Voci dal passato, Martin Mystère n. 325

Non mi trovo d'accordo con i vostri commenti a mio parere troppo entusiastici.
La storia ha un ritmo piuttosto lento e a tratti noioso sopratutto le prime 80 pagine.
Inoltre la copertina è talmente spoilerosa da lasciar intendere subito che tipo di oggetto sia quello della storia, e questo a mio avviso toglie praticamente tutto il senso alla lettura.
Lasciamo perdere alcune incongruenze del tipo
Il finale è davvero troppo sbrigativo,come lo fu quello del numero scorso....è un numero sufficiente,con alcuni spunti interessanti e nulla più.

Comunque non ha senso!

Mark Mystère fa parte di questo club già da tempo quando Martin ha 9 anni, il 1951. Questa organizzazione contiene degli UiN e collabora con loro. Mark svolge dei compiti abbastanza impegnativi, come prendere la cassa a Rio de Janeiro nell'agosto 1954. Poi nel 1962-1963 viene avvicinato dagli UiN veri e propri che lo convincono e gli fanno fare dei compiti semplcissimi, come parlare ironicamente degli UFO durante qualche conferenza o scrivere qualche articolo. Nel 1965 capisce che gli UiN sono dei pazzi assassini e li molla.

Che senso ha? Collaborava di più quando non li conosceva!

Storia meravigliosa. Nonostante sia molto chiacchierata non mi ha annoiato affatto...anzi...non riuscivo a mollare l'albo nonostante avessi degli impegni. Ottima copertina e disegni belli.

@ Jinx: sono curioso di leggere la tua spiegazione, anche se devo dire che, per come la penso io, una storia bella come questa val bene anche qualche incongruenza

@ GGP: negli special universitari Mark è ancora in vita e, infatti, in uno di questi - mi pare il secondo - vediamo un suo incontro con Martin.

Vogliamo sapere!

OK, ma non farci rimanere sulla graticola troppo a lungo

Io , comunque, di solito non faccio caso alle piccole incomgruenze relative alle date, se la storia mi è piaciuta , anzi, nemmeno me ne accorgo : e questa storia mi è proprio piaciuta

finalmente una bella storia classica

Salve a tutti.
Ho votato SUFFICIENTE per diversi motivi.
Sinceramente ormai per me è una triste conferma quella che l'albo bimestrale ultimamente, da diverse uscite sia scadente.Il punto negativo centrale che compromette anche buone sceneggiature e buone trame e disegni gradevoli è la lentezza delle storie.
Non so cosa ne pensate, ma le storie sono troppo statiche, sembrano forzate e portate alla lunga con fatica e con una certa disperazione.

Anche questo albo, purtroppo iniziaa scaldarsi un po intorno ale pagine 116-118 su 158 che ne ha.Troppo statico, troppo lento, monotono, senza colpi di scena, situazioni scontate e neinte del vecchio BVZM in stile mensile.
C'è da dire che nella collana STORIE da ALTROVE, le storie, pur essendo lunghe come l'abo bimestrale all'incirca, riescono però ad essere piene e soprattutto interessanti, fitte di colpi di scena, di fonti mysteriose e di dialoghi e di azione.

Insomma se questa storia interessantissima, fosse stata concentrata in un albo di grandezza di 90 96 pagine avrebe avuto tutto un altro sapore e piacere nel legerlo, cosi perdono tanta tanta qualità ed in cambio si ha una quantità di pagine inutili secondo me.

Spero che la redazione del BVZM riesca trovare una quadra su questo aspetto xche secondo me sta penalizzando molto le storie.

L'ideale sarebbe tornare alle storie di lunghezza indefinita, come da vecchia tradizione bonelliana, ormai raramente praticata anche su Zagor e Tex.
In quel modo, lo sceneggiatore era libero di interpretare la storia secondo il suo estro, senza limitare o allungare il brodo : sarebbe l'unica soluzione per evitare storie diluite o , avolte, finali affrrettati