Agarthi - Il Forum di Martin Mystère


Congiura nei cieli
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Congiura nei cieli, Martin Mystère n.322

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Sergej Orloff
view post Posted on 19/8/2012, 09:25




@ Aldous:

14) Quantomeno, il programma di Martin che Aaron manda in onda si basa su un accurato lavoro di documentazione e non tenta di
far passare per vere notizie prive di alcun fondamento.

21) Secondo me ci sono due possibilità
1) l'ordine è stato emesso da Erickson dopo aver eliminato il precedente direttivo e dato inizio alla sua opera di riorganizzazione degli UiN; 2) l'ordine è antecedente a questo evento ed è stato emesso dal mysterioso capo degli UiN del nono gigante. Comunque, secondo me l'ordine in questione è seguito più dalle colombe che dai falchi.

22)
Secondo me, le parole di Mallory significano che l'azione di Erickson del 2006 non è stata sufficiente a risolvere i problemi interni dell'organizzazione: per quel che ne sappiamo, altri UiN potrebbero essersi opposti all'idea di Erickson e la leadership di Erickson potrebbe non essersi ancora affermata del tutto.

23) Erickson non può essere il mysterioso capo degli UiN del nono gigante, visto che era proprio Erickson che parlava col mysterioso capo in questione.
25) Come dice lo stesso Mallory
se Martin rivelasse tutto correrebbe il rischio di essere preso per un complottista e nessuno gli crederebbe.

26)
Sono due radio diverse: Holz prima lavorava alla WSPR radio (vedi pagina 37) e poi passa alla WKSP radio (vedi pagina 157).

27) Evidentemente in questo momento è concentrato sulle scie chimiche.
28) Fred è caratterizzato come un paranoico ed agisce in quanto tale: non puoi pretendere che tutti i personaggi agiscano sempre e comunque in maniera rigorosamente logica, specie se vengono tratteggiati in modo differente.
29) Purtroppo situazioni analoghe si sono verificate anche in realtà.
30) Martin si riferisce alle registrazioni del programma radio di Holz.
34)
Sicuramente gli UiN hanno provveduto a rimuovere documenti comprottenti e quello che rimane sono documenti di scarsa rilevanza. Come spiega Mallory, il numero è rimasto attivo per motivi di sorveglianza e comunque non credo proprio che per un'organizzazione come gli UiN sia un problema mantenere attiva una linea telefonica.

35) Questo non significa che ad altri sia vietato usare limousine coi vetri oscurati.
36) Perchè "dà un tono all'ambiente" (cit.) :lol:
 
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view post Posted on 19/8/2012, 10:24
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Avete notato che mallory capisce Java e che Martin manco si scompone, ormai?



Edited by IlReRosso - 19/8/2012, 20:04
 
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view post Posted on 19/8/2012, 17:35
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Il Dybbuk

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CITAZIONE (Carlo Recagno @ 18/8/2012, 21:14) 
Uhm...non mi sembra affatto che Martin si sia rassegnato, il suo spirito combattivo è sempre presente. Proprio in questo numero l'abbiamo visto incazzarsi (okay, non verso un governo o verso un politico, come dicevi tu), e nell'epilogo era ben determinato a combattere più di quanto abbia fatto prima contro coloro che manipolano le menti e giocano con le vite altrui. Non mi sembra l'atteggiamento di una persona che non ha più voglia di affrontare la realtà.

Beh, in questo numero si incazza, ma da quanto tempo non lo faceva? Da troppo tempo non compaiono più riferimenti e riflessioni esplicite (bei tempi quando affronava impunemente questioni come la Guerra del Golfo e faceva nomi: Reagan, Bush, Saddam, ecc.). Tornando a questo numero, visto che Martin si ripromette di denunciare e combattere ogni forma di manipolazione, ne deduco che denuncerà (finalmente) anche l'esistenza degli Uomini in Nero e le loro macchinazioni, avendo anche l'opportunità di ottenerne qualche prova (magari chiedendo aiuto ad Erickson, o sottraendo qualche prova ad Altrove, che sappiamo essere una groviera :P ). Oppure continuerà a comportarsi lui stesso come un Uomo in Nero contribuendo involontariamente a nascondere tutto quel di cui è a conoscenza? Temo che sceglierà la seconda e si occuperà solo di maghi e cialtroni, con il fardello della contraddizione a macchiare la sua etica professionale e la sua morale.


CITAZIONE (Carlo Recagno @ 18/8/2012, 21:14) 
Se il complottista avesse presentato le sue ipotesi appunto come ipotesi (e non come la Verità con la V maiuscola), e se avesse portato a sostegno delle sue affermazioni dati concreti (invece che slogan, bugie e mezze verità manipolate), allora Martin di certo l'avrebbe umanamente capito, e non l'avrebbe sfottuto in alcun modo. Ma Holz si è comportato da arrogante cialtrone, intollerante verso qualsiasi punto di vista che non fosse il suo. E, come dice sempre Martin, "se c'è una cosa che non tollero, sono gli intolleranti".

E' vero per quanto riguarda Holtz, ma Morton (anche lui sottilmente preso in giro)? Un'altra contraddizione di questo Martin è il suo dispiacersi per la sorte di Morton solo dopo, quando è avvenuto il dramma. Un uomo intelligente come lui avrebbe dovuto pensare prima a tutte le conseguenze. Non è una sua colpa, ma diavolo, l'ho previsto io durante la lettura e non l'aveva previsto Martin?

Insomma, Martin non è mai stato un Eroe, ma mi dava una qualche speranza. Ora non riesco più a vedere quest'uomo come un qualcuno potenzialmente in grado di migliorare sè stesso e gli altri (e, di conseguenza, il mondo). Lo vedo come un uomo qualunque, un Dylan Dog solo (involontariamente) più sapientino e incapace di capire gli altri. Spero per lui che sia solo una fase.
 
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Carlo Recagno
view post Posted on 19/8/2012, 19:26




CITAZIONE (MaxBrody @ 19/8/2012, 18:35) 
Beh, in questo numero si incazza, ma da quanto tempo non lo faceva? Da troppo tempo non compaiono più riferimenti e riflessioni esplicite (bei tempi quando affronava impunemente questioni come la Guerra del Golfo e faceva nomi: Reagan, Bush, Saddam, ecc.).

E dopo di loro sono stati citati e/o mostrati nella serie anche Bill Clinton e altri personaggi "eccellenti". Si parlera' di nuovo di qualche nome "grosso" quando e se ce ne sera' una ragione. Non abbiamo mai fatto riferimenti al mondo "reale" in maniera gratuita (a parte l'occasionale battuta).

CITAZIONE
Tornando a questo numero, visto che Martin si ripromette di denunciare e combattere ogni forma di manipolazione, ne deduco che denuncerà (finalmente) anche l'esistenza degli Uomini in Nero e le loro macchinazioni, avendo anche l'opportunità di ottenerne qualche prova (magari chiedendo aiuto ad Erickson, o sottraendo qualche prova ad Altrove, che sappiamo essere una groviera :P ).

Se Martin avesse prove concrete dell'esistenza degli Uomini In Nero, probabilmente le renderebbe pubbliche, certo, ma così non è. Non credo che Erickson gli fornirebbe prove (perchè mai dovrebbe farlo?), e neanche Chris Tower (non dimenticare che Altrove fa parte dei servizi segreti, che non sono abituati a consegnare i loro dossier ai conduttori televisivi)

CITAZIONE
Oppure continuerà a comportarsi lui stesso come un Uomo in Nero contribuendo involontariamente a nascondere tutto quel di cui è a conoscenza? Temo che sceglierà la seconda e si occuperà solo di maghi e cialtroni, con il fardello della contraddizione a macchiare la sua etica professionale e la sua morale.

E' vero, questa è una annosa questione, ed è una delle contraddizioni della serie: alcune volte Martin ha finito per comportarsi proprio come i suoi avversari. Ogni volta a fin di bene, certo, e con ottime motivazioni, ma del resto gli stessi UIN sostengono di occultare notizie a fin di bene. Ricordiamoci, però, che, come tu stesso hai detto, Martin non è un eroe, è un uomo comune, e quindi fa quello che è in suo potere fare. E' un conduttore televisivo e uno scrittore, e in queste vesti senza dubbio denuncera' tutte le balle che incontrera'.

CITAZIONE (Carlo Recagno @ 18/8/2012, 21:14) 
Se il complottista avesse presentato le sue ipotesi appunto come ipotesi (e non come la Verità con la V maiuscola), e se avesse portato a sostegno delle sue affermazioni dati concreti (invece che slogan, bugie e mezze verità manipolate), allora Martin di certo l'avrebbe umanamente capito, e non l'avrebbe sfottuto in alcun modo. Ma Holz si è comportato da arrogante cialtrone, intollerante verso qualsiasi punto di vista che non fosse il suo. E, come dice sempre Martin, "se c'è una cosa che non tollero, sono gli intolleranti".

E' vero per quanto riguarda Holtz, ma Morton (anche lui sottilmente preso in giro)?


Non ha mai preso in giro Morton. Perlomeno, non in faccia a lui.

CITAZIONE
Un'altra contraddizione di questo Martin è il suo dispiacersi per la sorte di Morton solo dopo, quando è avvenuto il dramma. Un uomo intelligente come lui avrebbe dovuto pensare prima a tutte le conseguenze. Non è una sua colpa, ma diavolo, l'ho previsto io durante la lettura e non l'aveva previsto Martin?

Perchè tu sei un lettore, e il lettore sa che se nella storia compare un fucile appeso sopra il caminetto, prima o poi quel fucile sparera'. Martin non puo' pensare a tutto. Se davanti a ogni tizio strambo che viene a casa sua a esporgli un "mystero", Martin deve preoccuparsi che poi si riveli uno psicopatico che commettera' un omicidio, non fa più entrare in casa nessuno. Nel corso degli anni, Martin ha fatto entrare in casa dozzine di persone che proponevano idee folli, ma per fortuna non tutti poi hanno sbroccato e hanno commesso atti violenti.
 
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view post Posted on 20/8/2012, 17:37
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Dal mio punto di vista, il problema è che nella serie di Martin Mystere si è ormai cristallizzata questa contraddizione insanabile (?); agli inizi, era l'ossatura stessa del suo universo, la sua ragione d'esistere: quando non era impegnato a combattere Sergei Pietro Gambadilegno Orloff, Martin portava avanti la sua battaglia contro forze oscurantiste e spietate, che all'epoca erano anche oscure e ignote.
In trent'anni, queste forze si sono rivelate e squadernate in innumerevoli declinazioni: Martin ha imparato che gli Uomini in Nero sonoi infiltrati ovunque, a qualunque livello, in ogni ambito, e controllano tutto (compresa l'emittente TV per cui lavora) e lo ha accettato.
Ai nostri occhi di lettori, pare quasi rassegnato: affronta passivamente le cose, attendendo che qualcuno lo trascini ad affrontare un nuovo caso (con le varie modalità declinate: inganno, ricatto, richiesta di soccorso eccetera). Di sua iniziativa non affronta più nulla (almeno nelle storie che ho letto io e che ricordo): ha smesso di cercare prove di qualunque cosa, e l'idea che si metta in pianta stabile a dare la caccia agli imbroglioni sembra quasi una ulteriore involuzione, una fuga in un piccolo mondo chiuso e controllabile, al sicuro da forze troppo potenti per essere affrontate.(Ma poi da dove ho perso quest'idea? Non è stato detto, mi pare. Me la sto sognando?)
Abbiamo colto il messaggio narrativo: Martin non cerca più Atlantide (nè altre cose, tipo i Graal) perché è ormai roba stantia (speriamo che Burattini e gli autori di Zagor non ci restino male!).
Ma, ancora una volta, agli occhi di noi lettori sembra solo che Martin abbia rinunciato, si sia arreso e abbia ripiegato su cose più semplici e innocue. (Che poi innocue non lo sono per forza, se attiri l'attenzione degli UiN).
(E dove sono gli UiN, quando Martin sventa complotti mondiali senza che loro ne sappiano nulla? A volte viene il sospetto che spendano il loro tempo a sorvegliare solo Martin: altra contraddizione cristallizzata e necessaria della serie, altrimenti sarebbero loro il Deus Ex Machina di ogni storia)
(Ah, già, questo succede di solito con Altrove)
(Che come Martin ha spesso detto, si comporta con un'etica discutibile ed è molto simile agli UiN: dovrebbe denunciare anche loro, ma non lo fa perchè... sarebbe difficile? E' amico di Chris?)

Da lettore ormai antico, io tendo a chiudere un occhio e a sorvolare su tutte queste contraddizioni. Applico una sospensione dell'incredulità nei confronti delle regole del fumetto, che a loro volta avevano richiesto una sospensione dell'incredulità, però nel profondo del mio cervellino resta quella vocina che non ascolta queste ragioni (narrative e non), e insiste a dire che Martin non si batte più per gli ideali di conoscenza di un tempo, non ne parla più, e sembra non interessarsene più. E questo, nonostante io me lo sia spiegato infinite volte come una necessità editoriale, non può fare a meno di rattristarmi.
Capisco benissimo tutte le ragioni e io non saprei certo proporre una soluzione (a meno che non imbastisca qualcosa in Get a Life!, e so che ora il mio inconscio ci sta lavorando), però questo "rigetto" del passato deve proprio essere così radicale? Noi lettori della vecchia guardia, magari un po' patetici, non potremmo avere un contentino con una storia vecchio stile, una volta all'anno? Magari in uno Storie di Altrove? Oppure, come suggerivo, con due storie in un albo regolare, di cui la minore dedicata a questi temi sorpassati?
 
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view post Posted on 20/8/2012, 17:48
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CITAZIONE (Carlo Recagno @ 19/8/2012, 20:26) 
E dopo di loro sono stati citati e/o mostrati nella serie anche Bill Clinton e altri personaggi "eccellenti". Si parlera' di nuovo di qualche nome "grosso" quando e se ce ne sera' una ragione. Non abbiamo mai fatto riferimenti al mondo "reale" in maniera gratuita (a parte l'occasionale battuta).

Ammetterai che una volta accadeva più frequentemente. Perchè più spesso si affrontavano questioni di una certa rilevanza.

CITAZIONE (Carlo Recagno @ 19/8/2012, 20:26) 
Se Martin avesse prove concrete dell'esistenza degli Uomini In Nero, probabilmente le renderebbe pubbliche, certo, ma così non è. Non credo che Erickson gli fornirebbe prove (perchè mai dovrebbe farlo?), e neanche Chris Tower (non dimenticare che Altrove fa parte dei servizi segreti, che non sono abituati a consegnare i loro dossier ai conduttori televisivi)

Beh, Erickson voleva riformare la "ditta" per cui lavora, dopo sei anni è ancora lì che vuole riformarla: mettere fine all'esistenza e al dominio dei "falchi" dovrebbe essere l'obiettivo prioritario suo e delle "colombe", credo. Un'eventuale rivelazione-shock di Martin potrebbe fornire loro un pretesto per agire con decisione.
Per quanto riguarda Altrove, Tower è un "buono", ogni tanto potrebbe anche mostrare qualche rigurgito e ripensamento più deciso di una battuta con Martin. Al di là di questo, ovviamente ha le mani legate e capisco che sia meno "eroico" di Martin. Proprio per questo ipotizzavo che Martin (posto che sia interessato e decisissimo a combattere fino-alla-morte-o-quasi contro gli Uomini in Nero) potrebbe commettere qualche scorrettezza (tanto abbiamo capito che non è un sant'uomo: una più, una meno..) e appropriarsi di qualcosa che gli possa tornare utile. Sono spunti, ovviamente, non dico che Martin debba entrare ad Altrove e rubare la prima cosa che trova sottomano, ma almeno concepire una strategia, un qualcosa. Ha la possibilità di entrare ad Altrove e sfruttando il suo status di collaboratore quasi-fisso e di amico del direttore ha la possibilità di girarvi quasi indisturbato. Inoltre è dotato del Terzo Occhio con cui potrebbe contrastare i mille telepati di cui la base pullula.
Insomma, sono spunti. Troppo fantasy per questi tempi?

Per inciso: io lo so che gli Uomini in Nero non possono essere sconfitti. Nè da un punto di vista interno alla serie, dato che nel futuro di Nathan Never essi hanno "vinto". Nè da un punto di vista, come dire, "socioesistenziale": essendo una metafora del potere, della corruzione, ecc.ecc., è tristemente ovvio che, oltre ad esistere da sempre, gli UiN esisteranno sempre. Questo punto l'ho accettato, e narrativamente mi piace tantissimo (umanamente no), rende MM una serie molto particolare e piuttosto "avanti" rispetto ad altre, anzi per me è una delle più argute in assoluto.
Tuttavia, proprio perchè so che gli UiN non saranno mai sconfitti, non posso accettare che Martin non provi nemmeno a sconfiggerli, e che gli bastino due minacce da parte dell'Uomo in Nero di turno per redarguirsi e tornare a casa sconsolato. Tu mi dici che Martin è solo un presentatore tv, ma una volta era anche un presentatore tv, però era anche l'uomo saggio e aperto che parla svariate lingue, che ha studiato e meditato in Tibet, l'uomo dotato del Terzo Occhio, l'uomo capace di perdonare il suo acerrimo nemico, eccetera. Tutti elementi che nel fumetto non si vedono più da tempo, se non in chiave ironica o in flashback, quasi a sottolineare che si tratta di elementi vecchi e da dimenticare.

CITAZIONE (Carlo Recagno @ 19/8/2012, 20:26) 
Perchè tu sei un lettore, e il lettore sa che se nella storia compare un fucile appeso sopra il caminetto, prima o poi quel fucile sparera'. Martin non puo' pensare a tutto. Se davanti a ogni tizio strambo che viene a casa sua a esporgli un "mystero", Martin deve preoccuparsi che poi si riveli uno psicopatico che commettera' un omicidio, non fa più entrare in casa nessuno. Nel corso degli anni, Martin ha fatto entrare in casa dozzine di persone che proponevano idee folli, ma per fortuna non tutti poi hanno sbroccato e hanno commesso atti violenti.

Non "deve", chiaro. Non è obbligato a far nulla. Tuttavia, se fosse ancora (non dico che non lo sia, ma a me non sembra) quell'uomo che ho sempre guardato con ammirazione potrebbe, a mio avviso, cominciare a preoccuparsi un po' di più. Almeno un pizzico. E' vero che non tutti quelli che ha conosciuto sono sbroccati o hanno commesso pazzie, ma è anche vero che solo negli ultimi trent'anni ha assistito a molti dolenti lutti.

E qui si ritorna ad uno dei punti con cui avevo iniziato qualche post fa (e con cui chiudo, per non farla più tragica di quel che è): come devo vedere oggi Martin? Un uomo maturo (nel senso di "che ha raggiunto la pace dei sensi"), un uomo che si accontenta di quel che ha, un uomo colpito dalla sindrome di peter pan (in senso negativo) o, meglio ancora, tutte e tre le cose? Di sicuro non mi sembra più un inguaribile curioso.
 
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Carlo Recagno
view post Posted on 20/8/2012, 18:51




CITAZIONE (MaxBrody @ 20/8/2012, 18:48) 
come devo vedere oggi Martin? Un uomo maturo (nel senso di "che ha raggiunto la pace dei sensi"), un uomo che si accontenta di quel che ha, un uomo colpito dalla sindrome di peter pan (in senso negativo) o, meglio ancora, tutte e tre le cose? Di sicuro non mi sembra più un inguaribile curioso.

Martin è tutte queste cose, in realtà. E' di sicuro un uomo maturo, nel senso che è più riflessivo e meno impulsivo rispetto a una volta, il che secondo me è un bene. E' anche un uomo che (proprio in virtù del fatto di essere "maturo") A VOLTE (ma solo a volte) si accontenta di quello che ha, perché non accontentarsi mai porta a una insoddisfazione cronica che può degenerare nel patologico e farti vivere male. Ed e' di sicuro (non da oggi, da sempre) colpito dalla "sindrome di Peter Pan", però in senso positivo, perché è sempre in grado di appassionarsi ed entusiasmarsi a qualcosa di nuovo, invece di "tirare i remi in barca" come fanno molti suoi coetanei (e anche persone più giovani).
Ma ti dirò di più: Martin è sempre un inguaribile curioso! E' proprio questa curiosità che, nell'ultimo numero, lo ha spinto a indagare di più sulle "scie" dopo che il racconto di Canton Everett gli ha fatto venire il dubbio che qualcosa di vero ci potesse essere. Se fosse davvero un uomo "rassegnato" (qualunque cosa significhi) non si sarebbe messo certo a indagare, invece Martin ha preso iniziative, e si è anche gettato in una scazzottata con gli UIN come non ne faceva più proprio dai "bei vecchi tempi" (oddio, considerando che ormai non è più un ragazzino, forse non è stato un atto molto responsabile da parte sua; effettivamente lì potrebbe entrare in ballo la sindrome di Peter Pan!), e ha perso le staffe come non capitava da tempo (riuscite a ricordare l'ultima volta? Io no) di fronte al cinismo e alla totale mancanza di scrupoli di Mallory. Insomma, Martin è sempre un uomo che si indigna e si infiamma di fronte alle ingiustizie, e che cerca di combatterle. La "pace dei sensi" è ancora ben lontana, direi.
 
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Prof. Mystère
view post Posted on 20/8/2012, 19:05




Quindi mi sembra di capire che la "linea editoriale" sia di continuare sulla scia di questi ultimi anni, con un Martin meno action e più vecchio saggio. Coinvolto nel mistero, fa la sua ricerca, viene minacciato, ricambia con qualche scazzottata una tantum (altrimenti giù di pipponi moralizzatori) e, se siamo fortunati, risolverà la situazione nel finale, altrimenti si affiderà al coprotagonista di turno. Che bello...
 
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Sbù!
view post Posted on 20/8/2012, 19:12




è così da parecchio di più degli ultimi anni. della storia non critico il poco action ma la mole di noia.
 
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Prof. Mystère
view post Posted on 20/8/2012, 19:20




CITAZIONE (Sbù! @ 20/8/2012, 20:12) 
è così da parecchio di più degli ultimi anni. della storia non critico il poco action ma la mole di noia.

Vero. Però i primi numeri bimestrali stavano mostrando un cambiamento di rotta: storie diverse, ambientazioni particolari, ironia, Martin protagonista... Da qualche annetto, invece, siamo di nuovo tornati indietro e la cosa pare che sia anche apprezzata dagli autori. Come dici tu, la noia!
 
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view post Posted on 20/8/2012, 22:04
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Druido

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Solo una breve digressione sui MIB.

Non credo che possa essere facile per Erikson riformarli, anzi credo che sia impossibile.

I MIB sono un'organizzazione sovranazionale, infiltrata in mille siti di potere, ma sopratutto in mille stati diversi, dalla cina all'america, dall'africa alla russia. Si tratta di piccolo gruppi infiltrati che rispondono a direttori (come Mallory), ma che non conoscono la gerarchia al di sopra; solo il direttore conosce alcuni altri direttori che a loro volta non conoscono il grande capo.
Non vi ricorda nulla? A me si: le cellule dei terroristi. Ed in effetti i MiB sono in fondo dei terroristi. E come la loro organizzazione è difficile da abbattere, così dev'essere impossibile abbattere i MiB.
Senza considerare che alcune cellule devono per forza essersi staccate e non riconoscere più l'autorità centrale, come quella che fa capo a Hopkins.

Insomma, non abbiamo un gruppo di MiB, ma diversi gruppi. E in più in questi gruppi ci sono diverse correnti.

A grandi linee dovremmo avere i MiB che fanno riferimento a Hopkins e quelli che fanno riferimento al "capo"; quelli che gestiscono i magazzini (erano chiamati Grigi se non erro) che si dichiaravano semplici gestori di reperti e dunque non schierati; quelli che vogliono usare la tecnologia proibita e quelli che invece la vogliono distruggere; i falchi (disposti ad uccidere) e le colombe (che lo fanno controvoglia). In tutto questo marasma che cosa può sperare di rivoluzionare Erikson? Qualche piccolo gruppo, qualche dettaglio, ma da qui a cambiare tutti i MiB...
 
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view post Posted on 21/8/2012, 16:10
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CITAZIONE (IlReRosso @ 20/8/2012, 18:37)
Dal mio punto di vista, il problema è che nella serie di Martin Mystere si è ormai cristallizzata questa contraddizione insanabile (?); agli inizi, era l'ossatura stessa del suo universo, la sua ragione d'esistere: quando non era impegnato a combattere Sergei Pietro Gambadilegno Orloff, Martin portava avanti la sua battaglia contro forze oscurantiste e spietate, che all'epoca erano anche oscure e ignote.
In trent'anni, queste forze si sono rivelate e squadernate in innumerevoli declinazioni: Martin ha imparato che gli Uomini in Nero sonoi infiltrati ovunque, a qualunque livello, in ogni ambito, e controllano tutto (compresa l'emittente TV per cui lavora) e lo ha accettato.

Secondo me c'è (anche) un altro punto di vista: negli anni Martin ha imparato che gli Uomini in Nero non agiscono sempre male, o meglio che la loro scelta filosofica ha alla base un sano principio. Non sempre divulgare la conoscenza è bene, perchè essa è a doppio taglio e può produrre il bene e il male, e maggiore è il suo potere, più grande è la forbice. Il graal di Bari è un esempio, potrebbe fare moltissimo bene, ma anche (ed è più probabile) moltissimo male, quindi è giusto disattivarlo, perchè magari al bene ci si arriva in altro modo, con il progresso lento della scienza (speriamo), ma al male improvviso non c'è rimedio, come hanno imparato a loro spese Atlantide e Mu.
A farla breve, gli Uomini in Nero, almeno nei loro elementi migliori, non sono esattamente oscurantisti, o almeno non lo sono irragionevolmente, e quindi vale la pena di parlarci ogni tanto invece che scazzottarsi e basta.
 
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view post Posted on 21/8/2012, 17:01




CITAZIONE (GGP @ 21/8/2012, 17:10) 
CITAZIONE (IlReRosso @ 20/8/2012, 18:37)
Dal mio punto di vista, il problema è che nella serie di Martin Mystere si è ormai cristallizzata questa contraddizione insanabile (?); agli inizi, era l'ossatura stessa del suo universo, la sua ragione d'esistere: quando non era impegnato a combattere Sergei Pietro Gambadilegno Orloff, Martin portava avanti la sua battaglia contro forze oscurantiste e spietate, che all'epoca erano anche oscure e ignote.
In trent'anni, queste forze si sono rivelate e squadernate in innumerevoli declinazioni: Martin ha imparato che gli Uomini in Nero sonoi infiltrati ovunque, a qualunque livello, in ogni ambito, e controllano tutto (compresa l'emittente TV per cui lavora) e lo ha accettato.

Secondo me c'è (anche) un altro punto di vista: negli anni Martin ha imparato che gli Uomini in Nero non agiscono sempre male, o meglio che la loro scelta filosofica ha alla base un sano principio. Non sempre divulgare la conoscenza è bene, perchè essa è a doppio taglio e può produrre il bene e il male, e maggiore è il suo potere, più grande è la forbice. Il graal di Bari è un esempio, potrebbe fare moltissimo bene, ma anche (ed è più probabile) moltissimo male, quindi è giusto disattivarlo, perchè magari al bene ci si arriva in altro modo, con il progresso lento della scienza (speriamo), ma al male improvviso non c'è rimedio, come hanno imparato a loro spese Atlantide e Mu.
A farla breve, gli Uomini in Nero, almeno nei loro elementi migliori, non sono esattamente oscurantisti, o almeno non lo sono irragionevolmente, e quindi vale la pena di parlarci ogni tanto invece che scazzottarsi e basta.

Il punto di vista di GGP è praticamente quello che ha portato Adam a fondare gli UiN. Che poi col passare dei secoli si sono divisi in altre fazioni, falchi, colombe, galline e colibrì, gli UiN originari hanno lo scopo di distruggere notizie o tecnologie dannose per l'umanità. E se è pur vero ciò che dice IlReRosso, cioè che le ramificazioni sono tante e difficili da rintracciare, ricordiamoci pure che Erickson non è più un "semplice" UiN, ma è "fuso" con Adam e può avvalersi dell'aiuto di Korg che controlla ogni risorsa informatica. Mica cotiche! Da qui la poca credibilità che in 6 anni di attività si sia fatto poco o nulla....
 
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view post Posted on 21/8/2012, 19:14
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CITAZIONE (Prof. Mystère @ 21/8/2012, 18:01) 
CITAZIONE (GGP @ 21/8/2012, 17:10) 
Secondo me c'è (anche) un altro punto di vista: negli anni Martin ha imparato che gli Uomini in Nero non agiscono sempre male, o meglio che la loro scelta filosofica ha alla base un sano principio. Non sempre divulgare la conoscenza è bene, perchè essa è a doppio taglio e può produrre il bene e il male, e maggiore è il suo potere, più grande è la forbice. Il graal di Bari è un esempio, potrebbe fare moltissimo bene, ma anche (ed è più probabile) moltissimo male, quindi è giusto disattivarlo, perchè magari al bene ci si arriva in altro modo, con il progresso lento della scienza (speriamo), ma al male improvviso non c'è rimedio, come hanno imparato a loro spese Atlantide e Mu.
A farla breve, gli Uomini in Nero, almeno nei loro elementi migliori, non sono esattamente oscurantisti, o almeno non lo sono irragionevolmente, e quindi vale la pena di parlarci ogni tanto invece che scazzottarsi e basta.

Il punto di vista di GGP è praticamente quello che ha portato Adam a fondare gli UiN. Che poi col passare dei secoli si sono divisi in altre fazioni, falchi, colombe, galline e colibrì, gli UiN originari hanno lo scopo di distruggere notizie o tecnologie dannose per l'umanità. E se è pur vero ciò che dice IlReRosso, cioè che le ramificazioni sono tante e difficili da rintracciare, ricordiamoci pure che Erickson non è più un "semplice" UiN, ma è "fuso" con Adam e può avvalersi dell'aiuto di Korg che controlla ogni risorsa informatica. Mica cotiche! Da qui la poca credibilità che in 6 anni di attività si sia fatto poco o nulla....

Gli UiN sono un gruppo ramificato a livello mondiale, in essi è (era?) in corso da anni una lotta intestina fra falchi e colombe. La situazione è precipitata con la fusione Adam/Erickson, che ha probabilmente esasperato lo scontro, con la probabile eliminazione fisica di tutti quelli che avevano tradito la filosofia originaria. CHe questa operazione delicata sia durata sei anni ci sta, così come che sia stata tenuta più che segreta. Che gli Uomini in Nero tornino ad affacciarsi una volta conclusa la pulizia è probabile, vedremo se verrà sviluppata così
 
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Prof. Mystère
view post Posted on 22/8/2012, 19:58




Letto l'albo... dai vostri commenti mi aspettavo molto di più e invece è una storia per me sufficiente. Le carte per far uscire una buona storia c'erano tutte: un "finto" mistero, personaggi ben delineati, UiN... però ho trovato lo svolgimento troppo calmo. Alla fine è una storia di sole chiacchiere, dove l'unica azione è quella nel vicolo (che lascia anche il tempo che trova, ma vabbè...). Ho adorato la "fine" del folle e i disegni degli Esposito. La colorazione della copertina mi ha convinto! Voto complessivo: sufficiente.
 
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113 replies since 12/6/2012, 17:11   2976 views
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