Agarthi - Il Forum di Martin Mystère


Il leone del Transvaal
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Il leone del Transvaal, Almanacco del mistero 2011

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icon1  view post Posted on 24/1/2011, 14:47
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Vecchio Saggio

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<_< Negli ultimi tempi vedo che fai "muro" a diverse correlazioni, caro Sergej. Per carità, spesso sono molto flebili e ci vuole poco a smontarle, e del resto, sono ipotesi che si fanno per il gusto e l'ardire di penetrare (o solo provarci) i mysteri... :) E poi tu sei sempre puntuale nelle risposte, per cui mi vanno benissimo anche 99 fallimenti su 100, in quanto danno più valore a quelle rare rivelazioni che insieme riusciamo a trovare. Tutto ciò al mero fine di una migliore comprensione e chiarezza dell'intricato mondo mysteriano. Mi piacerebbe che anche altri si arrovellassero a tessere similitudini: nei tanti albi ormai ci sono molti oggetti simili per caratteristiche e proprietà, credo che questa asserzione generica non potrai negarla. :firuli:
E allora ti propino l'affinità che ti promisi la settimana scorsa.
Pronti? Via!
50) Nell'avvallamento in cui atterrò l'AIRSHIP 1896 (v.albo 196 pag.72) Frank, il giornalista collega di Rudolph Preskett, trovò alcune piccole sfere di ceramica perfettamente levigate fatte di una sostanza assolutamente sconosciuta. :woot: Sono uguali a quelle del Transvaal! Dài, ditemi di sì! Siamo pure nella stessa epoca...
 
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Sergej Orloff
view post Posted on 25/1/2011, 11:50




Aldous, io non faccio muro a priori (altrimenti sarei pronto ad entrare negli Uomini in Nero :D ), ma mi piace pensare che, per potere stabilire una correlazione, deve esserci una similitudine o un legame forte tra due concetti o situazioni. Ti faccio un esempio con l'ultima ipotesi di correlazione che hai postato:

A) Le sfere trovate nei pressi dell'Airship sono di ceramica, mentre quelle di Ottosdal sono probabilmente concrezioni di limonite;
B) Le sfere trovate nei pressi dell'Airship sono perfettamente levigate e sono quindi prive delle tre linee e della depressione che caratterizzano quelle di Ottosdal.

Il risultato è che, secondo me, anche in questo caso non c'è nessuna correlazione. Insomma, per convincermi :) devi tirar fuori dal cilindro altre sfere con tre linee e una depressione ;)
 
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Sergej Orloff
view post Posted on 30/1/2011, 13:38




CITAZIONE (Aldous @ 27/12/2010, 16:39) 
14) La sfera che ha in mano Louis a pag.80 e poi a pag.85 è molto più grande di quella che perverrà a Martin nel 2011 tramite il rigattiere di Alessandria (pag.107 ultima vignetta). Perchè?

Si vede che ne esistono di dimensioni diverse.

CITAZIONE (Aldous @ 27/12/2010, 16:39) 
23) Cos'è la colonna di fumo (che fa tanto LOST) che se ne va sopra di loro?

C'è appena stato un crollo di rocce, sarà una nube di polvere che si è alzata di conseguenza.

CITAZIONE (Aldous @ 27/12/2010, 16:39) 
25) Nel mondo mysteriano Verne ostacola la pubblicazione di Salgari (pag.97). Alla luce di quello che sappiamo di lui da "La macchina pensante" (RB20 in Extra n.16) ci deve essere un motivo importante. Vi pare? ;)
26) Un suo personaggio "Robur il Conquistatore" è esistito davvero ed ha collaborato con Altrove. A questo punto mi sento autorizzato a ritenere lo stesso per i personaggi di Salgari. Jules Verne, per qualche arcano motivo, non vuole che si sappia che i romanzi di Salgari sono veri.

Magari c'era un più prosaico motivo commeciale e Verne voleva semplicemente "boicottare" un pericoloso concorrente sul mercato.

CITAZIONE (Aldous @ 27/12/2010, 16:39) 
29) Ida Peruzzi si interroga sul sottomarino del Capitano Nemo. L'Orange, la gigantesca corazzata rappresentata a pag.96, potrebbe essere frutto della medesima tecnologia del Nautilus.

A me pare una comune corazzata, compatibile con le conoscenze del tempo: non vedo similitudini con il Nautilus.

CITAZIONE (Aldous @ 27/12/2010, 16:39) 
30) Riguardo il combustibile sappiamo qual è "la vera storia del Capitano Nemo" (MM 69-70-71) e sappiamo anche che il carburante del Nautilus (MM 252) fa parte dei capisaldi della fantastoria mysteriana. Pertanto è curioso che Salgari giudichi "inventata" la sostanza che dà energia al Nautilus (pag.105 prima vignetta) nel mentre stesso in cui cerca un carburante che esista veramente.

Non è curioso: quella frase evidenzia semplicemente l'antipatia di Salgari per Verne.

CITAZIONE (Aldous @ 27/12/2010, 16:39) 
31) Che ruolo hanno avuto nella vicenda le fabbriche di Krupp e l'ammiraglio Von Tirpitz?

Per rispondere alle domande di Kruger su come aveva fatto Van Praal a costruire in così breve tempo la sua nave, Salgari ipotizza che il Leone del Transvaal sia stato aiutato da persone che non apprezzavano gli inglesi, come i Krupp o l'ammiraglio Von Tirpitz.

CITAZIONE (Aldous @ 27/12/2010, 16:39) 
38) Infine vorrei far notare che la vicenda trainante si svolge nel futuro. Infatti Martin, Java e l'esperta di Salgari si trovano a Torino nel 2011. Noi siamo ancora nel 2010.

Visto che il centenario di Salgari si svolge nel 2011, mi pare azzeccato ;)

CITAZIONE (Aldous @ 27/12/2010, 16:39) 
42) Il minatore capo (pag.43) si chiama Willi, ma a pag.55 Jan Van Rijn gli urla: "Dick, non farti prendere!" :blink:

Magari si chiama Dick di nome e Willi di soprannome.

CITAZIONE (Aldous @ 27/12/2010, 16:39) 
44) Che Alda si innamori del nemico dello zio (Sir Moreland) si può romanticamente accettare, ma che un Presidente (seppur deposto) di uno Stato (il quale per divenire tale deve aver giocoforza fatto una lunga carriera politica e culturale) abbia poco tempo per la lettura (pag.98 quarta vignetta) mi fa davvero cadere l'attaccatura della barba! È troppo inverosimile, abbiate bontà. :paura:

Mica è obbligatorio che un capo di stato debba dedicare parte del suo tempo a leggere romanzi d'avventura! :rolleyes:

CITAZIONE (Aldous @ 27/12/2010, 16:39) 
46) Il colonnello Camillo Ricchiardi (pag.67) ha i gradi di un capitano. Manca la torre sulla nastrina. Dove gli è caduta?

Ricciardi spiega a pag. 68 che indossa una divisa diversa dalle altre... la discrepanza dipenderà da quello.

CITAZIONE (Aldous @ 27/12/2010, 16:39) 
49) Comunque nella vignetta succitata non ho capito chi dei due fosse il proprietario, e quindi morto nell'incendio del 1911.

Così a naso direi l'uomo al centro della scena (ovvero quello che assomiglia a Norton)... in ogni caso, ai fini della storia è un dettaglio ininfluente.
 
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Sergej Orloff
view post Posted on 31/1/2011, 11:34




CITAZIONE (Aldous @ 22/12/2010, 10:32) 
3) In particolare necessita IMO un'analisi sull'ontologia delle sfere.

CITAZIONE (Aldous @ 27/12/2010, 16:39) 
11) A pag.106 c'è un particolare non da poco: tutte le Sfere hanno le tre strisce equatoriali e il piccolo cratere. Molto mystero! Una visita extraterrestre nel Pre-Cambriano sconvolgerebbe la bellissima cosmogonia che il buon Mario mise insieme con estrema dovizia di datazioni. La trovate nell'elenco file della lista, ma ci dovrebbe essere anche un messaggio che ora non trovo.
12) chi verrebbe da Giapeto? I Tuatha de Danaan? Chi fu, prima di loro? :o:

Le sfere rimangono molto mysteriose, nel senso che nell'albo ci sono pochi indizi per dare una risposta univoca a queste domande: infatti, non è precisato se hanno origine terrestre oppure extraterrestre e, qualora sia vera la seconda ipotesi, non è indicato nè come sono arrivate sulla Terra nè se arrivano realmente da Giapeto o da chissà dove. Quanto ai loro poteri, mi piace pensare che rispondano in qualche modo ai desideri di chi entra in contatto con loro:
SPOILER (click to view)
la sfera potrebbe aver bloccato il proiettile ed ucciso gli inglesi reagendo al desiderio del partigiano boero di restare in vita.


CITAZIONE (Aldous @ 27/12/2010, 16:39) 
9) Gli Angeli che ne escono a pag.92 sono Nefilim?

:hmmm: Non credo... sono più propenso a pensare che quella sugli angeli sia una voce "distorta" o "ingigantita" su quanto accaduto.

CITAZIONE (Aldous @ 27/12/2010, 16:39) 
10) Cos'è la luce che emana dalle Sfere?

E' il modo con cui la sfera manifesta il suo potere (vedi risposte alle domande 21-22).

CITAZIONE (Aldous @ 27/12/2010, 16:39) 
19) A pag.77 Louis cade nel vuoto per almeno una decina di metri (terza vignetta) e atterra con la faccia piegata all'indietro dal peso del corpo moltiplicato per la quantità di moto del violentissimo impatto e... si rialza senza problema alcuno! Incredibile! Un colpo del genere gli avrebbe dovuto spezzare l'osso del collo. Come si spiega? L'unica deduzione che posso (anzi debbo vista la situazione) fare è che la vicinanza delle Sfere abbia agito da omeopatico, una sorta di palliativo alla sofferenza fisica, per non dire magìa vera e propria. In effetti non si fanno cenni a riguardo, però vediamo che prova sensazioni bellissime (pag.81) e desidera rivederle (pag.86). Cosa c'è di simile nella serie MM? :firuli:

Visto il modo in cui cade, è sembrato esagerato anche a me che non si sia fatto nulla... non so se si possa dire che si sia salvato grazie all'influenza delle sfere (che, tenendo buona l'ipotesi di prima, potrebbero aver reagito al desiderio del partigiano boero di salvare la pelle) o se l'uomo sia stato, più semplicemente, MOLTO fortunato.

CITAZIONE (Aldous @ 27/12/2010, 16:39) 
21) Cosa accade ai soldati inglesi a pag.89? Perchè gli schizzano fuori gli occhi dalle orbite?
22) Perchè i corpi di quelli fuori (pag.90) divengono cenere minuscola?

Vengono uccisi dalla luce che si sprigiona dalle sfere.

CITAZIONE (Aldous @ 27/12/2010, 16:39) 
24) L'incendio della biblioteca in periferia di Alessandria nel 1911 (pag.107) fu provocato dagli UiN? O da Gurn?

Scommetto su
SPOILER (click to view)
Gurn.


CITAZIONE (Aldous @ 27/12/2010, 16:39) 
27) Insomma, i signori riuniti a Nizza nel 1901 sono realtà mysteriana, mentre il romanzo "Il Leone del Transvaal" è pura fantasia, si dice. Ma Salgari potrebbe essere un agarthiano come Verne, in combutta con lui per chissà quale recondita ragione, e fa finta di inventarsi fatti che invece sono veri e che ha intenzione di divulgare. Vi gusta?
28) Le affermazioni stupite di Kruger nella prima vignetta di pag.104 sembrano ulteriormente orientarci in tal senso. Non credete?

La soluzione più semplice è credere a quello che dicono nell'albo, ovvero che il romanzo è stato scritto per attirare l'attenzione dell'opinione pubblica su ciò che sta accadendo nel Transvaal.

CITAZIONE (Aldous @ 27/12/2010, 16:39) 
43) A pag.92 il presidente Paul Krüger ha l'attaccatura della barba diversa da quella che aveva a pag.41. Anche le sopracciglia... gli si sono scurite. :eek:

Boh, a me l'attaccattura della barba pare sostanzialmente la stessa. Le sopracciglia di diverso colore saran state una svista.
 
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icon4  view post Posted on 31/1/2011, 12:23
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Vecchio Saggio

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43) Non tarpare le mie ali della Fiction dicendo che è una svista, ti prego. Lo sai che non è su quello che voglio puntare il dito nelle mie domande. Piuttosto diciamo che se l'è tinte :D o che possiede un G.A. al proprio interno.
11-12)
CITAZIONE (Sergej Orloff @ 31/1/2011, 11:34) 
Quanto ai loro poteri, mi piace pensare che rispondano in qualche modo ai desideri di chi entra in contatto con loro:
SPOILER (click to view)
la sfera potrebbe aver bloccato il proiettile ed ucciso gli inglesi reagendo al desiderio del partigiano boero di restare in vita.

in questo molto simili agli Esagoni, ti pare? :paura:
 
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Sergej Orloff
view post Posted on 31/1/2011, 13:54




CITAZIONE (Aldous @ 31/1/2011, 12:23) 
43) Non tarpare le mie ali della Fiction dicendo che è una svista, ti prego. Lo sai che non è su quello che voglio puntare il dito nelle mie domande. Piuttosto diciamo che se l'è tinte :D o che possiede un G.A. al proprio interno.

Perchè no? Nessuno è perfetto e a tutti possono capitare delle sviste, autori di fumetti compresi; tra l'altro, la svista in questione riguarda un dettaglio talmente marginale che non influisce in alcun modo sulla qualità del racconto. Chiaramente, ci può stare che ci sia un motivo che ignoro per cui le sopracciglie sono scure in alcune vignette e chiare in altre: non ho certo la pretesa di poter leggere nelle menti degli autori :)

CITAZIONE (Aldous @ 31/1/2011, 12:23) 
11-12) in questo molto simili agli Esagoni, ti pare? :paura:

Sapevo che l'avresti detto :P ma direi che gli esagoni non c'entrano, sia perchè le sfere di Ottosdal sono numericamente un pò troppe per farle rientrare negli esagoni e sia perchè l'esagono che soddisfa i desideri (ovvero l'esagono-anello del sesto gigante) è unico e, inoltre, si trovava in tutt'altro luogo.
 
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icon1  view post Posted on 1/2/2011, 10:40
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Vecchio Saggio

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io preferisco l'aspetto ludico della ricerca della Verità, nel senso di giocare (noi e, Yod voglia, anche gli autori) a fare in modo che tutto quadri, o almeno sia verosimile (per questo faccio tante domande, non per fare il puffo quattrocchi come gli UBCiotti, bensì per richiedere a gran voce e sempre con forte speranza, una giustificazione a ciò che non capisco) :D finanche, se necessario, arrampicarsi sugli specchi; piuttosto che assistere all'ammissione prosaica dell'errore da parte dell'autore o di chi ne fa le veci. Non è mero perfezionismo il mio, solo voglia di "vivere" il mondo di MM nel modo più realistico possibile. Credo che questo mio anelito a "sognare" e a non volere essere "svegliato" :angry: sia universalmente condiviso dai lettori. Ma penso che tu già lo sai, lo dico per gli altri. :firuli:
 
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Sergej Orloff
view post Posted on 2/2/2011, 12:27




Riguardo al caso specifico, continuo a pensare che siamo incappati in un simpatico blooper, come quella volta che è stata disegnata una Diana con tre mani (mi pare in uno dei due team up con Dylan Dog)... poi chissà, magari un giorno scopriremo che Kruger era un vanitoso che si tingeva le sopracciglie ;)
In generale capisco il tuo punto di vista, ma sono del personalissimo parere :) che non si può giustificare tutto e che su una svista o un'imprecisione si può passare sopra, specie se riguarda dettagli marginali o ininfluenti ai fini della storia.
 
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Sergej Orloff
view post Posted on 25/3/2011, 15:15




CITAZIONE (Aldous @ 22/12/2010, 10:32) 
1)aiutatemi a capire. La storia è solo un romanzo che Martin scrive sul Macintosh oppure appartiene all'universo mysteriano?

In maniera molto schematica
SPOILER (click to view)
per come la vedo io, i flashback ambientati nel passato sono realmente accaduti nell'universo mysteriano, mentre il romanzo Il leone del Transvaal è frutto della fantasia di Salgari.


CITAZIONE (Aldous @ 22/12/2010, 10:32) 
2) anche se semplice, qual è il finale reale?

SPOILER (click to view)
Nel finale rimane incerto se sia stato Gurn ad uccidere Salgari o se sia stato lo scrittore a suicidarsi, nella convinzione - erronea - che così facendo anche Gurn sarebbe morto. Ciò che è certo è che Salgari perde la vita e che Gurn è invece ancora vivo.


CITAZIONE (Aldous @ 27/12/2010, 16:39) 
13) La pallina che rotola a pag.120 ha un solo anello. <_<

E' un sottile segnale che fa capire
SPOILER (click to view)
che quell'epilogo non è il vero epilogo ;)


CITAZIONE (Aldous @ 27/12/2010, 16:39) 
18) Insomma non si può negare che di queste palle ne abbiamo già viste. Forza con le ipotesi!

Temo che questa sia l'unica volta in cui le abbiamo viste.

CITAZIONE (Aldous @ 27/12/2010, 16:39) 
20) Inoltre non riesco a ricordare in quale occasione un altro oggetto di potere abbia fermato le pallottole, ma sono certo di aver letto un albo che lo mostrava. Chi se lo ricorda?

Il problema è che non vedendo direttamente cosa le sfere fanno alle pallottole (le bloccano? le deviano? le disintegrano?) mancano le basi per potenziali correlazioni.

CITAZIONE (Aldous @ 27/12/2010, 16:39) 
32) Le accuse di tradimento che Ida lancia al marito (pagg.109-110) sembrano piuttosto verosimili anzichè frutto di pazzia. :hmmm:

:hmmm: da come parla, a me pare più probabile il contrario.

CITAZIONE (Aldous @ 27/12/2010, 16:39) 
33)
CITAZIONE (MaxBrody @ 13/12/2010, 17:46) 
un tale mix di realtà e fantasia:
SPOILER (click to view)
è tutto accaduto davvero? Oppure no? Salgari si è suicidato o l'ha ucciso Gurn? Oppure sono due facce della stessa medaglia?

Molto misteriosa è una frase della prima vignetta di pag.128: Se mi ucciderai, perirai. Forse la tua ultima ipotesi potrebbe trovare analogie con l'unità Martin-Sergej :caffè: due anime del medesimo Ego.

Vedi risposta alla domanda 2.

CITAZIONE (Aldous @ 27/12/2010, 16:39) 
34) Però potrebbe anche essere che Gurn
SPOILER (click to view)
abbia ucciso Salgari per avere Ida tutta per sè.

:hmmm: questa la scartarei:
SPOILER (click to view)
più che a Ida, Gurn è interessato alle sfere.


CITAZIONE (Aldous @ 27/12/2010, 16:39) 
47) Gurn era un boero traditore passato agli Inglesi. Però se è stato adottato da una coppia inglese (pag.115 terza vignetta), dovrebbe essere di nazionalità britannica. :wacko: O no?

L'episodio dell'adozione potrebbe essere un'invenzione di Salgari.
 
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PatStout
view post Posted on 20/6/2012, 19:04




Ho letto la storia "Il Leone del Traansval" solo oggi.
Sono parecchio indietro con le letture degli albi ma, oltre ad essere da quando ero bambino un appassionato ma anche particolare lettore di fumetti di tutto il mondo e di tutte le epoche, sono un fedele lettore del BVZM dal 1982, posseggo la raccolta completa compresi almanacchi, speciali, giganti, fuori serie ecc; considero "Martin Mystere" uno dei fumetti più intelligenti, interessanti e profondi, che siano mai usciti nel mondo.
Ho ritenuto di presentarmi perchè la ragione per cui mi sono messo a cercare questo blog e ne sono entrato a far parte è che, per la prima volta, una storia - "Il Leone del Traansval" appunto" mi ha lasciato interdetto non tanto per il suo svolgimento quanto per alcuni suoi significati impliciti che, mi pare, si situino ad anni luce di distanza dalle idee del BVZM come di Castelli e dell'opera completa a loro riferita.
Insomma, far passare i boeri del Traansval e del Sudafrica per coraggiosi ribelli in nome della libertà mi sembra un'ìdea un pò pellegrina.
E' vero che anche il giovane Churchill (citato nella storia) partecipando al conflitto anglo-boero ebbe modo di lodare l'abilità guerresca dei suoi avversari ma, frugando un pò attentamente nella sua autobiografia nonchè nelle sue biografie, si troverà il suo dispregio verso l'intenzione - e l'unica ragione per cui i boeri analerano all'indipendenza - che fu il poter mantenere lo schiavimo nei confronti della popolazione di colore e una repubblica autocratica, molto poco democratica, di cui Ohm Kruger non era che il dittatore, altro che il presidente.
Non a caso una delle ragioni della guerra fu l'alleanza che Kruger aveva stretto con gli imperi centrali. E gli inglesi non potevano permettersi di avere in Africa, dove già c'erano abbastanza colonie tedesche, un alleato dei loro nemici nel loro stesso territorio.
In seguito infatti i Boeri fiancheggerranno la Germania e l'Austria nella I° guerra mondiale e la Germania di Hitler nella II° tanto che l'Ufa, la casa cinematografica statale della Germania Hitleriana, ritenne di produrre un film, "Ohm Kruger l'eroe dei boeri", con Emil Jannings, il cui torbido razzismo e la cui profonda e melliflua vena antidemocratica sarà ben nota agli spettatori italiani tra i quali persino il ministro Bottai manifestò il suo sdegno verso quel tipo di propaganda nazista.
Ora, premesso che la vicenda di per se funziona abbastanza bene e il BVZM non vi appare a tutto tondo che nel finale come un personaggio che assiste ad un dramma collettivo più che come il vero protagonista, e su questo potremmo anche discutere, francamente non mi è piaciuto che, con il suo innato spirito critico e la sua inossidabile conoscenza storica, non abbia trovato nemmeno una vignetta per manifestare i suoi dubbi su Kruger e i Boeri la cui pessima reputazione non è forse dovuta alla propaganda britannica quanto al fatto che, ottenuta l'indipendenza nel 1910, fondarono quella Repubblica Sudafricana che abbiamo imparato a detestare per l'Apartheid che, come prima iniziativa, impose immediatamente agli indigeni i quali, da questa bruttura, si sono liberati solo da pochi anni in confronto al fatto che gli inglesi, animati o meno da spirito coloniale, si batterino anche per la loro libertà fin dagli anni Settanta del Diciannovesimo secolo.
Ho detto.
Spero che qualcuno mi legga in fondo a questo dibattitto che risale al tempo dell'uscita in edicola dell'album, quasi due anni fa.
Ma, come si suol dire, per certe idee non è mai troppo tardi.
W CASTELLI e W MARTIN MYSTERE
Pat
 
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view post Posted on 21/6/2012, 14:22
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Benvenuto Pat, e complimenti per l'analisi etico-storica. Non entro nel merito (anche se in linea di massima credo che chiunque condivida la tua disamina)
però se conosci Martin, saprai che diverse volte lui ha "accettato" il cinismo di Altrove o degli Uomini in Nero, ad esempio, in nome di un beneficio "superiore". Anzi, a ritenerlo superiore era il suo personale giudizio, senza appello.
CITAZIONE (PatStout @ 20/6/2012, 20:04) 
Sono parecchio indietro con le letture degli albi ma, oltre ad essere da quando ero bambino un appassionato ma anche particolare lettore di fumetti di tutto il mondo e di tutte le epoche, sono un fedele lettore del BVZM dal 1982, posseggo la raccolta completa compresi almanacchi, speciali, giganti, fuori serie ecc; considero "Martin Mystere" uno dei fumetti più intelligenti, interessanti e profondi, che siano mai usciti nel mondo.

Dato che sei profondo conoscitore dell'universo mysteriano, ti sarei grato se volessi rispondere/commentare qualcuno dei punti espressi (e ribattuti da Sergej) precedentemente al tuo intervento. :D

 
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PatStout
view post Posted on 21/6/2012, 21:19




Grazie Aldous della gentile accoglienza.
In realtà non credo sarò mai un frequentatore assiduo di questo blog perchè il tempo che ho a disposizione è sempre molto poco.
Ho avuto la fortuna, che è anche un onere e una responsabilità, di poter fare fin da ragazzo il lavoro che sognavo da bambino.
E proprio per questo, per me, i fumetti, come i libri, come i film, che preferisco e per cui ho una particolare attrattiva, non sono un hobby ma una parte della mia vita e del mio sapere. Tutto e tutti fanno parte della mia vita e del mio lavoro.
Però, proprio per questo, seguire ogni rivolo di ogni fonte di divertimento, apprendimento, e lavoro, è molto difficile.
Anche se credo che, aderendo a questo forum, ho già compiuto un passo in più rispetto ad un argomento - Martin Mystére - su cui non avevo mai avuto occasione di scrivere mentre avrei dovuto farlo molto tempo prima.
E cercherò sempre, comunque, di rimanere aggiornato e informato, e participare, ma nei limiti delle 36 ore al giorno che ho a disposizione.
Inoltre ho ormai imparato come, finchè si è giovani, il tempo sembra infinito. Ma poi, passati i quarant'anni, anche se si è ancora molto giovani dentro e fuori, ci si accorge che esso, il tempo, scorre via con una velocità che, di fronte agli impegni dell'esistenza, non permette di lasciarci sfuggire ogni istante da dedicare al lavoro, e a tutto quanto sia ad esso relativo, abbiamo dedicato la nostra vita.
Del resto, di questo argomento, se n'è occupato più volte lo stesso Martin Mystère.
Comunque, detto questo, sperando di non essere sembrato strano o intrusivo nelle vostre consuete conversazioni sugli albi, i personaggi, che si avvicendano di bimestre in bimestre, e una volta di mese in mese, dirò qualcosa circa le trame delle storie del BVZM.
Io penso che Castelli sia davvero un inventore sopraffino.
Anche se spesso ha attinto, fin dall'inizio, da tantissime e svariate forme narrative, nel riportarle a Martin Mystére ha mostrato sempre un talento che non ha conosciuto invecchiamento o momenti di autentica stanca.
Perciò la sua caratteristica peculiare, il creare trame in cui il fantastico si colleghi alla storia del reale per quanto mysteriosa e fuori dai canoni tradizionali, fornisce storie, come anche quella di "Il Leone del Transvaal", che devono, per forza e per necessità, maturare colpi di scena del tutto inaspettati, far scaturire cose che poche vignette prima non avevamo nemmeno immaginato.
E' parte del suo stile. E' il suo stile.
Per quanto mi riguarda l'intrusione delle palle luminose - o cosa diavolo sono - in una vicenda che si regge benissimo sulla storia di Salgari innestata su quella delle guette anglo-boere, è assolutamente inutile.
Si direbbe quasi un escamotage per non farci dimenticare che stiamo leggendo una storia con Martin Mystére e quindi l'apparizione del mysterioso diventi obbligatoria.
Ma la accetto anche così. Non mi pongo il problema se sia stato giusto o no. Tanto è stato fatto.
Del resto, se questa storia avessi potuta rivederla io, almeno nel soggetto, come del resto non mi dispiacerebbe affatto fare se lavorassi alla Bonelli, non avrei nemmeno mescolato Salgari e i boeri. A parte il fatto che i boeri li avrei lasciati nel cassonetto della Storia senza farli emergere come eroici ribelli (ma questa è una mia opionione squisitamente politica che sarà pure di chiara origine democratica ma non deve interferire nella creatività di un autore, tanto meno di un autore dalla mente enciclopedica e navigante in mille mondi come Castelli) io credo che nella vicenda del Traansval e nella vita di Salgari vi siano elementi per due lunghe storie separate che, una volta unite, tolgono un pò all'una e un pò all'altra.
Ma se a Castelli piace far intrecciare questi elementi, e questo piace al lettore, a me va bene così. Non credo che valga la pena discuterne più di tanto.
A meno che qualcuno di voi non pensi, sbagliando secondo me, di poter far cambiare stile e conformazione mentale a Castelli dopo vent'anni di successo del suo personaggio a cui ha dedicato ormai tutta la sua espressività artistica.
Magari sarebbe giusto. Ma impossibile a mio parere.
Mentre invece trovo che chi conosce bene il BVZM debba vegliare, ed usare accuratamente questo blog per un'accurata illuminazione, sulla sua coerenza, sull'evitare che, come accadde in un paio di storie di tanto tempo fa (le uniche che non riuscii a leggere) per esempio il mondo della magia si sovrapponga totalmente a quello della scienza e della Storia finchè, con l'apparizione di gnomi e fate e elementi da favolistica infantile, tradiscano l'elemento base delle storie di Martin Mystere, che esigono sempre una finalizzazione, un senso profondo che sta nella bellezza della conoscenza, dell'avventura, della sfida all'ignoto e non nelle avventure alla Hans Christian Andersen con tutto il rispetto per lui e la sua opera.
So bene, come mi hai fatto notare acutamente caro Aldous, che qualche volta il BVZM si è espresso sugli "Uomini in nero" con un'ambiguità che mi ha fatto pensare che Castelli fosse andato a farsi un giro mentre qualche ghost writer finiva la sceneggiatura.
Ma, se penso a come in questi ultimi dieci anni, nemmeno tanto gradualmente, autori avulsi dal contesto nolittiano, purtroppo col benestare di Nolitta in quanto editore, hanno devastato Zagor, rendendolo un personaggio antitetico a quello originale e facendo perdere alla testata più di 20.000 lettori dagli anni Novanta, mentre un accurata sorveglianza del suo autore avrebbe potuto migliorare e migliorare il personaggio e il suo ambiente senza farlo diventare un estraneo ai lettori più fedeli che oggi preferiscono l'ingenuità delle prime storie all'ingolfato marasma delle ultime - tra l'altro prive del caratteristico senso dell'umorismo che segnava le storie dello Spirito con la Scure - beh, allora penso, grazie a Castelli di essere l'unico creatore e controllore delle storie di Martin Mystere e grazie a Castelli di avere ottenuto un'autonomia creativa che ci preserva il BVZM dalle amarezze che, mese dopo mese, tra Burattini e Boselli ed altri nonchè disegnatori ancora più lontani di loro dalla materia che trattano, gli album di Zagor riservano a me che, da parecchio ormai, ho rinunciato a leggerle e, quando fedelmente lo compro, penso sempre se sto facendo qualcosa di giusto a dare il mio obolo ad un personaggio che non è quello al quale ho voluto bene e del cui declino editoriale e creativo i suoi autori stessi non si rendono conto o, se se ne rendono conto, sono incapaci di ammettere le proprie responsabilità e passare la mano oppure fare qualche passo indietro sul cammino della modestia e dell'autocritica.
So bene che Martin Mystére, che vive in un contesto contemporaneo, regge facilmente molti disegnatori che farebbero, o fanno, pena alle prese con il west di Tex o quello, ormai solo teoricamente, embrionale e primordiale di Zagor. E lo stesso vale per i pochi innesti di altri autori che però Castelli, mi sembra (ditemi se sbaglio considerando che sono sempre indietro di una decina di album rispetto alle uscite regolari) controlli e sorvegli piuttosto bene.
So altrettanto bene che il BVZM non ha mai avuto masse di lettori come Tex o Zagor o, nella sua fase iniziale, Mister No e quindi permette una fedeltà che, alla ricerca di strade nuove, i responsabili di Zagor hanno perduto e mai più ritrovato.
Ma il fumetto bonelliano, per fortuna, non è mai stato d'elite. E anche se Castelli sa benissimo di rivolgersi ad un nucleo di lettori meno numeroso di altri ma certo più evoluto per interessi storici e scientifici, sa anche che gli album di Martin Mystére escono in edicola e quindi una materia elitaria viene consumata in modo genuino e popolare.
E questo fatto, ragazzi miei, nel paese delle elite e delle lobbies che prendono perennemente e tragicamente in giro le esigenze popolari e genuine delle persone e dei cittadini, è un fatto bellissimo di cui dobbiamo andare fieri e contenti.
Spero che questo mio discorso non vi sia sembrato troppo lungo e sia stato chiaro anche a coloro che potrebbero non essere d'accordo con me oppure, cose che capitano tra lettori accaniti di fumetti, magari prediligono l'ultimo Zagor e non lo disistimano come me che invece amo e apprezzo molto Martin Mystére per la sua fondamentale coerenza che, in trent'anni, puà ben avere avuto e avere ancora, qualche vicenda troppo contorta, meno riuscita, oppure troppo complessa tanto che, come mi pare ponga un altro nostro amico più su, non si capisca bene se quello che abbiamo letto il BVZM lo abbia inventato lui al pc oppure sia stata una storia dove l'esploratore dell'impossibile abbia avuto un'importanza rada o fondamentale.
Un saluto a tutti
Pat
 
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view post Posted on 22/6/2012, 17:27
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Il Dybbuk

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Ciao, il fatto che non si capisca dove termini la realtà e dove inizi la fantasia è voluto. E', per usare una brutta espressione, la "morale" della storia in questione.
Castelli qui non ha voluto parlare di Salgari e della guerra anglo-boera in senso stretto, ma dell'idea che lui si è fatto di Salgari e dell'episodio della guerra anglo-boera tratto dalle pagine ritrovate del romanzo perduto di Salgari. E dato che Salgari e i romanzi d'avventura sono - fra le altre cose - gli "antenati" della Sergio Bonelli Editore, Castelli ha colto l'occasione per costruire una storia particolare che è praticamente un inno alla fantasia e all'Avventura.

La scena delle sfere è inutile da un punto di vista razionale e raziocinante, ma non lo è sotto il profilo emotivo perchè il suo fine è proprio generare mystero, cioè "meraviglia", senso del meraviglioso, del fantastico.
Questa è l'interpretazione che le dò io, e che mi permette di adorare letteralmente questa storia, sorvolando così su eventuali imprecisioni storiche (peraltro farina del sacco di Salgari più che di Castelli).
 
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view post Posted on 10/9/2012, 14:43
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Vecchio Saggio

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Recensione AdM 2011 Il leone del Transvaal

E come mai la proponiamo adesso?
Mah.
 
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view post Posted on 3/3/2013, 19:59
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Vecchio Saggio

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Ed ecco svelato il motivo della recensione.
Stavamo preparando un "sequel" sulle sfere di Ottosdal:

gal_14___copertina_team_up_by_martin_mystere-d5txuvu
 
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59 replies since 21/10/2010, 11:26   1736 views
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