto per dirne un'altra, cosa succede di estremamente particolare e unico nella vignetta poco prima che Clarisse decida di uccidere Mark? E che discorso fa Martin, nella conferenza iniziale, sul ciclo dell'acqua? Metti insieme le due cose, e capirai perché un certo evento faccia definitivamente sclerare Clarisse, saturandola al massimo con LV-426...


In sostanza, non c'è nulla nell'albo che non sia spiegato nell'albo stesso. Come ho ripetuto qui fino alla nausea (pur sapendo che sarebbe stato inutile :muro: ), è una storia totalmente "stand alone": non ha alcun legame con la continuity.

Se ti può consolare, chi lo legge con attenzione capirà che il benzinaio è un Grande Antico :lol:

Per quanto riguarda i soldi che "Clarisse" (le virgolette sono importanti) lascia a suo padre, sono lo schiaffo definitivo dopo la terribile punizione che ha portato sulla sua famiglia. Possiamo pensare che lei già prevedesse che il padre li avrebbe utilizzati per cercare di lavarsi la coscienza - e infatti il Centro Magnolia, a cui il padre li dona, è dedicato a *ragazze* con gravi problemi. Nella "Clarisse" che ritorna dai boschi c'è ancora una scintilla di quella persona "altruista che cercava sempre di fare la cosa giusta" - sebbene ora i suoi metodi siano terribili.

A questo proposito, Alessandrini è stato BRAVISSIMO per come l'ha fatta recitare dopo che è caduta nel suo attacco schizofrenico (la "rima" alla fine del colloquio con Martin). In una singola vignetta la sua espressione mostra una traccia di comprensione da parte della "vecchia" Clarisse dell'orrenda oscurità in cui ora è per sempre imprigionata...

Edited by Sergej Orloff - 8/9/2015, 14:14
 
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Sergej Orloff
view post Posted on 8/9/2015, 13:16




Grazie per l'intervento Vincenzo :clap: Per sicurezza, ho aggiunto uno spoiler nel tuo commento, in caso capiti sul forum qualcuno che deve ancora leggere l'albo :)

CITAZIONE (Vincenzo Beretta @ 8/9/2015, 06:27) 
Se ti può consolare, chi lo legge con attenzione capirà che il benzinaio è un Grande Antico :lol:

Lo sospettavo -_-

Scherzo! :P
 
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view post Posted on 18/9/2015, 18:19
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Vecchio Saggio

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grazie delle spiegazioni Vincenzo, però...
Meno male che sul fatto di allucinazione/mystero ha espresso precise perplessità (e domande) anche il dotto Franco Villa nella recensione. Se vedete, lui ha saputo forse porre meglio di me le questioni, ma ovviamente nel sito nessuno risponderà. :(
CITAZIONE (Vincenzo Beretta @ 8/9/2015, 06:27) 
In sostanza, non c'è nulla nell'albo che non sia spiegato nell'albo stesso.

Gustave D'Amberle trovò nei boschi di Clark's Corner la stessa cosa che ha trovato Clarisse (pag.86). Cosa? Le ombre che vede Alina a pag.97? O banalmente la schizofrenia? No, tu mi dici che Martin è andato "oltre", quindi ha trovato... cosa? Insomma gli "Altri" chi sono?
CITAZIONE (Vincenzo Beretta @ 8/9/2015, 06:27) 
In più, tanto per dirne un'altra, cosa succede di estremamente particolare e unico nella vignetta poco prima che Clarisse decida di uccidere Mark? E che discorso fa Martin, nella conferenza iniziale, sul ciclo dell'acqua? Metti insieme le due cose, e capirai perché un certo evento faccia definitivamente sclerare Clarisse, saturandola al massimo con LV-426...

L'evento sarebbe la pioggia, ho capito, ma non ho inteso l'andare "oltre" di Martin a quale conclusione mysteriosa sia arrivato.

E poi scusami se insisto sulla continuity. Tu già nel 2012 scrivesti (come promo di quest'albo) che "Flamel fece un pellegrinaggio a Santiago de Compostela come voto verso l'apostolo San Giacomo (patrono degli alchimisti)", etc. richiamando chiaramente la vicenda di MM 142 "Il tredicesimo segno". E a pag.109 infatti arriva il chiaro riferimento. Un mysteriano allora si interroga sulle correlazione (quantomeno geografica) con quella chiesetta a tredici rampe, ma qui non ha alcuna rilevanza? Ok, ma allora perchè mettere quel riferimento, mi chiedo? Perchè riempirci di "indizi"?
Su Ramon Llull non mi hai risposto, ma fa parte della continuity, perchè mettere un riferimento allora?
Così come il piccolo saggio che stava a ogni forca (pag.89) ci richiama alla mente i vari folletti di Faerie o magari una creatura dell'Annwn, IMO, invece a Martin non ricorda nulla, nemmeno quando è reticente in piazza a New York (ma del resto ormai lui nasconde la verità come il peggior UiN, quindi non vorrei divagare).
I "non nati" mi ricordano Mabus, ma sono altri tipi di entità, chiamati uguale, ma diversi. E aggiungiamo altra carne al fuoco, invece di rimettere ordine.
Il nodo delle cose (pag.89) dovrebbe IMO trovare riferimento nelle interazioni con i leys, altrimenti significa che il mondo mysteriano ha delle situazioni doppione, simili ma non correlate, e ciò lascia un senso di incoerenza, almeno in me. Nella maggioranza dei lettori, no, al quanto pare. Mah, sono abituato a sentirmi in minoranza.

Ciò non toglie che questo racconto sia un capolavoro, sia chiaro (sebbene strapieno di "sincronicità", ad esempio sono tutti psicologi professionisti che si incrociano già da piccoli, Sarah Ellison, la sig.ra Landry e persino la nonna del benzinaio della Sunoco!). Ad esempio il dualismo Alina-Clarisse è un tocco da maestro, però ci sono alcuni passaggi che non capisco, abbi bontà.
L'esempio più stridente è quella fortezza, la capitale dei mondi che esce poetizzata da Clarisse a pag.90, e chiaramente si rivela essere la baia (pag.92) in cui si reca Alina. Cosa voglia risultare da questa similitudine mi è oscuro.
CITAZIONE (Vincenzo Beretta @ 8/9/2015, 06:27) 
Aldous: è tutto molto più semplice.
Aldous! Invece che partire per Esagoni, e Pietre di Fal o non di Fal, LEGGI L'ALBO! :lol: È tutto lì! Gas e allucinazioni possono alterare la memoria di Martin, ma non possono fare nulla a delle FOTO DIGITALI!

Ah, già. Anche la "Franklin's House" (pag.156) non ho capito cosa sia (ormai dispero che il riferimento a Benjamin Franklin e a Thomas Jefferson di pag.111 porti... Altrove) però mi fermo qui perchè non voglio scocciarti troppo. Magari puoi rispondere agli interrogativi che Franco ha fatto nella recensione? :)
 
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view post Posted on 18/9/2015, 22:02

Adepto

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Aldous, a questo punto avrai capito come lo scopo principale di questa storia sia stato far diventare matto anche te :D Per dire, il pellegrinaggio a Santiago, e il conseguente incontro con il sapiente ebreo, serve solo a sottolineare uno dei temi della storia: l'illuminazione attraverso il... caso? La Sincronicità? L'intervento divino?

Però una risposta posso dartela. Sulla Franklin's House, e la risposta è semplice: si trova veramente in Craven Street. Non me lo sono inventato io. Metto nella storia il maggiolino di Dyd, ed ecco saltare fuori questo fatto vero (così come è vero che il libro studiato da Flamel era scritto su "scorza di teneri alberelli", o che tutte le mattine andavo a piedi in biblioteca per scrivere percorrendo Rue Flamel e passando accanto alla torre di Saint Jacques *senza saperlo*).

Coincidenze? Sincronicità? Dove abitò Franklin (e gli altri esempi che ti ho fatto) non mostra altro come certe cose "accadono", e accadono per davvero, non solo nei fumetti ma anche nel nostro mondo, lasciandoci ad artigliare l'aria per una spiegazione. Spiegazione che, se esiste, allora è al di fuori dello spettro delle nostre comprensioni - deridendo l'insano desiderio, perseguito inutilmente per millenni da filosofi e scienziati di "un'unica teoria unificatrice". :)

Edited by Vincenzo Beretta - 19/9/2015, 01:49
 
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view post Posted on 22/9/2015, 12:33

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E' un albo che apprezzo e rispetto, e che rileggerò sicuramente. Si vede che dietro c'è una notevole ricerca - che avete già documentato - e il livello della scrittura è elevato, da par suo di Beretta. Il suo ritorno potrebbe essere determinante nel rilancio di una serie che a me, personalmente, continua a sembrare decisamente sopra la media della casa editrice e che avrebbe bisogno, semmai, di un pò di lavoro pubblicitario per trovare nuovi lettori. Tornando all'albo apprezzo anche le atmosfere (e quindi i sempre bei disegni del Maestro, essenziale e suggestivo come non mai). Sempre apprezzabili le didascalie. Una certa lentezza del procedere nella lettura è forse giusta e voluta. In questo senso l'unico vero limite è che, almeno personalmente, non ho trovato la storia mai veramente coinvolgente. Ha colpito il cervello, più che il cuore.
 
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view post Posted on 24/9/2015, 10:46
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Vecchio Saggio

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ah, adesso ho capito, caro FdP. I vari richiami a situazioni e personaggi già apparsi e definiti nella continuity "servono" precipuamente a destare l'attenzione (e la bava) del lettore, a scopo di lucro evidentemente, ma senza portare a nulla. Sorvoliamo sulla reticenza (peggio di un UiN) di Martin quando parla (pag.20) di "elfi, demoni, etc." sapendo di Faerie e tutto il resto, per i motivi che analizzammo insieme a Max in altra discussione,
però
ho già fatto l'esempio di Ramon Lull (che nel mondo mysteriano è l'inventore del primo villaggio vacanze della storia), ma viene citato solo a scopo di "aggancio"; così come avviene per Nicolas Flamel, o altro esempio: per Benjamin Franklin :o:
CITAZIONE (Vincenzo Beretta @ 18/9/2015, 23:02) 
Però una risposta posso dartela. Sulla Franklin's House, e la risposta è semplice: si trova veramente in Craven Street. Non me lo sono inventato io. Metto nella storia il maggiolino di Dyd, ed ecco saltare fuori questo fatto vero (così come è vero che il libro studiato da Flamel era scritto su "scorza di teneri alberelli", o che tutte le mattine andavo a piedi in biblioteca per scrivere percorrendo Rue Flamel e passando accanto alla torre di Saint Jacques *senza saperlo*).

ok per l'ennesimo "aggancio", lo sappiamo che sta a Londra Dylan Dog, ma... che c'entra? Qui noi siamo nella finzione mysteriana. Io intendevo sapere cosa significa la Franklin's House nel New Hampshire, a Clark's Corner. Perchè Clarisse lo ha scritto sul disegno?
CITAZIONE (Vincenzo Beretta @ 18/9/2015, 23:02) 
Spiegazione che, se esiste, allora è al di fuori dello spettro delle nostre comprensioni - deridendo l'insano desiderio, perseguito inutilmente per millenni da filosofi e scienziati di "un'unica teoria unificatrice". :)

Ripeto che io non parlo della "nostra" realtà.
L'universo mysteriano non è così. Più volte i personaggi influenti, come ad esempio Kut Humi, hanno detto: "è tutto collegato".
Già nell'incipit (come ha notato Dark Star) crei un potente aggancio ("Fin dai tempi più remoti") che porta la mente del lettore a pensare, a collegare, ad ipotizzare, ad esempio al simile inizio di MM 142 "il tredicesimo segno" (altro albo pieno di domande cui mai verrà data risposta).
Allora a che serve avere la continuity se poi non la si usa, anzi la si "sfrutta" a puro scopo commerciale?
Insomma mica siamo eterni? Non possiamo portarci appresso migliaia di mysteri, sarebbe ora di fare un po' di ordine. Come ho detto questa à la mia opinione minoritaria, però almeno alla domanda fondamentale (credo) mi puoi rispondere? Cioè a pag.145 è allucinazione o manifestazione ESP? Forse vuoi lasciarlo ai lettori? In tal caso chiedo se qualcun altro lo ha capito.
 
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Sergej Orloff
view post Posted on 24/9/2015, 17:56




MODERAZIONE @ Aldous: ti invito a usare un tono più adeguato e rispettoso; Vincenzo Beretta ha specificato fin da prima che l'albo uscisse che si sarebbe trattato di una storia "stand alone" slegata dalla continuity (come ce ne sono state in Martin Mystère fin dall'inizio), quindi mi sembra altamente scorretto e completamente fuori luogo parlare di un uso della continuity per attirare i lettori a scopo di lucro. Inoltre, non capisco cosa intendi quando scrivi "caro FdP", spero vorrai spiegarlo.
 
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view post Posted on 25/9/2015, 08:36
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Vecchio Saggio

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ti ringrazio dell'invito. Non vorrei sbagliare quindi leggo sul vocabolario Treccani.
CITAZIONE
adeguato = a. Proporzionato, conveniente, giusto: compenso a. alla fatica. In filosofia, idea a., quella che rappresenta perfettamente tutti gli elementi del suo oggetto; anche nell’uso com.: avere, farsi un’idea a. di qualche cosa, sufficientemente esatta, corrispondente cioè da vicino alla realtà.

Vincenzo ha detto chiaramente che l'avventura è "stand alone". Proprio per questo, per essere "adeguato", ho chiesto conto di "tutti gli elementi" usati in quest'albo in quanto apparsì già nella serie. Dato che non doveva avere riferimenti ad alcun altra storia precedente, mi chiedevo: perchè ha usato Ramon Llull, Benjamin Frankiln, Nicola Flamel, richiami a Faerie ed altre situazioni canonizzate nel mondo mysteriano?
Volevo anche sapere se a pag.145 si tratta di allucinazione o manifestazione mysteriana, ma al quanto pare nessun altro lo ha capito, nemmeno Franco Villa nella sua dotta e precisa recensione.
Purtroppo non ho avuto risposta, e alla fine... ho dovuto darmela da solo. E quando uno si dà risposte da solo, sovente... sbaglia. Quindi potrei sbagliarmi circa l'ipotesi "scopo di lucro" però, presa di per sè, non è una parola "irrispettosa".
CITAZIONE (Sergej Orloff @ 24/9/2015, 18:56) 
Inoltre, non capisco cosa intendi quando scrivi "caro FdP", spero vorrai spiegarlo.

Anche io da tanti anni trovo situazioni non chiare e non capisco alcune mancanze o contraddizioni, e "spero" che qualche autore "vorrà spiegarlo". Raramente accade.
Comunque... mi "adeguo":
CITAZIONE (Vincenzo Beretta @ 18/6/2015, 09:58) 
Quindi, Aldous, in sostanza se la seconda vignetta ti ricorda "L'Albero della Vita", allora e' "L'Albero della Vita". Funziona cosi' :lol:

In sostanza se l'acronimo FdP ti ricorda "Felice dopo la Prova" allora è "Felice dopo la Prova". Funziona così. :D
 
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Sergej Orloff
view post Posted on 26/9/2015, 11:34




@ Aldous: ti rispondo via MP per consentire che nel topic si continui a parlare dell'albo. Qui mi limito a ricordarti che è lecito fare tutte le domande del mondo, ma che è altresì doveroso mantenere un tono corretto nei confronti degli altri utenti (siano essi lettori o autori): questa regola serve a garantire che la discussione si svolga in modo sereno e che non si trasformi in una specie di "far west"; ti invito quindi a tenere conto di questo aspetto del regolamento nei tuoi prossimi interventi. Detto questo, continuiamo a parlare dell'albo.
 
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98 replies since 10/6/2015, 17:35   5487 views
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