Le pietre di Carnac, Martin Mystere n.265

In riferimento a queste due vignette di pag.25, il fatto sconcertante che divise i commentatori in lista è il vago ricordo di Carnac senza speculare su alcun (evidente) collegamento con la funzione megalitica citata da Erre Esse; tantopiù che nella trasmissione sui cosiddetti "poteri dei menhir", anni prima, avranno verosimilmente discusso dell'agopuntura e delle altre prerogative di questi osservatori astronomici di epoca preistorica.
Il grande Alex, due settimane prima dell'uscita dell'albo in edicola, sperava si ricordassero di collegare la liturgia di Carnac a quanto visto ne "La Città dei Cinque Anelli": una enorme centrale energetica.
Niente di tutto ciò viene chiarito, e si lascia il lettore in un mare di confusione. Franco Villa ipotizza caustico: "magari l'autore non era neppure interessato alla questione". Ecco, un'ipotesi del genere mette profonda inquietudine al lettore affezionato.
4) Bilotta sentenziò che Castelli poteva dormire sonni tranquilli in un'intervista in cui si dichiarava contento di far vivere un personaggio di altri, perché le regole ci sono già, c'è un solco tracciato da seguire, queste regole delimitano e mettono un punto ai ragionamenti. Mi sento un po' preso per il cu£o. E voi?
5) In definitiva più che di una "revisione di Castelli" quale congetturata dal Villa (msg 11988), qui si tratta di mancato rispetto dei canoni misteriani.
6) La dura esegesi può però essere abbattuta dal lettore non passivo il quale si industria per trovare da solo le risposte, come fa ad esempio Marco Verbavolant circa la genetica degli abitanti del sottosuolo o il dotto censore Alessio Sbarbaro con collegamenti atlantidei.

Invito chi di voi ritenga il mio commento troppo duro e, "come al solito", esagerato, ad andare a leggere i messaggi in lista oltre, ovviamente, alla recensione di UBC.
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8) Bene, passiamo alle domande dirette. Cominciamo dagli abitanti del sottosuolo di Carnac. Essi sono fin troppo simili ai nostri amici de La Corte dei Miracoli, probabili esclusi da trovare (pag.83). Sconcerta alquanto che Martin non abbia chiesto ragguagli alla loro "guida".
9) In lista Luca Salvadei ipotizza che questa Guida del XX secolo sia Pietro di Amiens, reso semi-immortale ad hoc da quell'ambiente.
10) L'ipotesi del punto precedente avrebbe un parallelismo con la vicenda di Stonehenge. Vedi questo messaggio. Ricordiamo che Orloff si perse nel bianco più bianco che ci sia, dove lo scorrere del tempo era bloccato.
11) A detrimento dell'ipotesi di Luca Jinx però ci sono le parole dello stesso Saggio (pag.83) che si autodefinisce la figura che si è tramandata. Di solito nei finali di albo le spiegazioni sono veritiere, specialmente in bocca ai "buoni". Se così non fosse, qualcuno dovrebbe spiegarmi la Logica di tutta questa confusione.
12) È mio dovere farvi notare che quello di pag.5 non può essere nemmeno Pietro di Amiens bensì un predecessore di circa tremila anni fa. Purtroppo anche ubc cade in errore. A pag.82 il Capo attuale ci parla di un gruppo di Celti che giunse lì venti secoli prima della Crociata dei Pezzenti guidata da Pietro.
13) Il popolo che scorgiamo a pag.6 infatti pare composto da persone di sana e robusta costituzione, completamente diverse dagli immigrati deformi che perverranno poscia.
14) La potenza della Terra è conosciuta da Pietro e dai suoi predecessori fino a quello dell'incipit (pag.5). Su quali antichi testi (pag.83) lo hanno appreso? Fra non è d'accordo nel "vedere Atlantide ovunque" ma sinceramente io non vedo alternativa. Deve per forza parlare di testi fantastorici, quindi o atlantidei o muviani. E per voi?
15) Lo stesso Martin a pag.61 indica il complesso di Carnac come una sorta di "accumulatore" di energia tellurica manifestando finalmente le proprie conoscenze atlantidee. Stridono i neuroni dei lettori allorquando la declassa a una delle ipotesi.
16) La Guida del 1000 a.C. è ovviamente pagano. Dichiara la Luna la nostra protettrice (pag.7). Perchè?
17) Spiego la domanda precedente. L'idolatria lunare del druido non è mera superstizione. Il punto più alto del suo corso è funzionale all'individuazione del punto in cui scendere. Chi aveva scoperto/creato/costruito quel posto prima di loro?
18) Un congegno che rimane intatto nei millenni, senza mai arruginirsi, né aver bisogno di essere oliato, non può che essere atlantideo. All'uopo sarebbe stata adeguata l'esortazione di Andrea Curtaz.
19) C'è poi l'evento innaturale da spiegare. Le ombre causate dalla luce lunare convergono (a pag.63 come a pag.6) piuttosto che esser parallele. Perchè?
20) Il capo dei Celti (pag.6) esclama: "quando le grandi oscurità saranno finite, ce ne andremo!" Che vuole dire?
21) Anche Martin sentenzierà che l'eventuale segreto sarà rivelato sotto la luce lunare (pag.60). Come fa a saperlo?
22) Esmeralda ovviamente gli chiede ragguagli, e l'archeologo tutto spiega tranne i riferimenti alla Luna. Bah.
23)
Beh, potrebbe esserci una setta ad Amiens che tramanda i fatti e ogni volta che c'è stato un restauro ha fatto in modo di rimettere lì quel cilindro.
24) Noto altresì che il manufatto celtico mostra dapprima una chiara base ottogonale (pag.53 e 58) ma poi (pag.67) diventa esagonale. Non disgustatemi sentenziando che sia un errore, per favore. Piuttosto ditemi: cosa potrebbe mysterianamente significare?
25) Come ho rilevato al punto 18 nel mondo mysteriano siamo abituati a vedere meccanismi perfettamente funzionanti attraversare i millenni, ma le tonnellate di pietra che sprofondano a pag.68 e si ri-elevano a pag.71 necessitano di una pseudo-spiegazione fisica, abbiate pietà. Quale forza sposta il Menhir?
26) Martin non riesce neanche a vedere da cosa viene spinto.
27) Da cosa è generata la luce (pag.74) nella città sotterranea? Dal Vril?
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28) Renè e gli altri Carnachiani del 1239 sanno bene come son fatte le creature mostruose. Essi le definiscono orribili bestie, creature del demonio (pag.8) ma poi si comportano come se li vedessero per la prima volta (pag.10).
29) In particolare quello con due teste, di cui una più piccola gli spunta dall'orecchio sinistro, che razza di deformità ha?
30) Tra quelli del XX secolo poi (pag.75 quarta vignetta) c'è addirittura un gemello della Guida... con le tette. Ma che significa?
31) Le deformità sono eterogenee. Nella sola pagina 76 notiamo 6 tipi diversi di malformazione/etnia. La domanda sorge spontanea: come si sono conservate nei secoli tali devianze genetiche? Mischiandosi avrebbero dovuto migliorare la specie. Non saranno mica anch'essi divisi in caste?
32) A pag.77 poi ce n'è uno con la testa squamata che somiglia molto a Korg (Gigante n.3). Discende probabilmente dai mutati atlantidei?
33) O forse sono tutti sterili, e reclutano continuamente gli "esclusi" dal mondo esterno?
34) Sotto terra non sviluppano malattie? Vedi punto 8 della discussione "L'ultimo convoglio" MM 305.
35) La malformazione di Esmeralda poi non è genetica, bensì patologica (pag.87).
36) La Guida riconosce l'accento americano dei nostri eroi (pag.80). Evidentemente è stato nel mondo esterno per molto tempo. Ma quando? In quali occasioni? E perchè?
37) Nel giudizio egli si affida allo... sguardo. Saccente come Lombroso o saggio come un agarthiano?
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Fatti contro logica
38) A pag.13 e a pag.54 Adam Falk parla in codice. Perchè? Forse teme di venire intercettato mentre fugge? E da chi? A quale scopo? Mah.
39) Di contro notiamo che Dracula (pag.57) non ha alcuna remora a parlare di passaporti falsi al telefono con Quasimodo.
40) Veniamo alla performance impossibile di Falk (pag.15-16). Un corpo che cade nel vuoto assume rapidamente una notevole velocità. Dopo parecchi metri di caduta libera, Adam si aggrappa (con una mano sola!) a un aereo che per quanto piano possa andare, deve procedere ad almeno 120 km/h per non andare in stallo. Nessun essere umano può resistere ad una strattonata così. Siamo d'accordo che bisogna sospendere l'incredulità, ma anche con la botta di fortuna ad aver colto la scaletta volante, rimanervi attaccato è contro ogni legge della Fisica e della Chimica.
41) I poliziotti di New York, segnatamente i sottoposti di Travis, per l'ennesima volta nella serie, si dimostrano degli inetti, tanto per usare un eufemismo. All'indomani di un probabile omicidio (pag.29) o comunque violazione di domicilio in cui c'è un morto, quindi un reato grave, stanno tutti lì a inquinare la scena del delitto, toccando a mani nude e persino lasciando entrare i fotografi!
42) Anche il nostro dotto scoperchiatombe del resto non si sottrae ad aberranti forme di teppismo bibliotecario. A pag.32 sfoglia a mani nude il diario oggetto del racconto, un manoscritto di oltre novecento anni!
43) Come faceva il prof. Stukeley ad avere (pag.39) planimetrie molto dettagliate della cattedrale di Amiens? Chi gliele aveva redatte?
44) Per essere in grado di fornire istruzioni molto precise (pag.40) doveva necessariamente aver corrotto il custode bibliotecario, o in qualche modo essere entrato lì. Ma in tal caso non si spiega perchè mandare Falk in un momento successivo.
45) Entrati in cattedrale per cercare indizi, Esmeralda ritiene (pag.48) che sia "meglio" che lei a Adam aspettino lì, mentre a Martin e Java li manda di sopra. Perchè?
46) Con i soldi di chi, Doug ha noleggiato l'elicottero, predisposto l'auto (pag.58) e tutto il resto della logistica? A pag.19 aveva espresso ben altra etica finanziaria...
47) In ultima istanza non ho capito la recensione di Marco Spitella: che problema c'è a tenere insieme l'aspetto "sociale" con lo stile didattico-mysteriano?
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Osservazioni secondarie
48) A pag.17 Quasimodo accenna all'eredità di suo padre. In cosa consiste?
49) Che lavoro fa Esmeralda Stukeley a Washington?
50) Dracula, Nessie e gli altri due scagnozzi soggiogati da Java e Doug (pag.93) che fine faranno? Saranno probabilmente assicurati alle forze dell'ordine, stando a quanto dice Adam. In tal caso cosa racconterà Martin alle autorità francesi?