Strappo alla (mia) regola e voto di pancia: ottimo.
Mi ha divertito, abbastanza appassionato e, come si suol dire, "ben intrattenuto".
Se fossi uno scrittore di fumetti, studierei questo tipo di storie per capire come si scrivono.
Ben disegnata dal miglior interprete della serie del momento.
Stavolta Castelli si è trattenuto e le cadute di stile sono state soltanto due. Che possono essere comunque troppe, ma, se confrontate ai suoi ultimi 2/3 albi, sono poche (e, comunque, se faccio finta che non esistono, mi resta dell'ottimo materiale):
1)Ho letto la vignetta in cui Martin, tutto d'un tratto, si risveglia dall'Alzheimer e si ricorda un evento di trenta e passa anni prima che non c'entra nulla con quello di cui sta parlando al momento, con la simpatica compassione con cui si annuisce ad un anziano malandato.
a meno che Castelli non volesse insinuare che la Grande Madre trovata in Sardegna non fosse altro che un "supercomputer" come la ZEP, magari come retcon-preludio a future sottotrame che rileggeranno sotto un'altra ottica la continuity atlantide...vabbè, mi fermo.
Ma rimane il mystero: perché l'Anziano Zio Marty si ricorda all'improvviso della Sardegna e a fine storia non si ricorda di Kate (che si teneva in vita con sarcofagi analoghi a quelli di Lione)?
EDIT: è ovvio, non si ricorda di Kate perché non l'ha conosciuta.
2)Il consueto finale troll, stavolta contenuto nelle ultime due tavole e non in un terzo di storia come nel "Giocatore di scacchi", che truffa il lettore, prende in giro e squalifica tutto il mystero delle centocinquantadue pagine precedenti.
"Hannibal" all'inizio non mi garbava, ma poi mi sono abituato e non è stato un problema. Anche l'abate dovrebbe essere ricalcato su un attore.
C'è un omaggio ai moduli ZPM di Stargate Sg1 e Atlantis?
@DarkStar:
CITAZIONE
Però non sono assolutamente d' accordo con Castelli quando attribuisce gli eventi di Norimberga e Basilea a un parelio.)
A cosa li attribuisci?
Edited by MaxBrody - 22/4/2015, 17:45
