Questa seconda storia del Martin Mystere anni 30, al contrario della prima mi ha abbastanza annoiato. Forse proprio perchè troppo calata nelle atmosfere dei fumetti di quell' epoca, trama molto semplice e prevedibile, con pochissima suspence, e con i vari personaggi che a volte danno proprio l' impressione di recitare una parte.
Ho comunque apprezzato
La sorprendente versione alternativa di Kut Humi e molto bella la scena del suo primo incontro con Chris Tower in cui Castelli ci fa credere per un attimo di essere fra le montagne dell' Himalaya.
E Angie che trova modo di rimanere nuda come da migliore tradizione (e stavolta è disegnata da Alessandrini ...)
Non riesco invece a farmi piacere certe ingenuità tipiche di quei fumetti come quando ad esempio si dice
che agli atlantidei a causa di mutazioni sono spuntate le ali oppure hanno imparato a respirare sott' acqua !
Per me si arriva comunque alla sufficienza grazie anche ad un buon Alessandrini.
Non ho ancora letto le rubriche, ma segnalo un editoriale dedicato interamente ai nani di gesso
Evidentemente il buon Frediani non sapeva proprio di cosa parlare questa volta ...