una "volontà esterna", dici? Beh, allora sarà Agarthi...
Dato che hai le soluzioni ai due quesiti principali (spero però che non sia un banale viaggio indietro nel tempo) e la mia memoria non aiuta a trovare l'albo da te indicato, vorrei crudelmente farti notare altri passaggi poco logici, ovviamente PER ME, mentre per altri saranno di facile soluzione. Prego questi "altri" di darmi la risposta.
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Comportamenti irresponsabili (o quantomeno innaturali) di un genitore
3) Abbiamo sempre saputo che Mark volesse tenere il suo pargoletto lontano dai mysteri, e ora apprendiamo che gli lasciò un tracciato incomprensibile, persino scrivendovi dietro il nome del figlio (pag.98).
Che devo dedurne? Forse in alcuni momenti della propria vita, Mark si ubriacò?
4) I genitori di Martin, molto borghesi, probabilmente avevano la sguattera per i servizi domestici. Vediamo infatti la signora Laura stravaccata sul divano a leggere in più di una occasione (pag.14 e pag.100) ma anche in campeggio (pag.40) mentre il piccolo Martin gioca (o meglio si annoia) abbandonato a se stesso (pag.54 seconda vignetta).
5) Che tristezza antipedagogica vedere il nostro eroe da bambino in solitudine così! Trovo molto disarmante constatare che, con quella deviante educazione infantile, sia diventato una persona così... equilibrata.
6) La condizione di miserabile prostrazione in cui riversa Martin all'età di 9-10 anni è sintomatica nel comportamento che vediamo a pag.100, in cui agisce come un bimbo discolo di 4 anni che dipana il nastro del registratore. I migliori psicologi del mondo non riuscirebbero facilmente a capire come possa un infante così ritardato divenire uno dei più colti e perspicaci intellettuali del Nord America.
7) Menomale che almeno ogni tanto andava a giocare con Bill (pag.13). Questo amichetto di infanzia potrebbe essere un altro personaggio del destino (spigolatura per GaL).
8)
CITAZIONE (MartinM @ 16/2/2013, 19:12)
Mark Mystère fa parte di questo club già da tempo quando Martin ha 9 anni, il 1951. Questa organizzazione contiene degli UiN e collabora con loro. Mark svolge dei compiti abbastanza impegnativi, come prendere la cassa a Rio de Janeiro nell'agosto 1954. Poi nel 1962-1963 viene avvicinato dagli UiN veri e propri che lo convincono e gli fanno fare dei compiti semplcissimi, come parlare ironicamente degli UFO durante qualche conferenza o scrivere qualche articolo. Nel 1965 capisce che gli UiN sono dei pazzi assassini e li molla.
Lo stesso Martin ha sempre saputo che gli UiN convinsero il padre
a far parte del loro sodalizio soltanto
anni dopo, quando egli non era
più un bambino (pag.20 terza vignetta) quindi verosimilmente nel 1962, non certo nel 1954 che aveva 12 anni. Un'altra menzogna del padre che Martin scopre a 70 anni!
9) Caro Luca myster jinx, e caro Franco Re Rosso, che tutto questo si possa spiegare con un presunto "lato oscuro" di papà Mystere (o chissà come) sono proprio curioso di leggerlo.
10) Già in quel lontano 1954 Mark prese
coscienza (pag.109) tanto da sostituire il contenuto della cassa. Nella vostra futura spiegazione terrete conto di questo illogico comportamento?
11) Il nostro dotto professore, specializzato in Cibernetica al MIT, è
negato nel riparare un semplice tostapane (pag.143)
a differenza del padre che riuscì, senza studi specifici come Kircher, a realizzare un'invenzione che neanche Leonardo o altri sommi scienziati han mai prodotto.
12) Come mai Mark (pag.20) disse la piccola
bugia del morbillo? Forse Laura odiava quelle riunioni?
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Comportamenti strani (a dir poco) di altri personaggi
13) Karen Blanchard non è residente a Long Lake. Forse abita a New York o forse chissàdove, probabilmente nel medesimo "paese" (anche se la seconda vignetta di pag.79 si apre a diverse interpretazioni); fatto sta che lì ci va solitamente d'estate eppure vi tiene... una cassetta postale (pag.42). Perchè mai?
14) Inoltre ella usa il
cognome da sposata ma del marito non ha messo il nome sulla cassetta.
15) Vanno
spesso lì (pag.43) coi bambini, ma guarda un po', quel giorno era sola. Mah.
16) La mattina seguente (pag.78) vi fa ritorno con tutta la famiglia.
Forse i
suoceri abitano lì vicino? Non credo.
17) Insomma comunque la mettiate questa è gente strana (e ricca) che si può permettere di mantenere case sfitte o meglio di lasciarle deteriorare in fatiscenza. Dovrebbero fargli pagare migliaia di dollari di IMU.
18) A pag.79 Karen è nella
casa delle vacanze, quindi: una
seconda casa. Quella del nonno (pag.48) è una
terza casa. Ella la definisce
praticamente vuota (pag.79 quarta vignetta) ma vi sono poltrone, lampade e documenti (pag.48). Boh.
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DISEGNI
CITAZIONE (Za-gor-te-nay! @ 19/2/2013, 16:13)
I disegni di Camagni mi sono piaciuti molto.
Sulla gradevolezza dei disegni non mi esprimo, come mio solito, però lasciatemi fare un appello ai disegnatori (in particolare ai neofiti) a documentarsi meglio.
19) Martin abita al civico n.3 di Washington Mews ma nella prima vignetta di pag.39 ci sono tre case in più!
20) Questo inverno è incredibilmente mite in Nord America. Certo, a Washington Mews ci saranno i riscaldamenti a manetta (pag.39) anche se Diana dovrebbe essere più morigerata quanto a "consumismo", ma a Long Lake (pag.42) stanno tutti a maniche corte, sia Molly che Karen.
21) Nella foto di pag.50 Mark Mystere si è alzato il pantalone arrotolandolo fin sopra il ginocchio (stile pescatore ) senonchè sotto... ha un altro pantalone!
22) Nella prima vignetta di pag.78 gustiamo il lato B di Karen, ma... cos'ha? La mutandina sopra i pantaloni?
Forse va di moda, anche Diana la emula (pag.100).
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Robert Duncan, detto Sparky Hob
23) Sparky Hob non sa che Mark è morto 47 anni prima? A pag.45 sembra proprio così.
24)
Eppure solo ora
segnato dalla malattia e alle soglie dei cento anni (pag.106) si ricorda di rendere Martin edotto di un fatto così importante!?!
25) Inoltre già ultranovantenne pagava un affitto quinquennale senza preoccuparsi di una sua imminente dipartita, che avrebbe lasciato tutti nell'ignoranza di quel garage a Buffalo e di conseguenza il proprietario sarebbe entrato al 1075 di Euclid Avenue e avrebbe scoperto le sue cose. Sicuramente ci avrà pensato in tanti decenni. Ebbene, come è logicamente possibile che abbia rischiato che l'apparecchio e tutto il resto finisse nella mani di chissà chi? Forse bisognerebbe sapere chi è il proprietario di quel magazzino.
26) Ad ogni modo la chiavetta sarebbe potuta rimanere per altri 50 anni o anche più all'interno del quadretto di pag.87 (se non fosse stato per il fortuito gesto maldestro del nostro professore) senza che alcuno se ne accorgesse. Non è logico che Sparky non abbia paventato tale eventualità.
27) Ma soprattutto la domandona è: perchè Duncan ha conservato per decenni
una tale rivoluzionaria invenzione per farla scoprire a Martin solo post-mortem? A quale scopo?
28) Dalle parole di Sparky (pag.114 prima vignetta) sembra proprio che il capannone appartenesse a Mark. Come mai poi è divenuto di proprietà del nonno di Karen? O forse al Catasto non esiste?
Sarà mica abusivo? In tal caso come ha fatto Karen a ereditarlo? Bah.
29) Visto che Robert Duncan, più che curiosità, provava
timore e apprensione (pag.109) perchè decise (pag.142) di conservare la cassa? È contro logica. Avrebbe dovuto distruggerla, no?
30) A Buffalo c'era già un deposito degli Uomini in Nero (pag.112). Per le dinamiche mysteriane è altamente probabile che l'incendio a questo
magazzino (pag.141) non fosse accidentale, ma causato dagli stessi UiN (falchi Vs colombe). Non ho capito però per quale motivo Duncan avesse poi scelto quella medesima città per noleggiare un garage e portarvi la cassa dalla lontana Long Lake. Poteva più agevolmente fittarlo a Minneapolis o a qualsiasi altra città del Minnesota, più vicina. Vi pare?
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Uomini in Nero
31) Perchè gli UiN rischiano la vita al passaggio a livello (pag.84) per non farsi raggiungere dai nostri eroi? Cosa avevano da temere? Del resto erano anche armati. Forse non volevano essere visti in faccia? E perchè mai? Gli UiN si sono sempre mostrati a volto scoperto, come faranno infatti nel finale anche di questa storia. Boh.
32) L'uomo in Nero (pag.134) si chiama J.P.Arch.?
33) Il collega di Mark con sei figli (pag.17) si chiama Paul o Morris? Questa (dira Sergej
) è poco rilevante, ma sapete com'è...
34) L'
uomo dal volto butterato (pag.118) che spiava Kircher era uno UiN?
35) Il marinaio della feluca marsigliese (pag.119) era la medesima persona?
36) Il
corrispondente di Kircher (pag.117) chi era? Dove aveva reperito i manoscritti intatti vecchi di duemila anni?
37) Perchè non voleva
farsi riconoscere dai gesuiti? Forse i monaci erano infiltrati dagli UiN?
38) Torniamo ad Atene nel 1000 a.C. A pag.10 vediamo che l'invenzione fu data alle fiamme... dai probabili UiN dell'epoca (la Compagnia Nera)?
39) Il console di Francia a Roma il 20 settembre 1870 (pag.22) era un Uomo in Nero?
40) Il capitano della nave romano-alessandrina (415 d.C.) comanda uno stuolo di uomini, probabilmente soldati imperiali, nemici armati dei sicari del vescovo Cirillo (pag.27). Di quale organizzazione mysteriana potrebbe trattarsi? Che so, se Cirillo era uno UiN, essi potrebbero essere agarthiani? Di sicuro gli Egiziani avrebbero tutto il diritto di giudicarli "collaborazionisti".
41) il giustizialismo del vescovo Cirillo potrebbe essere paragonato al "rinnovamento" di Ingroia?
42) Il prefetto Oreste (pag.29) stava dalla parte di Ipazia?
43) Una cosa è sicura: il riciclo cristiano degli UiN nel clero delle origini ha saputo subito adeguarsi al cambiamento epocale (già prima che Teodosio I ordinasse la distruzione dei templi pagani) piuttosto che combatterlo per assicurare lo status quo. Del resto ogni punto di svolta della Storia ufficiale (caduta dell'Impero Romano, Rivoluzione Francese, Seconda Guerra Mondiale, etc.) rappresenta una spina nel fianco per la Logica della continuità nel tempo dell'organizzazione.