I padroni del caos, Martin Mystere n.255

Soggetto e sceneggiatura: Alessandro Russo
Disegni: Nando e Denisio Esposito (Esposito Bros.)
Copertina: Giancarlo Alessandrini

Ritorno all’Università per il Buon Vecchio Zio Marty, in azione tra le aule e i giardini di Princeton, per ricoprire davvero, una volta tanto, il ruolo di “detective”. Si sono verificate, infatti, alcune morti sospette, tutte dichiarate degli incidenti, oppure casi di suicidio. Martin, però, sostiene che si è trattato di omicidi, ed è anche l’unico ad avere visto l’assassino…
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1) Innanzitutto balza subito agli occhi del lettore il concetto di Armonia recentemente oggetto dell'ultimo Storie da Altrove (SDA n.12) e qui richiamato dal professor Grey (pag.11).
2) Albert Einstein conobbe l'Armonia già nel 1895 (sebbene a livello inconscio) usandola per suonare il violino (v.SDA n.12 pag.40) allorchè trovò quel misterioso oggetto di Ugo Foscolo che non rivelo per non spoilerare.
3) Nel 1905 lo scienziato ebreo ha il suo primo incontro con l'emissario. Ma nel 1904 aveva già avuto la rivelazione (v.SdA). Perciò, secondo me, riesce ad affrontare la verità con la mente priva di preconcetti proprio grazie all'evento dell'anno precedente in cui aveva scoperto la reale identità di Fanny Hamilton.
4) Se due più due fa quattro allora, coronando l'ipotesi fatta da GGP in quella discussione deduco che gli emissari del mondo delle idee siano sudditi di Morrigan o quantomeno abitanti del Regno del Sogno. Che ne dite?
5) Infatti lei coerentemente dirà (nell'ultima vignetta di pag.154) riguardo la capacità di Albert di improvvisare la musica: "è uno dei modi in cui manifesti la tua creatività. Ma io ho soltanto aperto una porta che già esisteva dentro di te". Sono parole in linea col comportamento espresso qui dagli emissari.
6) Questi delegati agiscono a metà tra il libero arbitrio e la predestinazione, agendo da semplice stimolo a chi può essere in grado di scegliere. Incontestabile è la capacità personale di Pierluigi Ighina di costruire lo snuvolatore, ma le conoscenze che ha usato (pag.71 terza vignetta) gli sono state fornite direttamente da loro. Quindi è pur vero che essi si limitano a dare all'uomo delle possibilità, ma ciò non toglie che influenzino direttamente il destino dell'umanità IMO. L'argomento ci porta in un campo minato: il confine tra la libera scelta e il desiderio indotto è molto sottile, e si rischia di scadere nell'immutabilità del Fato. Non so se mi sono spiegato.
7) I contrasti etici espressi al precedente punto vanno a corroborare la tesi di Mario Oduarpa secondo il quale il luogo senza tempo sarebbe Agarthi. La potete leggere in questa ricca disamina dell'albo.
8) L'ontologia delle Idee riportata in questa filosofica storia è molto vicina (cfr. ciò che dice il mandatario nella quinta vignetta di pag.78) alla concezione che ne aveva Platone. Non è la mente umana che le partorisce, ma esse esistono già. Tramite libero arbitrio l'uomo vi attinge per farle sue. Ho capito bene?
9) Nella prima vignetta di pag.90 si stabilisce che nel mondo delle idee esse esistono allo stato puro, ed è impossibile risalire alla singola mente che le ha generate. Ehm, quale tipo di mente? Quella di Dio?
10) Dagli elementi forniti dal racconto e dal messaggio suppostato di Mario ritengo ormai pacifico che nella sezione di matematica ci sia un passaggio per le gallerie agarthiane.
11) Derril si ritrova quindi nel "mondo delle Idee". Il libro che ha in mano cadendo fa rumore (pag.30). È quindi materiale?
12) Perchè allora (pag.22 seconda vignetta) non può portarlo via con sè?
13) Gli abitanti del mondo delle idee sono "solo uomini" (pag.89 quinta vignetta) o qualcosa di superiore?
14) A pag.91 Martin e Debeau si trovano proiettati tra gli stessi pianeti che Albert vide (SDA n.12) nel 1904?
15) Mario suppone che uno di questi sia Venere la sede degli Incappucciati.
16) Da quanto si dice nella seconda vignetta di pag.39 ogni pensiero lascia una traccia inconfondibile. La fonte di tutte le risposte quindi è il databank universale di cui parla Mario (Martin si interroga a riguardo ma non fornisce risposte).
17) La lavagna al plasma di pag.21 rappresenta il succitato database?
18) Vorrei far notare a Mario, se posso permettermi, un'unica inesattezza nel suo articolato e interessante resoconto: l'albo non dipinge affatto Einstein quale scienziato "privo di preconcetti" (in base alla tua lettura) infatti soltanto negli ultimi giorni di vita (pag.79 sesta vignetta) la sua mente si libera dei pregiudizi.
19) pag.78 seconda vignetta. Quale fu il motivo della seconda visita ad Einstein (quella del 1921)? Mera rappresentanza?
20) Nell'aprile 1955 il diplomatico sapeva che lo scienziato sarebbe morto di lì a pochi giorni. Lo aveva letto nel databank universale?
21) Il motivo di questa terza e ultima visita è la rassicurazione (pag.78 ultima vignetta). Non poteva fargliela nell'Aldilà?
22) Come mai solo allora la mente di Einstein è finalmente libera (pag.79 sesta vignetta) riuscendo a vedere chiaramente l'emissario?
23) Da quello che asserisce nella terza vignetta scaturisce l'impossibilità umana di spiegare il disegno della Creazione. Tale assunto dovrebbe spingere all'apatia, altro che aprire nuovi orizzonti!
24) Che significa (pag.79 ultima vignetta) "lasciare andare" le proprie idee?
25) UBC critica aspramente questo albo mentre in lista applaudirono a piene mani. Marco Spitella non ama la continuity secondo me. Quasi tutte le storie da lui recensite puntano il dito al soggetto non originale. Mah, forse sarà, però mai come adesso ho visto un albo ricco di possibili riferimenti ad albi passati (fatti come si deve) che permette a noi nipoti di divagarci e sollazzarci in collegamenti e dimostrazioni.
Del resto la scheda che ci propone riporta pochissime note, ciò è sintomatico di una sua lettura non certo approfondita dell'albo. Vediamo di rimediare.
26) Non vedo quale sia il problema circa la scelta finale del nostro eroe. Sia Martin che Albert hanno preferito guadagnarsi la conoscenza invece che riceverla in dono (pag.98 quinta vignetta) proprio come fu (SdA n.12 pag.155 prima vignetta) per l'immortalità. Mi pare coerente e niente affatto ripetitivo. Se uno è fatto così, non può cambiare atteggiamento per fare contento il critico della mutua. Nella fattispecie ritengo che il nostro eroe sia stato influenzato dal munifico atto finale di Ajay nell'albo 230 "la formula di Ramanujan".
27) In riferimento a quello splendido albo trovo illogico che non sia stato tessuto alcun collegamento con la teoria delle superstringhe (MM 230 pag.73) secondo la quale vivremmo in un universo a undici dimensioni.
28) Da quello che il professore paventa a pg.91 capisco che gli Uomini in Nero siano fautori dell'Ordine (già vantato da Grey) mentre gli abitanti del mondo delle Idee siano i padroni del Caos. Sembra che il Caos sia il Bene, e l'Ordine il Male... e invece no, alla fine (pag.98 sesta vignetta) tutti dichiarano di ambire al concetto di Ordine.
29) In quest'ottica sono costretto ad essere d'accordo con Spitella circa l'inutilità della morte cruenta di Grey. In effetti l'unico principio suona più un tema da UiN che da aperto scienziato. Ma per spirito partigiano, gli rispondo: che ne sappiamo cosa aveva in mente davvero?
30) Il suo ultimo libro "Il Senso estetico dell'Universo" contiene la risposta a tutti i misteri dell'Universo (pag.11) nonchè il nome dell'unico principio inseguito e mai raggiunto da Einstein. Viene poi stabilito che ogni idea lascia una traccia (pag.87 prima vignetta) continuando ad esistere. Quindi anche se morirà, il suo testo rimane. Perciò dobbiamo chiederci: quale mistero è stato svelato in quel libro?
31) Cosa avrebbe dovuto scrivere (pag.14 seconda vignetta) nel suo secondo libro?
32) Nella seconda vignetta di pag.11 (come ha notato Mario) Grey asserisce che tutto ha un senso e nulla accade per caso. Ribadisce un concetto più volte stabilito nel mondo mysteriano. Ora non mi sovviene, ma in una storia che ho letto di recente lo diceva una donna...
33) Haller è il direttore dell'ufficio brevetti di Berna nel 1905 (ma non si vede nell'albo). Diceva agli impiegati: proprio in questo ufficio potrebbe un giorno essere brevettata l'invenzione del secolo. Cosa glielo faceva pensare?
34) L'apparecchio di pag.9 è simile a quello di Gerard Henry, ma non proprio uguale. Infatti qui è molto più elaborato. Cfr. MM 65 pag.12. Cosa possiamo dedurne?
35) Seconda vignetta di pag.9: che cosa di preciso "non è possibile" per Einstein?
36) L'apparecchio in grado di produrre un fascio di luce così potente da vaporizzare i materiali più duri e resistenti al calore, presentato a Grey a pag.15, è lo stesso che l'informatore presentò ad Albert nel 1905?
37) L'emissario era lo stesso di allora (senza pizzetto) o un altro col medesimo look?
38) Il laser di pag.16 si basa su principi molto diversi ma altrettanto rigorosi di quelli di Grey. Bene. Quali principi? Tecnologia atlantidea?
39) Dalla misteriosa lampadina di pag.17 promanano dieci raggi. Perchè soltanto la lavagna si fracassa?
40) Come fa l'assassino incappucciato a rendersi invisibile a tutti tranne che a Martin e a Derril?
41) Pratica la stessa magìa dei monaci medievali (pag.52 ultima vignetta)?
42) In tal caso è un loro erede che
43) Ci sono altri UiN capaci di diventare invisibili?
44) Nel mondo mysteriano molti personaggi sanno confondere la luce per non farsi vedere. Usano tutti la stessa magìa o ci sono pratiche diverse per raggiungere il medesimo scopo?
45) è un uomo in nero che istiga gli studenti ad affrontare il problema da angolazioni diverse (pag.41 ultima vignetta) e a trovare nuove soluzioni (pag.43 seconda vignetta).
46) Quale cattedra tiene Debeau (pag.44 ultima vignetta) all'interno dell'università di Princeton?
47) Come disse Martin tempo addietro (MM 230 pag.58 terza vignetta) agire da solo non è il modus operandi di un UiN. Perchè quello di questa storia fa tutto da sè?
48) Debeau ha interceduto a favore di Martin (pag.80 quarta vignetta).
49) Nelle ultime due vignette di pag.46 Debeau parla proprio come il suo (doppio) collega Steve Krantz (MM 230 pag.28 ultima vignetta). Un indizio per i più scaltri. Avete notato?
50) Alla fine (pag.96 prima vignetta) anche a me come a Mario è poco chiaro come abbia fatto Martin a imporsi su
51) In quale secolo si svolge l'interludio di pag.51?
52) A quale confessione appartengono i frati di pag.52?
53) In quale monastero si trovavano?
54) Nelle ultime due vignette di pag.51 l'Uomo in Nero asserisce di essere dalla parte dei Buoni. Viene ribadita la filosofia mysteriana circa l'impossibilità della aprioristica distinzione tra Bene e Male assoluti. Mi fermo perchè si aprirebbe un mare di teoremi e corollari, ma se volete commentare voi...
55) Cosa accade nell'ultima vignetta di pag.52? Il monaco modifica la struttura molecolare in base alla "Formula di Ramanujan"?
56) Cos'è la sfera elettrica della quarta vignetta di pag.54? Una pietra di Fal?
57) Che fine farà? La bruceranno?
58) Nell'ultima vignetta di pag.73 Martin riferisce che gli appunti di Olson sono spariti. Ma allora cosa legge nella sesta vignetta di pag.68?
59) Nell'ultima vignetta di pag.85 Martin viene a conoscenza di come tutto ha avuto inizio. Da tenere a mente.
60) pag.33 ultima vignetta. Sull'elenco telefonico non ci sono altri Mystere. Anche questo da tenere a mente.
61) Perchè il folletto di pag.87 (ultima vignetta) rassomiglia a Pierluigi Ighina?
62) pag.95 terza vignetta. Chi è in grado di pensare non è mai inerme. Sarebbe meraviglioso se fosse davvero così!

Edited by MaxBrody - 6/9/2013, 18:34