Le Storie

Nel senso che partono con le ristampe di storie molto vecchie?
Non ho accesso al video su Youtube mi dice il sito, pare siam un video privato.

Personalmente un poco mi spiace, perché credo che una serie per sperimentare tematiche, atmosfere, scrittori, disegnatori serva.
Quindi della chiusura mi è spiaciuto abbastanza.
Ma se ristampano albi introvabili anche sui mercatini, tipo il Judok del Bonelli e di Ticci, o altri albi apparsi nella Collana Rodeo e simili a me fa solo piacere. Perché quella collana era "Le Storie" degli anni 60 e 70 del secolo scorso, e c'erano molte cose di cui ho una buona impressione rimastami da quando, ancora alle elementari, le leggevo a casa di uno zio. Judok non l'ho mai letto ad esempio, e lo leggerò con gusto. Rio Kid l'ho già letto, e non mi interesserebbe più di tanto. Ma se ristampassero in futuro albi come "L'Astronave Perduta" o la serie di Joselito o "L'Esploratore Scomparso" non mi dispiacerebbe affatto.

@Darkstar: come ho scritto è la ristampa di una storia degli anni '60. Ticci all'epoca era giovane, aveva già lavorato molto per il mercato USA con Giolitti, specialmente per la Dell su cose tipo Star Trek. Il Bonelli doveva scrivergli una storia che fosse di prova per il futuro impiego del disegnatore su Tex, e ne venne fuori (a quanto mi dissero, io non l'ho ancora letto) una specie di wester spaziale.
Dal Bonelli non è che potevi attenderti una SF diversa da quella degli anni '30 e '40, ossia una space opera.

Perché quella storia è un cult?
Perché non è mai stata ristampata, perché qualsiasi cosa disegnata da Ticci vale la pena di essere gustata, perché è ovvio che alla luce del lettore odierno può essere una storia fuori dalle "corde" ma bisogna contenere i prezzi di produzione.

Ed a meno che non ti piaccia davvero tanto il western classico, il prossimo albo, Rio Kid, saltalo, perché come western non è granché. Io lo prenderò non solo per completismo, ma anche per rigustarmi il tratto di Roy D'Ami.

Finalmente l'ho letta lo scorso week end.

Non sono d'accordo con te. La storia non è scarsa, è buona, e non solo per quegli anni. Certo è una space opera, non è vera fantascienza. E chi la definì Tex nello spazio non aveva tutti i torti, perché il senso di quell'esperimento era proprio quello e il risultato raggiunto non è male come soggetto.
Sulla sceneggiatura avrei alcune cose da ridire, la trama si prestava a ben più di un singolo albo. Certo, Flash Gordon era anni '30 e '40 e nel '68 poteva suonare strano, ma il tipo di storia è quello.
Inoltre Ticci era già un gran maestro all'epoca, in molte vignette mi sembra di leggere Jeff Hawke di Sidney Jordan.


Al di là del valore storico, e di un paio di risate certamente involontarie e che Il Bonelli non aveva previsto fossero suscitate dalla sua storia, a me è piaciuta. Le atmosfere sono per la maggior parte quelle giuste, la tensione è costruita abbastanza bene, la seconda parte dello svolgimento e il finale sono troppo frettolosi, ma a me è piaciuta.
Fossimo su Goodreads le 3 stelle ci starebbero tutte.

Sì, è una storia di altri tempi.
Poi se intendi dire che tra fine 1800 e seconda metà 1900 gli occidentali, e in particolare gli anglofoni, erano infantili, posso anche concordare. Vedi Fu-Manchu, Ming il crudele e tutta la ciurma del pericolo giallo in letteratura, nonché Mao e Chang-kai Shek o come cavolo si scrive per la parte reale.

Non a caso la Bonelli ha inserito una pagina di spiegazioni e scuse, in questa ristampa.
Se poi vogliamo dire che GL Bonelli in quella storia troppo breve e chiaramente non nelle sue corde ha toppato anche rispetto a Tex, dove già i cinesi non erano tutti cattivi, ok, ci sta.