“Recagno annata d.o.c” !...Ottima storia che ricalca in pieno il mio pensiero sulla teoria della disinformazione operata su scala globale.
Vi dirò…ho sempre pensato che, 2 minuti dopo che gli Stati Uniti avessero davvero realizzato il “teletrasporto”, la strategia seguita da l’NSA sarebbe stata quella di finanziare lo sconosciuto Roddenberry nella produzione e promozione del suo Star Trek: con l’invenzione bollata universalmente come parto della più celebre fantascienza, ogni tentativo di convincere una persona del contrario sarebbe diventata automaticamente imbarazzante.
Se vuoi nascondere qualcosa la devi rivelare, ma servendoti delle persone giuste e di una sottile campagna di disinformazione che ne deformi e depotenzi la veridicità.
Sceneggiato tutto perfettamente, con personaggi con cui ho davvero empatizzato: la rappresentazione della paranoia attraverso il personaggio di Morton è da 10 e lode, e Holz lo avrei menato personalmente ad ogni tavola che me lo trovavo davanti.
Se devo trovare due pecche (ma giusto per fare il guastafeste)….
1) Evelina diventata magicamente “pisellabile”
(E.B distratti dal prossimo lavoro su Morgana?)
2) Il pedinamento dei MIB: troppo telefonato!...Mancava solo che seguissero Martin col giornale bucato. Uniforme standard con occhiali + pedinamenti di gruppo: se fossero stati vestiti di giallo-limone sarebbero passati più inosservati. E’ pur sempre un’organizzazione con professionisti di alto profilo, non dimentichiamolo. Ma è proprio un piccolo inciampo, perché le motivazioni che hanno alimentato la loro paranoia convincendoli a intervenire, il loro progetto e il modo “English” con cui ha affrontato la faccenda quello specifico capo-sezione, erano perfetti.
Ed ora la mia profonda elucubrazione, perché - ebbene si – sono una persona molto sensibile e acuta.
Il personaggio di Cannot Everett, vuoi per il background professionale, vuoi per i modi calmi e distinti con cui si rapporta con gli altri, mi sembra proprio una nuova trasposizione di Alf. Sì, ne sono sicuro!...
Il suo apprezzare il caffè italiano è un altro segnale: crea un ponte con il nostro paese.
Ebbene…ho il sospetto che Recagno (memo: da verificare la sua posizione
), subdolamente, approfittando del tema trattato che dissimula e mette in dubbio eventuali rivelazioni , lasci trapelare che ALFREDO CASTELLI sia il vero autore letterario della cospirazione delle “Scie chimiche”... Probabilmente durante i duri inizi da “Ghost writer” (nessuno si è mai chiesto con che lavori esentasse si sia mai pagato la sua sterminata collezione di singolarità?...Io sì!
). Per dissimulare, Recagno gioca con un personaggio chiaramente di fantasia, ma con caratteristiche incredibilmente affini al nostro, mischiando cose false (origini americane, operante sul suolo americano) e vere (profilo professionale identico con gestione di “posta del cuore” su settimanale femminile che non lascia dubbi
), lanciando quindi il sasso, ma nascondendo la mano.
Però…un momento!...Ripensandoci meglio
….Se come ho detto all’inizio “la cospirazione tende a rivelare per nascondere”, potrebbe essere che Recagno ci dia in pasto le “Scie chimiche” per nascondere un più grande “scheletro” nell’armadio del Sommo (non dimentichiamo il suo passato con “abuso di photoshop
).
Sì…devo riflettere sulla mia teoria alla luce dei nuovi elementi!.....MA SIA CHIARO CHE IO DI QUELLO NON MI FIDO!!
Si l’albo mi è molto piaciuto (no!...non sono armato!...
)