Agarthi - Il Forum di Martin Mystère


L'uomo delle nevi
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L'uomo delle nevi, Martin Mystere nn.88-87

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Sergej Orloff
view post Posted on 18/11/2008, 10:02




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Soggetto e sceneggiatura: Pier Francesco Prosperi
Disegni: Sergio Tuis
Copertina: Giancarlo Alessandrini

Martin e Java fanno parte di una spedizione in viaggio tra gli antichi ghiacciai dell’Asia Centrale per scoprire la verità su una delle più affascinanti creature mysteriose del pianeta: lo Yeti. Nell’Himalaya, superata la Valle dei Draghi, gli esploratori penetrano in un intrico di gallerie e sale sotterranee. Ed è qui che si troveranno faccia a faccia con un’intera tribù di Uomini delle Nevi.
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Ritornano i personaggi di Sara Hunt e Nat Shapiro, già comparsi nella storia Creature dell'ignoto e affrontano assieme a Martin un enigma "tradizionale": lo yeti. La storia è molto lineare (forse fin troppo...) e presenta una prima parte didascalica sul "Pianeta Cina", una seconda parte più avventurosa ed una parte finale con la soluzione del mystero. Devo dire che ho trovato piuttosto originale e ben calata nell'universo mysteriano l'idea sull'origine degli yeti. Tuis ha un segno classico che personalmente apprezzo molto... a proposito, non era imminente una nuova storia con i suoi disegni? :unsure:

Edited by MaxBrody - 2/8/2013, 18:44
 
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view post Posted on 4/12/2008, 14:54
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Vecchio Saggio

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1)
CITAZIONE (Sergej Orloff @ 18/11/2008, 10:02)
La storia è molto lineare (forse fin troppo...)

bè, fin dall'inizio anche a me pareva strano che Lien Pei (il cui padre era morto picchiato dalle Guardie Rosse) fosse diventata una biologa di fiducia del Partito Comunista. Ma avevo pensato ad una sceneggiatura miope che non aveva ben analizzato il carattere dei personaggi. Invece alla fine devo dire che questa storia mi ha fatto vivere un clima avventuroso da epopea di una volta. :.clap:
2)
CITAZIONE (Sergej Orloff @ 18/11/2008, 10:02)
una prima parte didascalica sul "Pianeta Cina",

un must che caratterizza le storie di Martin e che IMO non dovrebbe mai mancare
3)
CITAZIONE (Sergej Orloff @ 18/11/2008, 10:02)
una parte finale con la soluzione del mystero. Devo dire che ho trovato piuttosto originale e ben calata nell'universo mysteriano l'idea sull'origine degli yeti.

Qui però ci sarebbe da eccepire che Darwin potrebbe rivoltarsi nella tomba image al solo sentire che in poche generazioni una specie può mutare.
4) Dove hanno piazzato il proiettore olografico che fa apparire i sauri nella valle di Ulugqat? Come lo alimentano?
5) albo 87 pag.95 Atlantide è il nome che le avete dato, dice lo Yeti colto a noi umani. :blink: Qual è il vero nome dell'antica civiltà?
6) Quanti secoli sono rimasti su Marte? In quante generazioni sono diventati scimmie? Le razioni di cibo dell'astronave sono durate centinaia di anni? image
7) albo 88 pag.11 Gli esterni avevano perdute tante nozioni scientifiche. Come fanno allora a capire che il rumore dei motori significa partenza dell'astronave?
8) pag.12 Quale morte terribile trovarono gli interni? Soffocati? Ma allora gli esterni come facevano a respirare prima di adattarsi?
9) pag.38 Martin incontrerà in futuro il professor Kenneth Westland? Indagherà sull'arte del volo Incas?
 
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Votarxy
view post Posted on 5/12/2008, 01:40




3) beh, le mutazioni improvvise fanno anche parte della dottrina evoluzionistica (come sa chi ha visto la trilogia di xmen). a me fa strano comunque, ma sospetto che più che altro si tratti di mutazioni dovute al posto (radiazioni, onde sigma, etc.)
7) istinto
8) il primo giorno uscivano un'ora, il secondo due, il terzo andavano ad amoreggiare dietro le siepi rosseggianti... invece gli Interni non hanno avuto tempo di adattarsi.
10) anyway, tutta questa storiella è appunto solo una storiella, non suffragata da alcuna prova e probabilmente tutta inventata.
 
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view post Posted on 5/12/2008, 10:15
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Vecchio Saggio

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) Penso 5 secoli
 
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Sergej Orloff
view post Posted on 6/12/2008, 14:32




3) Io continuo a trovare affascinante l'idea che gli Yeti
SPOILER (click to view)
discendano dagli astronauti atlantidei che hanno raggiunto Marte.
Concordo con te sul fatto che la tempistica è un pò troppo stretta per consentire un'evoluzione simile, però quoto Votarxy nell'ipotizzare che l'ambiente marziano (tramite radiazioni o simili) possa aver in qualche modo "accelerato" la mutazione.
4) :hmmm: probabilmente le pareti di roccia circostanti offrono sufficienti luoghi sicuri dove posizionare i proiettori. Per quanto riguarda la loro alimentazione, ipotizzo che simili macchinari debbano funzionare mediante energie rinnovabili (come l'energia solare).
5) Io interpreterei la frase così: Atlantide è il nome dato al continente scomparso dagli umani (ossia dai membri di una razza alla quale lo yeti non appartiene).
6) I tempi non vengono precisati anche se, dalle descrizioni, possiamo immaginare siano passati almeno svariati decenni... le razioni concentrate erano evidentemente molto concentrate per poter durare tutto quel tempo :P
7 e 8) Quoto Votarxy.
9) No.
10) :hmmm: a me piace pensare che il racconto dello yeti sia sostanzialmente veritiero: la conoscenza "paranormale" che ha della vicenda potrebbe essere giustificata da doti di psicometria, ossia dalla capacità leggere la memoria del passato negli oggetti (in questo caso, il relitto dell'astronave)?

Edited by Sergej Orloff - 6/12/2008, 19:55
 
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view post Posted on 5/5/2009, 19:04
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Druido

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Ed eccoci al seguito dell'uomo dei boschi...nel lontano luglio del 1996 un ragazzino di 11 anni con un tutto mystere n°87 scopriva chi fosse questo detective dell'impossibile che piaceva tanto al papà...
Eh già la prima storia non si scorda mai...inutike dire che il fattore sentimentale alza di molto la mia valutazione su questa storia che come già scritto in questo stesso topic sembra far parte della prima "era" mysteriana (quella dei primi 4 anni/50 numeri)avventurosa e movimentata con un mistero classico e una soluzione che alla mia prima lettura (ero un candido undicenne)mi aveva letteralmente incantato...Bella bella bella....

Voto storia:8

Voto disegni:9++

P.S.La mia prima storia non è neppure di Castelli :paz:

***ALDOUS'S CORNER***

1)Ti straquoto!!!!!sembrava di essere tornati ai tempi di storie mitiche come"la città delle ombre diafane","tunguska","il flauto di pan"....

2)Altro elemento che contribuisce un'aura "mitica" a questa storia...

3)Su questo punto però ho una domada da fare e invoco l'aiuto di Aldous,Max,Sergej il Prof. & Co.:
Se gli Atlantidei approdano su marte non dovrebbero rovare i resti della civiltà dell'alieno apparso su MM 39 ultimo rappresentante dei "marziani"?

4)Non potrebbero aver sfruttato la tecnologia atlantidea di condizionamento mentale risvegliando quella particolare allucinazione?

5)Quoto Sergej

6)Più che altro non avevano una radio per comunicare con la terra?

P.S.Sinceramente a me gli esterni hanno provocato una rabbia immensa privando gli interni della tanto sospirato ritorno a casa....maledetti!!!!!!!! :grrr:

***FINE ALDOUS'S CORNER***

 
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view post Posted on 4/10/2009, 11:22
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Vecchio Saggio

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Storia semplice, ma che mi è piaciuta molto. Un po' per una solida introduzione storica, quel MM calato nel reale che tutti amiamo tanto, un po' per la soluzione del mistero degli yeti, che ho trovato discretamente originale (ed aperta ad ulteriori seguiti), un po' per i disegni di Tuis, che si è rivelato ancora bravo dopo lo splendido esordio.

5) Mi pare che in alcuni episodi sia stato usato il nome "città dei cinque anelli" per indicare la capitale di Atlantide (e per esteso lo stato)

6) Qui sta il busillis. Dal design "fantascienza fine anni 70" delle astronavi atlantidee possiamo supporre che il viaggio non sia avvenuto negli ultimi anni di Atlantide, quando la tecnologia, grazie alla guerra con Mu doveva aver fatto un balzo in avanti (a proposito, abbiamo a disposizione una cronologia della guerra con Mu, quando è iniziata? quanto è durata?)
Direi che possiamo collocare l'arrivo degli astronauti molto dopo l'arrivo dei satiri, che mi pare avessero assistito alla nascita di Atlantide, ma giriamo sempre intorno a date imprecise.
Sappiamo che 75000 anni fa un cataclisma ha sconvolto la Terra, poi (10000 anni dopo?) ha cominciato a svilupparsi una civiltà che sarebbe diventata Atlantide (e Mu come e quando si sviluppò?), questa civiltà finì circa nel 6500 a. C, quindi avrebbe dovuto svilupparsi in un periodo di tempo di circa cinquantamila anni.
Considerando che alla "nostra" civiltà sono stati necessari circa 8000 anni per sviluppare una tecnologia spaziale, scopriamo che ci sono sconvolgenti "buchi" nella cronologia atlantidea.
A questo propongo una soluzione: la civiltà atlantidea si è sviluppata più lentamente della nostra sul piano tecnologico perchè aveva a disposizione soluzioni evolutive differenti grazie al contatto con gli esseri dei popoli fatati e alla magia.
 
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view post Posted on 11/12/2009, 18:53
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Vecchio Saggio

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Aperto il sondaggio
 
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view post Posted on 3/3/2013, 20:01
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La verità sul fallimento della spedizione marziana e sulla genesi degli Yeti, a fumetti!

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view post Posted on 26/10/2017, 00:14
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Vecchio Saggio

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Quslcosa in questa storia non mi ha convinto del tutto, pur piacendomi come tutte quelle che trattano di Atlantide e Mu.
Gli atlantidei sono andati su Marte, ma avrebbero dovuto sapere e probabilmente trovare i resti della civiltà dei satiri, no? Eppure non c'è nessun minimo riferimento.
Il vero mystero secondo me è l'esistenza dello yeti saggio. Comunque è una storia che si risolve troppo linearmente, ho capito fin dall'inizio che Lien Pei fosse una donna in nero.
 
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view post Posted on 12/11/2017, 09:31
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Custode dei Mysteri

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CITAZIONE (Brando92 @ 26/10/2017, 00:14) 
Quslcosa in questa storia non mi ha convinto del tutto, pur piacendomi come tutte quelle che trattano di Atlantide e Mu.
Gli atlantidei sono andati su Marte, ma avrebbero dovuto sapere e probabilmente trovare i resti della civiltà dei satiri, no? Eppure non c'è nessun minimo riferimento.
Il vero mystero secondo me è l'esistenza dello yeti saggio. Comunque è una storia che si risolve troppo linearmente, ho capito fin dall'inizio che Lien Pei fosse una donna in nero.

è ciò che ho pensato anche io sui satiri, nessun collegamento, niente di niente :angry:
e poi fa strano come martin si meravigli tanto delle proteste in piazza tienamen quando tipo l'anno prima si è trovato
-lui, diana e java- invischiato in cina in qualcosa di ben più grave e pericoloso :huh:
per il resto è una bellissima storia senza dubbio, specie quando l'argomento è la cina (in questo caso ci si concentra sullo xinjang, la regione più remota, estesa ed -ultimamente, ma anche nell'89 non doveva essere molto diverso, da come descritto in questo numero- instabile politicamente del "paese di mezzo" che si trova al confine con l'afghanistan)
 
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view post Posted on 2/6/2019, 12:49
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Gran Maestro

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é questa la storia che si apre con la tavola in ricordo di Tienanmen, fatto accaduto solo pochi giorni prima?
 
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view post Posted on 4/5/2021, 01:03

Giovane Curioso

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si con l'immagine dell'articolo di giornale
 
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view post Posted on 12/7/2022, 21:27
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Druido

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Bella, seppur semplice, storia di Prosperi, che è riuscito a "imitare" bene lo stile di Castelli in certe situazioni.
Dopo una parte introduttiva e didascalica sulla Cina (comunque non noiosa), arriva una seconda parte più avventurosa e una terza in cui viene risolto il mystero di turno, quello dell'Uomo delle Nevi. Seppur sia un po' forzato che la mutazione sia avvenuta in così poche generazioni, ho trovato originale e affascinante la spiegazione dell'origine dello Yeti. Non ho però apprezzato come venga totalmente ignorata la storia di Castelli sui satiri marziani (buoni invece i rimandi a L'uomo dei boschi).
Il colpo di scena su Lien Pei, che si rivela essere un membro degli Uomini in Nero, è una soluzione vista ormai tante volte sulla serie, però bisogna dire che funziona e spiega anche il mistero dei draghi all'ingresso della valle.
Tuis, dal canto suo, fa un buon lavoro ai disegni. Belli soprattutto gli sfondi, con alcuni chiaroscuri nelle ambientazioni innevate davvero notevoli. Bella e suggestiva la cover di Alessandrini.

Storia: 8+
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13 replies since 18/11/2008, 10:02   551 views
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