Capitolo british:
CITAZIONE (SEMTEX @ 8/4/2012, 10:50)
Subito una considerazione: premesso che l'effetto è piacevolmente spiazzante...per fortuna si è infine deciso per le origini americane. Pensare di rinunciare a tutte le fantastiche storie metropolitane di Martin all'interno della Grande Mela (anche solo gli spostamenti in città alla ricerca di indizi e "sponde"), sarebbe stato un incubo.
Senza contare che tutto ciò avrebbe danneggiato Dylan Dog (Bloch non più disponibile), creando un effetto domino distruttivo su tutta la "catena" successiva. Martin e Woody Allen stanno a Manhattan come Dylan e William Shakespeare stanno a Londra.
Quotissimo, e aggiungo che, in fondo, il Castelli british con cui leccarsi i baffi esiste già: gli Aristocratici!
CITAZIONE (TARM @ 13/4/2012, 01:23)
2)Della versione British ci sono altri riferimenti nella serie?
Se ne parla brevissimamente in una rubrica nell'allegato allo speciale 24, "Benvenuti a Washington Mews", in cui viene mostrata la prima casa di Martin. Comunque no, c'é qualche rimando qua e là, ovvero qualche riciclo del nome (ad es. l'androide Robinson), ma riferimenti diretti no.
Capitolo Doc Robinson.
Le differenze con il numero ufficiale non sono poi molte!
Capitolo Anni Trenta.
Che dire, io sono forse il lettore tipo a cui Castelli strizza l'occhio: adoro il suo stile (sia narrativo che di vita), mi appassiona o comunque mi interessa quasi tutto quello che interessa a lui, mi piace la metanarrativa e mi piace il vecchiume. Per cui, capirai, con questo numero mi sono trovato davanti a 154 strizzate d'occhio. Non le ho colte tutte al volo, non tutte mi hanno interessato allo stesso modo, però, cazzo, il prequel dell'"
uomo nuvola" con Einmug/Enigm umanizzato è da orgia nerd.
Ma, alla fine, cosa dire? Niente, è una chiara superpippa di Castelli, un divertissement, un omaggio a sé stesso e in un certo senso un omaggio all'immortalità dei personaggi. Sì, perché un aspetto della storia, che finora non ho ancora trovato commentato nè qui nè altrove, è che "Anni Trenta" non è solo una sarabanda di citazioni degli anni '30, ma è pure scritta (e in parte disegnata) in stile anni '30, in un mix fra il meccanismo delle strips e quello dei comic books!
E se gli anni '30 sono, come da convenzione, la golden age dei comics, allora MM, che è capace di vivere avventure anche in stile anni '30, è un fumetto da golden age. Cioè è immortale!
Metto le mani avanti: non sono tipo da classificazioni qualitative per decenni (gli anni '30 golden age, anni '60 silver, 2000 decadenza, ecc.), per me ogni momento storico ha i suoi alti e i suoi bassi, o ha semplicemente prodotto cose che mi piacciono e cose che non mi piacciono. Sono però d'accordissimo sul considerare Martin e il suo fumetto come immortali: potrebbero tranquillamente sopravvivere alla chiusura del bimestrale sotto altre forme (storie lunghissime, storie brevi, miniserie, one-shot completi (romanzi grafici), persino storie a striscia). Quel che ne faceva un (piccolo) fenomen(in)o di mass(in)a nei primi anni '90 era è che contemporaneamente a questo MM eclettico e mutaforma ce n'era anche uno standard, regolare, che raccontava il mondo e portava avanti una sua Storia (formata da tante storie intrecciate fra loro).
E allora la critica io non la rivolgo tanto a questo numero, che poveraccio è un numero celebrativo, ma al resto, all'hype desaparecido, al fatto che fra due mesi avremo per l'ennesima volta (stando agli indizi) un killer tormentato e un Martin vittima di un complotto, o che due mesi fa abbiamo avuto un Martin tormentato con un complotto dei killer e due mesi prima ancora un complotto tormentato con dei killer di qua e Martin di là e altri due mesi prima due Martin due killer e due complotti (ecc.ecc.)
Un tempo tutti 'sti complotti sarebbero stati collegati da un qualche fil de rouge, ora MM è un fumetto fermo. Si è fermato tante volte, in passato, ed è sempre ripartito. Se ha ancora voglia di raccontare una Storia, è tempo che riparta. Chiuda i vecchi fili, ne riapra altri, o faccia quello che vuole, ma, oltre alle storie, racconti una Storia.
Ora è ufficiale: MM è immortale. Il potenziale è ancora immenso (Alessandrini è in forma come non lo vedevo da anni). Non lo sprechiamo con altri tre anni di riempitivi, dai
p.s.: e io la App mo' come la vedo?