Soggetto:
Alfredo Castelli (da un’idea di
Elio Ottonello)
Sceneggiatura:
Alfredo CastelliDisegni:
Corrado RoiCopertina:
Giancarlo AlessandriniUna serie di eventi apparentemente scollegati segna l’inizio di una nuova avventura per il Detective dell’Impossibile: nel 1119, una mysteriosa missione viene affidata ai cavalieri Templari, mentre, ai giorni nostri, Martin indaga su una serie di omicidi rituali, e un esperto di elettronica elabora un micidiale videoclip.-----------------------------------------------------------------------------------------------
Bellissima trama in stile codice da Vinci.
Però continuo a cercare di capire come i sette esagoni diventino i sette Graal. La pietra nera di questa stoira o pietra filosofale sarebbe "la Pietra di Fal"? E alla fine Martin ha disattivato anche questo Graal?
Nell'albo 90 a pag.16 ultima vignetta, assisto "impotente" alla negazione della teoria così fascinosamente proposta poi nel primo Gigante "Il Segreto di San Nicola". Kut Humi dice: "Gli uomini incolti
forgiarono 7 Graal dalla Grande Coppa di Dagda". Ma se nel G1 furono gli Extraterrestri a sparpagliare i 6 esagoni per la Terra!
Non si spiega neanche nella pagina successiva 17 dove prevede un "nuovo ciclo" (forse il quinto periodo
del Manvatara non ben chiarito nel "Presagio" MM 66-67).
Non mi pare neanche possibile argomentare che gli Dèi costrinsero gli extraterrestri a disperdere i 7 Graal...
e allora i Graal sono umani
o extraterrestri???
Edited by MaxBrody - 2/8/2013, 18:44