Prigionieri dell'Alterjinga, Martin Mystère n. 405

La copertina mi sembra di averla già vista, ma non ricordo dove.

Una vaga assonanza tra le due copertine c'è, in effetti.

Interessante il confronto anche perché permette di osservare l'evoluzione nello stile da copertinista (spero si dica così) di Alessandrini.
In particolare l'uso del tratteggio e la ricchezza dello sfondo.

Ok, letto nel weekend.
Come albo è decisamente ottimo a livello di storia.
Mi piace come Dante ha riportato il "fuoco" nel filone Kundingas-Aborigeni australiani.
Inoltre mi ha sorpreso il finale: io mi ero fatto l'idea che il biondino e la moretta (Susan) in realtà si conoscessero già ed agissero da infiltrati il primo tra i MIB e la seconda in Altrove. Per conto di una terza entità "misteriosa" pensavo, e visti i loro assurdamente alti QI magari nemmeno terrestre. Invece le ultime due tavole chiariscono che effettivamente si sono conosciuti in questa operazione e prima erano persone ignote l'uno all'altra.

Dal punto di vista dei disegni non è affatto male, anche se personalmente non ho gradito troppo la rappresentazione visiva dell'hardware-software operativo dell'Alterjinga (mi adatto a questa grafia). Chiaramente è una interpretazione "umana" basata su ciò a cui siamo abituati noi lettori e, nel mondo secondario, Martin Mystère.
Ci sta tutta, ma mi sarebbe piaciuto qualcosa di maggiormente "alieno" tipo certe cose che riusciva a fare Angelo Maria Ricci nel primo decennio del personaggio. O il buon Palumbo in alcuni dei suoi pochi lavori sul personaggio. Qualcosa di maggiormente allucinatorio ed astratto.

Come voto dò ottimo all'albo, e nel complesso anche alla storia di tre albi che accelera in questo albo finale.

Qualcuno ha notato che Liam a p 48 e 49 impougna la pistola da mancino, mentre nelle pg successiva la pistola è nella destra.
Sarà Jaspar quello che parla con Dominic nell'Akashi! E non è che magari è lui il capo dei MIB!

Onestamente non l'ho notato, ma può essere che sia ambidestro.
A meno che non ci stessero mostrando l'azione allo specchio.

Anche io ho pensato a Jaspar per un attimo, ma non credo che sia lui.

Mentri punti la pistola contro di uno, passarla all'altra mano, non mi sembra una buona idea.

In linea di massima hai ragione.
Ma su Tex e su Zagor un'azione simile è certamente comparsa in un'ottica disorientante dell'avversario.
Di solito funziona solo per l'eroe.

Propendo per errori del disegnatore. Che prima la fa con una mano, poi si accorge di aver sbagliato, o non se ne accorge, ma non ha voglia di correggere.

Oppure se ne accorge, non ha tempo di correggere e spera (azzeccandoci) che il Via Buonarroti non se ne accorga nessuno.

Da quel che posso capire, anche se se ne accorgono non dicono nulla. Non credo che ci sia nessuno che controlli i disegni, e dica al disegnatore non va bene.