Agarthi - Il Forum di Martin Mystère


Incubo tra i ghiacci
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Incubo tra i ghiacci, Martin Mystere n.251

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view post Posted on 23/12/2009, 10:03
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Vecchio Saggio

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Soggetto e sceneggiatura: Paolo Morales
Disegni: Paolo Morales e Fabio Grimaldi
Copertina: Giancarlo Alessandrini

Dopo aver litigato con Martin, Diana decide di partire senza di lui per una missione scientifica al Polo Nord. Ma, tra i ghiacci dell’Artide, si nasconde una minaccia inaspettata e inarrestabile, davanti alla quale ogni resistenza è inutile. Le comunicazioni con la base sono interrotte, e nessuno risponde… Che cosa troverà ad attenderlo il BVZM una volta giunto sul luogo?
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Capolavoro di Morales, che contempla tutti gli elementi della Narrativa. C'è il pathos, l'ambientazione, la coerenza, l'analisi profonda dei personaggi, e le spiegazioni filosofico-scientifiche che a me piacciono tanto. 10 e lode. Che sia possibile rimanere congelati per migliaia di anni, in MM è sempre stato pacifico (per gli esseri umani e nell'ordine di migliaia di anni). Che possa avvenire in milioni di anni... bisogna sospendere molto l'incredulità, certo, ma per me ci sta, soprattutto in quanto vengono fornite ottime delucidazioni pseudo-razionali (pag.63), collegamenti alla scienza ufficiale (il tardigrado) e scrupolose speculazioni empiriche (pag.67).
UBC lo definisce "un vero gioiello della tensione", dandogli il massimo dei voti. Ovviamente vanno a trovare il pelo nell'uovo ricordando che il genere horror non fa parte della serie. Non sono affatto d'accordo. I mostri dell'Annwn, i Grandi Antichi, e i vari torturatori conosciuti negli anni dove li mettiamo?
Tutto l'albo scorre via in un solo fiato, con insolitamente poche parole per MM, certo, ma il senso di godimento e di crescente interesse che pervade il lettore dall'inizio alla fine viene ben evidenziato dalla recensione. Tutto perfetto, insomma, tranne per il fatto che, udite udite... :( non ho domande.
E allora rivolgiamo l'attenzione ad un messaggio che fu fatto in lista prendendo spunto da quest'albo. Alex teorizza l'esistenza di due universi narrativi diversi, quello di Morales e quello di Atlantide. Ne sarebbe testimonianza, ad esempio, l'assunto circa lo scioglimento dei ghiacci artici che non avviene da oltre 50 milioni di anni per Pietro (il miglior microbiologo d'America per inciso) mentre in ATL 75000 sarebbero fornite indicazioni contrastanti, che ora sfortunatamente non ricordo, e a cui nel messaggio citato si fa riferimento.
Egli trova poi un terzo filone trasversale...
Dichiarandomi in completo disaccordo con la stucchevole contemplazione di più realtà parallele in MM, attendo i vostri commenti. essen Il Salva ha accennato una bozza di risposta (msg 7801) giudicando "ignoranti" i migliori scienziati d'America. Bè... qualcuno ha di meglio da proporre?
Vi segnalo, solo per dovere di cronaca :angry: che per Luca Montesano la storia in oggetto è una "ciofeca"
(msg 7789) cui segue questa risposta del grande Mario, il quale esorta a inserire le seppie assassine nella mega-continuity. Spero che qualcuno nel forum, più esperto di me, raccolga l'invito. :rolleyes: Col mitico Oduarpa, però, non sono d'accordo circa "gli eccessi di incursioni di personaggi letterari", non per sudditanza psicologica ai cavalli di battaglia di Re Carlo :D , bensì per il compiacimento che mi reca l'esistenza di Sherlock Holmes, Pinocchio, Ulisse, etc. in quanto fatta con coerenza e precisi riferimenti storici come Recagno sa alacremente fare. Prima di finire troppo OT vorrei solo dire che, riguardo l'importanza della continuity, ho trovato molto calzante questo parallelo musicale sempre dell'amico xothit e mi dichiaro d'accordo con lui. Egli dice:"si arriva all'Assurdo che il lettore, specialemnte quello abituale, conosce il personaggio meglio di chi scrive le storie e quindi in caso di stonature, invece di valutare la storia in se (che magari puo' essere anche buona) finisce per impuntarsi su questa stonatura. Un musicista puo' essere anche un ottimo solista, ma se nell'orchestra va fuori tempo si sente. Se sono in molti ad andare fuori tempo e' un macello."
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Riguardo l'indifferente comportamento coniugale di Martin c'è questa lettura di gi che mi trova d'accordo.
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Il resto del messaggio di Mario riporta l'analisi di molti elementi della storia, e siccome sono d'accordo quasi su tutto, in particolare sull'indelicato e IMO fastidioso humour nero di Jurgen, sollecito voi a commentare/rispondere.
A me non resta che completare la nota di UBC contando le candeline sulla torta di Diana: sono 26. BIF8C01212

Edited by MaxBrody - 6/9/2013, 18:32
 
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lo sbudellatore
view post Posted on 23/12/2009, 11:26




molto bello nella sua semplicità. avventura pura.
 
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Sergej Orloff
view post Posted on 23/12/2009, 19:22




Altra storia di Morales che mi è piaciuta molto: l'atmosfera alla "survival horror" viene resa in tutta la sua tensione, utilizzando "mostri" originali sia per modalità di funzionamento che per la strategia necessaria per sconfiggerli. Ottimi i disegni di Morales e Grimaldi, soprattutto in certi primi piani che sanno rendere al meglio l'intensità delle emozioni provate dai diversi personaggi.

CITAZIONE (Aldous @ 23/12/2009, 10:03)
Ovviamente vanno a trovare il pelo nell'uovo ricordando che il genere horror non fa parte della serie. Non sono affatto d'accordo. I mostri dell'Annwn, i Grandi Antichi, e i vari torturatori conosciuti negli anni dove li mettiamo?

Concordo con te: sin dall'inizio della sua storia editoriale, Martin è sempre stato un personaggio eclettico ed ha esplorato registri narrativi diversi; credo quindi che la testata si presti bene ad "esperimenti" del genere.

CITAZIONE (Aldous @ 23/12/2009, 10:03)
E allora rivolgiamo l'attenzione ad un messaggio che fu fatto in lista prendendo spunto da quest'albo. Alex teorizza l'esistenza di due universi narrativi diversi, quello di Morales e quello di Atlantide. Ne sarebbe testimonianza, ad esempio, l'assunto circa lo scioglimento dei ghiacci artici che non avviene da oltre 50 milioni di anni per Pietro (il miglior microbiologo d'America per inciso) mentre in ATL 75000 sarebbero fornite indicazioni contrastanti, che ora sfortunatamente non ricordo, e a cui nel messaggio citato si fa riferimento.

Secondo me, la questione si può risolvere così: è vero che i ghiacci si sono sciolti più volte nel passato mysterioso della nostra Terra (come, ad esempio, nella catastrofe di 75000 anni fa); tuttavia, nulla ci vieta di immaginare limitate zone dell'artico che non sono state toccate (o che sono state toccate in misura minore) dal fenomeno e nel quale le seppie hanno continuato a rimanere ibernate.
 
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lo sbudellatore
view post Posted on 23/12/2009, 21:39




quanto sono belli i disegni? lacrimuccia per la coppia defunta.
 
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Erre Esse
view post Posted on 26/12/2009, 16:49




Sono curiosissimo di leggere questa storia!
In effetti è vero quello che dicevano in lista, per Paolo Morales, semplicemente, Atlantide e Mu non sono mai esistite, ma - oserei dire - anche il resto della continuty martinmysteriana (tranne la sua personale).
 
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view post Posted on 29/12/2009, 09:40
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Vecchio Saggio

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Io non sarei così drastico nei confronti della precipua vena artistica di Morales.
La continuity è una come il Dio Unico. Semplicemente Paolo image analizza la parte psicologica di Martin che non era venuta alla luce o non era stata "fatta notare" dagli altri autori. image Nei suoi albi ci sono comunque componenti (ad esempio quelli esoterici e magici) che possono/devono essere inseriti negli elenchi della serie. Noi siamo qui proprio per riaggiustare o almeno tentare di rimettere insieme i pezzi (se qualche autore ci desse una mano non sarebbe male image ) del grande puzzle castelliano, come sa ben fare il dotto amico Sergej, e come spero faccia anche qualche altro volenteroso prima che gli eredi... lo distruggano. image
 
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view post Posted on 31/12/2009, 10:53
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Vecchio Saggio

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Aperto il sondaggio
 
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view post Posted on 29/1/2010, 11:03
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Vecchio Saggio

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Bellissima storia tenebrosa, che schifo le seppiolone, già a me pesci e altre cose viscidozze fanno proprio rabbrividire, quindi immaginate la sensazione che ho avuto nel vedere le vignette con i tentacoluti cosini che si spatocciavano sulle vetrate :sick: :sick: :sick:


CITAZIONE (Sergej Orloff @ 23/12/2009, 19:22)
CITAZIONE (Aldous @ 23/12/2009, 10:03)
E allora rivolgiamo l'attenzione ad un messaggio che fu fatto in lista prendendo spunto da quest'albo. Alex teorizza l'esistenza di due universi narrativi diversi, quello di Morales e quello di Atlantide. Ne sarebbe testimonianza, ad esempio, l'assunto circa lo scioglimento dei ghiacci artici che non avviene da oltre 50 milioni di anni per Pietro (il miglior microbiologo d'America per inciso) mentre in ATL 75000 sarebbero fornite indicazioni contrastanti, che ora sfortunatamente non ricordo, e a cui nel messaggio citato si fa riferimento.

Secondo me, la questione si può risolvere così: è vero che i ghiacci si sono sciolti più volte nel passato mysterioso della nostra Terra (come, ad esempio, nella catastrofe di 75000 anni fa); tuttavia, nulla ci vieta di immaginare limitate zone dell'artico che non sono state toccate (o che sono state toccate in misura minore) dal fenomeno e nel quale le seppie hanno continuato a rimanere ibernate.

Sono completamente d'accordo, poi sinceramente non vedo tutta questa separazione tra Morales e gli altri autori, come per esempio chi gli rinfaccia che nelle sue storie non c'è ALtrove. A parte il fatto che in "operazione Gengis Khan" Martin dice che non è riuscito a chiamare Cris Tower, mi sembra comunque un'argomentazione povera: Altrove compare in un numero molto limitato di storie, quindi non è che ogni volta che il nostra Zio preferito si muove ci devono essere due o tre agenti alle sue costole.
Insomma, queste seppie si sono sviluppate prima dei dinosauri, probabilmente, che cavolo c'entra Atlantide?
Potrebbe anche essere possibile che in altre occasioni si fossero risvegliate, ma, non avendo trovato cibo, si fossero re-ibernate dopo aver fatto fuori qualche orso polare, mentre questa volta hanno trovato di che proliferare.
Piuttosto la loro esistenza è interessante in chiave di continuity a un livello molto più profondo perchè documenta la possibilità di forme di vita alternative a quella linea evolutiva di cui fa parte l'umanità (che al momento ne è il culmine) e noi sappiamo (vedi la vendetta di Loki) che quella linea evolutiva è stata in qualche modo favorita e modificata da interventi esterni all'ecosistema (i TDD)
 
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view post Posted on 29/1/2010, 19:06
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Il Dybbuk

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CITAZIONE (GGP @ 29/1/2010, 11:03)
Bellissima storia tenebrosa, che schifo le seppiolone, già a me pesci e altre cose viscidozze fanno proprio rabbrividire, quindi immaginate la sensazione che ho avuto nel vedere le vignette con i tentacoluti cosini che si spatocciavano sulle vetrate :sick: :sick: :sick:

E' incredibile come tu fornisca sempre spunti per prenderti in giro...non si finisce mai di conoscerti :hmmm:

CITAZIONE (GGP @ 29/1/2010, 11:03)
Sono completamente d'accordo, poi sinceramente non vedo tutta questa separazione tra Morales e gli altri autori, come per esempio chi gli rinfaccia che nelle sue storie non c'è ALtrove.

Beh, Morales deve comunque sottostare ad una autorità: la redazione. Pertanto, se c'è qualcosa che non va in chiave di continuity, immagino gli venga "ordinato" di fare cambiamenti. Poi, è pur vero che Morales preferisca altre tematiche rispetto a quelle più "classiche", ma recentemente non si è nemmeno tirato indietro a elementi già sviscerati (v.Grandi Antichi).

CITAZIONE (GGP @ 29/1/2010, 11:03)
A parte il fatto che in "operazione Gengis Khan" Martin dice che non è riuscito a chiamare Cris Tower, mi sembra comunque un'argomentazione povera: Altrove compare in un numero molto limitato di storie, quindi non è che ogni volta che il nostra Zio preferito si muove ci devono essere due o tre agenti alle sue costole.

Anche perchè quelli si muovono solo con grosse berline dai vetri oscurati :ehsì:
 
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lo sbudellatore
view post Posted on 29/1/2010, 22:50




ottimo.
 
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view post Posted on 28/11/2013, 16:37
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Vecchio Saggio

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Gran bell'albo, atipico per MM.
Tensione, scienza, sentimento e azione.
 
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view post Posted on 25/3/2019, 01:18
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Gran Maestro

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Bella storia.
Nonostante non apprezzi certi toni allarmistici sulla questione climatica, è una storia densa, sintetica, suggestiva, ben sceneggiata e molto interessante. Soprattutto si riflette su quella che è la conseguenza più pericolosa dell'azione scriteriata dell'uomo sull'ambiente: l'alterazione di un equilibrio estremamente complesso e instabile, senza il quale non sarebbe potuta e non potrebbe esistere la vita umana. Interessante poi il finale, nel quale si sottolinea come determinati torti siano arginabili solo con ulteriori azioni gravi e pericolose, perché un equilibrio tanto precario è pressocché impossibile da recuperare pienamente e senza conseguenze.
Passando ai difetti, il pretesto narrativo di esordio è povero, e per una volta anche la resa psicologica non è da Morales: temo sia colpa in entrambi i casi del poco spazio a disposizione. Ci sono comunque dei passaggi molto ben fatti, ad esempio Martin che crede Diana morta.
 
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view post Posted on 26/3/2019, 14:13
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Gran Maestro

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Ho riletto la storia, insieme a qualche altra di quel periodo, lo scorso week end.
In effetti è una storia molto buona, certo, alcune influenze cinematografiche classiche sono chiare, ma la resa è buona.
Sulla parte ambientalista, in genere sono d'accordo con chi paventa danni enormi e irreparabili causati dai disastri ecologici.
Qui però, forse, Morales è andato un pelo troppo in là.
 
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view post Posted on 26/3/2019, 15:34
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Gran Maestro

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CITAZIONE (devero @ 26/3/2019, 14:13) 
Ho riletto la storia, insieme a qualche altra di quel periodo, lo scorso week end.
In effetti è una storia molto buona, certo, alcune influenze cinematografiche classiche sono chiare, ma la resa è buona.
Sulla parte ambientalista, in genere sono d'accordo con chi paventa danni enormi e irreparabili causati dai disastri ecologici.
Qui però, forse, Morales è andato un pelo troppo in là.

Soprattutto perché un conto è criticare (giustamente) i danni enormi all'ambiente causati dall'inquinamento (devastante soprattutto per noi, oltre che per la biodiversità); un altro conto è essere catastrofisti su un fatto, come quello del riscaldamento globale, di cui ancora non sappiamo molto.
 
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view post Posted on 27/3/2019, 12:41
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Vecchio Saggio

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QUOTE (G. Nevio @ 3/26/2019, 03:34 PM) 
Soprattutto perché un conto è criticare (giustamente) i danni enormi all'ambiente causati dall'inquinamento (devastante soprattutto per noi, oltre che per la biodiversità); un altro conto è essere catastrofisti su un fatto, come quello del riscaldamento globale, di cui ancora non sappiamo molto.

Mi permetto di dire che non è che se ne sappia proprio poco poco.
 
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