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| Questa l'avevo già letta, ma volevo aspettare a commentarla. Perchè qui siamo di fronte ad uno dei capolavori di Castelli, che imbastisce una trama incredibile, senza un briciolo di azione (nessun "adesso, Java!"), una storia completamente parlata, profondamente inquietante (devo dire che molte delle storie capolavoro di MM sono inquietanti) e con un coup de teatre che lascia di stucco fino in fondo.
Chiarolla è un grandissimo disegnatore: i suoi volti sembrano deformati e a tratti caricaturali, ma riesce a far recitare i personaggi come pochi altri e le sue tavole trasudano espressività
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