Il ritorno di Jack, Martin Mystere n.168

Ho votato capolavoro, non tanto per la qualità della storia quanto per le suggestioni che essa fornisce (poi anche la storia di per sè l'è bellina, veh).
Siamo di fronte ad una piccola summa mysteriana, ad un segreto di San Nicola in ottavo, a un bignami dell'indagine dell'impossibile (questo effettivamente non è un gran complimento) eccetera eccetera eccetera.

Quando nella sequenza del sogno di Martin compare la porta sono rimasto basito anch'io e disturbato, non riuscivo a capire dove l'avessi già vista, ma poi Recagno mi ha illuminato e sorpreso (un po' come l'Enel quando apro la bolletta).

Come dissi qualche momento fa era da un po' che nella serie si respirava fetore di Grandi Antichi, tra quello sotto il Lago Maggiore (a proposito Carlo, ma non è che c'è un legame fra il bestio e la grotta di Angera vista ne "il Regno delle Fate"?) ne la Signora delle Vipere, poi Mabus che cerca di aprire i cancelli dell'Inferno, poi qui mi appare nientepopodimeno che Yog-Sototh
Insomma, che succedeva fra il 1995 e il 1996 che giustificasse tale tentacoluta invasione?
Era solo desiderio di far salivare le pupille ( ) di noi lettori, anche a posteriori?
Le stelle si stavano allineando?

Scusate la divagazione.

Mi permetto con ciò di dare una bacchettata ad Aldous, infaticabile cercatore di esagoni che non ha fatto nemmeno una domanda sul coltello al centro della vicenda.

Già qualche volta ho pensato che potessero esistere delle sorte di anti-esagoni, dei doni dei Grandi Antichi lasciati sulla Terra per corrompere l'umanità (o osservarla nel suo processo di corruzione) e aprire porte verso il luogo fuori dal tempo e dallo spazio dove qualcuno attende sognando (e se quello di Chtulu fosse un Mondo del Sogno negativo? )
Perchè il coltello dello Squartatore sembra proprio un parallelo negativo dell'Excalibur e persino le vignette in cui Van Helsing lo impugna e "parla" con lui ricordano quelle in cui Giovannoccaro impugna l'Excalibur, o almeno io ha provato una sensazione fortissima di deja vu...

Scusate il logorroicissimo delirio
YA R'Lyeh!

Edited by GGP - 18/12/2009, 18:03

Gran bella storia ragazzi ... per me un sette e mezzo non si discute! mi piace Recagno e il suo modo di tramutare in realtà (nell'universo mysteriano) le invenzioni letterarie....


Purtroppo le domande di Aldous vanno oltre le mie competenze....scusa maestro d'enigmi

Fantastica storia, mitologicamente Lovecraftiana, ottocentescamente cupa, letterariamente ai massimi livelli dell'inventiva folle e irresistibile dell'universo di Wold Newton, e che favolosa capacità di riconnettere i capisaldi della mytologia narrativa di questa serie in maniera meticolosamente ragionata e convincente.
Per dire, l'idea di Diana "predisposta" è la stessa del MM/DD e della storia del ritorno di Mabus, ma nessuno ( nemmeno Castelli) aveva mai pensato che potesse essere applicata con logica coerenza anche al filone narrativo lovecraftiano di MM.
Peccato che, all'incirca verso il numero 300, questo Recagno abbia cominciato ad evaporare, fino a svanire del tutto, per essere sostituito da un autore con approccio quasi opposto.