CITAZIONE (Carlo Recagno @ 19/8/2012, 20:26)
E dopo di loro sono stati citati e/o mostrati nella serie anche Bill Clinton e altri personaggi "eccellenti". Si parlera' di nuovo di qualche nome "grosso" quando e se ce ne sera' una ragione. Non abbiamo mai fatto riferimenti al mondo "reale" in maniera gratuita (a parte l'occasionale battuta).
Ammetterai che una volta accadeva più frequentemente. Perchè più spesso si affrontavano questioni di una certa rilevanza.
CITAZIONE (Carlo Recagno @ 19/8/2012, 20:26)
Se Martin avesse prove concrete dell'esistenza degli Uomini In Nero, probabilmente le renderebbe pubbliche, certo, ma così non è. Non credo che Erickson gli fornirebbe prove (perchè mai dovrebbe farlo?), e neanche Chris Tower (non dimenticare che Altrove fa parte dei servizi segreti, che non sono abituati a consegnare i loro dossier ai conduttori televisivi)
Beh, Erickson voleva riformare la "ditta" per cui lavora, dopo sei anni è ancora lì che vuole riformarla: mettere fine all'esistenza e al dominio dei "falchi" dovrebbe essere l'obiettivo prioritario suo e delle "colombe", credo. Un'eventuale rivelazione-shock di Martin potrebbe fornire loro un pretesto per agire con decisione.
Per quanto riguarda Altrove, Tower è un "buono", ogni tanto potrebbe anche mostrare qualche rigurgito e ripensamento più deciso di una battuta con Martin. Al di là di questo, ovviamente ha le mani legate e capisco che sia meno "eroico" di Martin. Proprio per questo ipotizzavo che Martin (posto che sia interessato e decisissimo a combattere fino-alla-morte-o-quasi contro gli Uomini in Nero) potrebbe commettere qualche scorrettezza (tanto abbiamo capito che non è un sant'uomo: una più, una meno..) e appropriarsi di qualcosa che gli possa tornare utile. Sono spunti, ovviamente, non dico che Martin debba entrare ad Altrove e rubare la prima cosa che trova sottomano, ma almeno concepire una strategia, un qualcosa. Ha la possibilità di entrare ad Altrove e sfruttando il suo status di collaboratore quasi-fisso e di amico del direttore ha la possibilità di girarvi quasi indisturbato. Inoltre è dotato del Terzo Occhio con cui potrebbe contrastare i mille telepati di cui la base pullula.
Insomma, sono spunti. Troppo fantasy per questi tempi?
Per inciso: io lo so che gli Uomini in Nero non possono essere sconfitti. Nè da un punto di vista interno alla serie, dato che nel futuro di Nathan Never essi hanno "vinto". Nè da un punto di vista, come dire, "socioesistenziale": essendo una metafora del potere, della corruzione, ecc.ecc., è tristemente ovvio che, oltre ad esistere da sempre, gli UiN esisteranno sempre. Questo punto l'ho accettato, e narrativamente mi piace tantissimo (umanamente no), rende MM una serie molto particolare e piuttosto "avanti" rispetto ad altre, anzi per me è una delle più argute in assoluto.
Tuttavia, proprio perchè so che gli UiN non saranno mai sconfitti, non posso accettare che Martin non provi nemmeno a sconfiggerli, e che gli bastino due minacce da parte dell'Uomo in Nero di turno per redarguirsi e tornare a casa sconsolato. Tu mi dici che Martin è solo un presentatore tv, ma una volta era
anche un presentatore tv, però era anche l'uomo saggio e aperto che parla svariate lingue, che ha studiato e meditato in Tibet, l'uomo dotato del Terzo Occhio, l'uomo capace di perdonare il suo acerrimo nemico, eccetera. Tutti elementi che nel fumetto non si vedono più da tempo, se non in chiave ironica o in flashback, quasi a sottolineare che si tratta di elementi vecchi e da dimenticare.
CITAZIONE (Carlo Recagno @ 19/8/2012, 20:26)
Perchè tu sei un lettore, e il lettore sa che se nella storia compare un fucile appeso sopra il caminetto, prima o poi quel fucile sparera'. Martin non puo' pensare a tutto. Se davanti a ogni tizio strambo che viene a casa sua a esporgli un "mystero", Martin deve preoccuparsi che poi si riveli uno psicopatico che commettera' un omicidio, non fa più entrare in casa nessuno. Nel corso degli anni, Martin ha fatto entrare in casa dozzine di persone che proponevano idee folli, ma per fortuna non tutti poi hanno sbroccato e hanno commesso atti violenti.
Non "deve", chiaro. Non è obbligato a far nulla. Tuttavia, se fosse ancora (non dico che non lo sia, ma a me non sembra) quell'uomo che ho sempre guardato con ammirazione potrebbe, a mio avviso, cominciare a preoccuparsi un po' di più. Almeno un pizzico. E' vero che non tutti quelli che ha conosciuto sono sbroccati o hanno commesso pazzie, ma è anche vero che solo negli ultimi trent'anni ha assistito a molti dolenti lutti.
E qui si ritorna ad uno dei punti con cui avevo iniziato qualche post fa (e con cui chiudo, per non farla più tragica di quel che è): come devo vedere oggi Martin? Un uomo maturo (nel senso di "che ha raggiunto la pace dei sensi"), un uomo che si accontenta di quel che ha, un uomo colpito dalla sindrome di peter pan (in senso negativo) o, meglio ancora, tutte e tre le cose? Di sicuro non mi sembra più un inguaribile curioso.