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| Aggiungo qualcosina.
Io non boccio affatto gli almanacchi bonelli. L'aggiornamento su libri, film e telefilm? Interessante: molte opere non le conoscevo. Gli articoli di fondo? Interessanti anche questi e sicuramente ben scritti.
Tra l'altro questo almanacco mi ha fatto riflettere su un aspetto che non avevo mai considerato. Ovvero la parentela tra il primo Martin Mystère, quello della Vendetta di Ra per intenderci, e Doc Savage. Entrambi sono ricchi, giovanili, belli, archeologi, tecnologi, tuttologhi, accompagnati da belle donne e serviti da un assistente scimiesco... E poi non doveva chiamarsi Doc Robinson all'inizio di tutto? Quel primo Mystère aveva, tra l'altro, un atteggiamento piuttosto macho che poi ha perduto invecchiando-evolvendosi. Personalmente ritengo che il momento di svolta sia stato "I giorni dell'incubo" e quella crisi di compleanno (la sua stessa morte veniva poi tragicamente "recitata" dal BVZM-Clochard). Da quell'albo prendiamo coscienza di un'eroe che invecchia, di un mondo familiare che si scopre preziosissismo (Diana acquista una sua dimensione). Con tutto questo voglio dire che questo Martin Mystère anni trenta mi sembra, in qualche modo, un ironico ritorno all'inizio: un riscoprire le poche origini;)
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