Soggetto e sceneggiatura:
Pier Francesco ProsperiDisegni:
Gaspare e Gaetano CassaroUn’oscura minaccia incombe su Stati Uniti e Messico: un invisibile assassino uccide spietatamente chi incrocia la sua strada. Come è possibile fermare questa catena di sangue? Che relazione c’è fra tali delitti e il mostro descritto nel racconto “La cosa da un altro mondo” dello scrittore Ambrose Bierce? E che fine ha fatto lo stesso Bierce, scomparso mysteriosamente in Messico, nel 1914?----------------------------------------------------------------------------------------------------------------
California del Sud 1968. Un bestione invisibile fa scempio di uomini e animali. Alcuni (il collega di Hewitt, Consuelo) riescono a vedere un'
ombra indistinta. La vicenda ruota intorno a un diario che parla di Ambrose Bierce ed è stato scritto dal suo amico John Ludwig Atkins nel 1914. Il capitano Saulnier non riesce a decifrare le
zampe di gallina del diario, mentre il nostro eroe riesce in un colpo d'occhio a realizzare che il volume parla di Ambrose Bierce. :taptap: Gradirei sottolineare la scrupolosità del capitano che chiede l'autorizzazione al magistrato prima di fornire a Martin la copia di un
reperto relativo all'inchiesta in corso. Travis dovrebbe fare un corso di deontologia presso di lui.
Ma veniamo alle domande.
1) Il diario di Ambrose Bierce esiste realmente?
2) Data la sua vera natura (che scopriremo alla fine), perchè il bestione ha un
forte odore di selvatico?
3) a pag.92 del primo albo Martin fa una profezia riuscita dopo 20 anni (Obama).
4) Martin nota (pag.35 terza vignetta) che nel diario
non ci sono date ma (come si nota a pag.34 terza vignetta) è la sera stessa del 15 maggio 1914 che i due amici pernottano a Jimenez e proprio
quella sera (pag.36) John lascia Ambrose da solo.
5) Pare che in presenza del mostro alcuni esseri umani, cercando di gridare, emettano un urlo ultrasonico che essi stessi di conseguenza non percepiscono (almeno così sembra per la signora Kitts). Ma Atkins invece (pag.38) pure cerca di urlare, e non ode alcun suono, pertanto la frequenza che emette dovrebbe essere ultrasonica. Ma nel suo caso il bestione non subì alcun fastidio. Perchè?
6) Ho notato dai disegni che la Bestia dovrebbe essere alta più di tre metri e mezzo e pesare almeno una tonnellata. Come fa a passare dalla porta del Motel a pag.44 e nella grata del laboratorio?
7) A pag.51 Martin sente
quasi fisicamente un'ondata d'odio.
8) pag.52 il Murchdana di Martin
disegna per un breve attimo nell'aria il profilo allucinante della Cosa. Ne deduco che l'arma a raggi funziona su frequenze sonore ultrasoniche?
9) Il mostro ha quattro braccia ma... non è parente delle Ombre Diafane. :uahuah:
10) Di solito le copertine mostrano qualcosa che non accade nelle vicende narrate. La copertina del n.75 riproduce un episodio esatto del racconto.
11) La Cosa viene da un pianeta in cui
sono inimmaginabili cose come la violenza e la mancanza di amore (pag.87). E allora perchè ha unghie e denti così aguzzi?
12) pag.92 ultima vignetta. Ancora una volta Martin parla come un Uomo in Nero.
13)
Ci sono colori che noi non possiamo vedere. La teoria mysteriana esposta in questa storia sulla composizione della luce potrebbe essere alla base dei tanti esseri invisibili (umani e non) delle future vicende del nostro. non credete?
14) Domanda finale importante sull'identità del Bestione:
a quale razza di extraterrestri appartiene la Cosa? Non è un Nommo, non è un Kundigas, ...
Ora ho capito 
il motivo per cui c'è chi si fa crescere le unghie così lunghe. 
...Inoltre tenendo in considerazione il fatto che la percezione della luce e del suono sul suo pianeta sono molto differenti dai nostri,penso che la stessa cosa valga per l'olfatto...ciò che per noi è maleodorante,per lui ha un buon odore...
. Senza dubbio una storia veramente molto "hard" dal punto di vista della qualità, dei fantastici disegni e del titolo preso dall'omonimo film del 57' di Christian Nyby. Per me, una delle più belle storie dei primi 100 numeri del BVZM.
