Agarthi - Il Forum di Martin Mystère


Il presagio
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Il presagio, Martin Mystere nn. 66-67

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view post Posted on 23/2/2018, 21:03
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Vecchio Saggio

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Se ciò che avvenne fu una scissione, e non una gemmazione, possiamo dire che ogni Graal è anche l'originale.
 
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view post Posted on 26/1/2021, 22:33
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Giovane Curioso

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Che storia meravigliosa, un capolavoro! Devo dopo questo inizio entusiasta quotare e riconoscere i commenti precedenti, ormai di qualche anno fa'. La storia si sarebbe potuta elaborare in più albi mantenendo una qualità migliore. Cesar, per la prima volta alle matite, non è all'altezza di una storia che essendo molto didascalica dovrebbe fare dell'apporto grafico un sostegno fondamentale. Sfondi inesistenti, viso confusi. Non sono completamente d'accordo su quanto detto rispetto ai dialoghi, etichettati scontati o banali. Di certo penalizzati da una certa fretta.
Ben più triste mi lascia constatare dai commenti invece che il seguito non è stato mai propriamente scritto! La storia è palesemente uno splendido prequel. Confesso che speravo già nel primo gigante che ho ma non ho ancora letto!
 
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view post Posted on 28/1/2021, 08:58
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Vecchio Saggio

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CITAZIONE (Jocund @ 26/1/2021, 22:33) 
Ben più triste mi lascia constatare dai commenti invece che il seguito non è stato mai propriamente scritto!

Come no.

CITAZIONE
La storia è palesemente uno splendido prequel. Confesso che speravo già nel primo gigante che ho ma non ho ancora letto!

Il meraviglioso e ineguagliabile Gigante n. 1 è l'apice del filone narrativo che inizia qui e che ha almeno altri due sviluppi nella serie regolare, prima del Gigante.
E poi c'è ancora il Gigante n. 6, e la vicenda favolosa della "Mela" di New York.
 
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view post Posted on 22/5/2021, 14:46
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Vecchio Saggio

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CITAZIONE (G. Nevio @ 22/2/2018, 17:23) 
La storia ha dei temi e una trama eccellente, una costruzione fattuale stringente e funzionalissima, sviluppa in modo eccezionale la trama orizzontale, e concettualmente è molto interessante, sia per i temi che tratta sia per come se ne occupa. I problemi allora quali sono? Sempre gli stessi. Partiamo dai più venali: la sceneggiatura, e in particolare i dialoghi, sono scritti in grande velocità e con poca accuratezza, evidentemente era una storia che, per quanto importante, doveva riempire un passaggio tra due altre storie già programmate. I tempi sono sbagliati, i dialoghi sono scontati e talvolta banali, le soluzioni grafiche poi sono inesistenti: un susseguirsi monotono e fastidioso di quadrettoni più o meno larghi. Un problema grave, invece, è il disegno: questo Cesar ha fatto un lavoro mostruoso. Al di là delle inquadrature tutte uguali, delle somiglianze somatiche, della povertà dei fondali, il disegno è corrivo, spesso sbagliato e soprattutto illeggibile! Non so come si potessero pubblicare cose del genere. No, perdonatemi, lo so: se passa roba come quella di Torti, va bene tutto.
Ma il problema più grave è la narrazione, che in questa storia praticamente non esiste. In questa storia si è rinunciato ad adoperare il mezzo fumetto, per narrare in modo efficace e interessante una storia, e si è costruito non uno spiegone, ma addirittura un'epitome illustrata che manco i più pedestri copisti di Fozio hanno mai concepito, con una continua disattenzione verso i momenti climatici, didascalie piene di digressioni fastidiose, inseguimenti narrati vignetta per vignetta, colpi di scena già telefonati che vengono spiattellati con una spiegazione che occupa una vignetta (vedi la reincarnazione). Questa storia è in sostanza un enorme spiegone narrativo inserito in un indigesto spiegone storico, che è a sua volta inserito in un terribile spiegone incipitario. A volerla narrare davvero, non solo questa storia sarebbe stata bellissima, ma avrebbe potuto occupare venti albi. Poi non mi venite a dire che le idee per scrivere storie interessanti mancano! Se vengono usate così male, è un problema diverso che non coinvolge la supposta banalità del mondo.

Io sono d'accordo con Stormur. I temi introdotti per quanto interessanti sono raccontati da un enorme spiegone senza dialoghi che appiattisce il ritmo di tutta la storia.

Martin e Orloff giungono al monastero di Taglakhar nell'Hymalaya ben 12 anni dopo l'ultima visita nella quale avevano ricevuto in dono il Murchadna. Qui il monaco Kat-Humi racconta loro della civiltà primordiale che aveva preceduto anche Mu e Atlantide e che sarebbe
riconducibile alle leggende dell'Eden o l'età dell'oro. Inoltre parla loro di Agarthi e della sua capitale Shamballa, un luogo ritenuto leggendario in realtà esistente nel quale vive il re del mondo.
Infine giunsero ad Agarthi due avventurieri nazisti: Donitz e Aschenbach. Quì vennero accolti e curati, me uno dei due, Aschembach, disobbedì all'ordine di non penetrare nelle "gallerie" di Agarthi, che possono raggiungere luoghi lontani nel tempo e nello spazio e che contengono tra l'altro anche il sacro Graal. Aschenbach ruba il graal e anche se rimane vittima della sua fuga fa perdere le tracce del Graal. Donitz invece muore per cercare di fermare Aschenbach e scopriamo che spiritualmente è lo stesso monaco Kat-Humi che sta parlando a Martin e Orloff.

Ammetto di aver faticato un po' per seguire tutta la vicenda, ma tutto questo sembra un preambolo per portare Martin e Sergj Orloff alla ricerca del Graal.
Un po spiazzato da tutto ciò
 
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view post Posted on 22/5/2021, 15:27
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Vecchio Saggio

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CITAZIONE (^Ned^ @ 22/5/2021, 15:46) 
Io sono d'accordo con Stormur. I temi introdotti per quanto interessanti sono raccontati da un enorme spiegone senza dialoghi che appiattisce il ritmo di tutta la storia.

Ah, mi dispiace. Io invece amo molto il modo in cui Castelli costruisce queste narrazioni paraletterarie (e infatti non uso mai il termine "spiegone", che svilisce questo modo di raccontare), anche per via della sua prosa unica e inimitabile, dalla scelta del lessico alla costruzione dei periodi. Anche la stratificazione delle narrazioni per me ha grande valore, e immagino che l'influenza fosse quella di Umberto Eco, visto che era l'epoca del suo mysteriosissimo Il pendolo di Foucault.

CITAZIONE
Ammetto di aver faticato un po' per seguire tutta la vicenda, ma tutto questo sembra un preambolo per portare Martin e Sergj Orloff alla ricerca del Graal.

E hai notato la simmetria Donitz/Aschenbach e Martin/Sergej? Annotala prima di leggere il Gigante n. 2.

CITAZIONE
Un po spiazzato da tutto ciò

Spiacente!
 
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view post Posted on 22/5/2021, 16:56
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Vecchio Saggio

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CITAZIONE (IlReRosso @ 22/5/2021, 16:27) 
CITAZIONE (^Ned^ @ 22/5/2021, 15:46) 
Io sono d'accordo con Stormur. I temi introdotti per quanto interessanti sono raccontati da un enorme spiegone senza dialoghi che appiattisce il ritmo di tutta la storia.

Ah, mi dispiace. Io invece amo molto il modo in cui Castelli costruisce queste narrazioni paraletterarie (e infatti non uso mai il termine "spiegone", che svilisce questo modo di raccontare), anche per via della sua prosa unica e inimitabile, dalla scelta del lessico alla costruzione dei periodi. Anche la stratificazione delle narrazioni per me ha grande valore, e immagino che l'influenza fosse quella di Umberto Eco, visto che era l'epoca del suo mysteriosissimo Il pendolo di Foucault.

CITAZIONE
Ammetto di aver faticato un po' per seguire tutta la vicenda, ma tutto questo sembra un preambolo per portare Martin e Sergj Orloff alla ricerca del Graal.

E hai notato la simmetria Donitz/Aschenbach e Martin/Sergej? Annotala prima di leggere il Gigante n. 2.

CITAZIONE
Un po spiazzato da tutto ciò

Spiacente!

Si, la simmetria tra quei personaggi l'avevo colta subito e mi aspetto un dualismo nella ricerca del Grall (o quello che avverrà) tra Martin e Orloff

Allora, come avevo detto anche in altre occasioni mi piace moltissimo il modo di raccontare di Boselli in Dampyr, dove molto spesso all'interno della storia c'è una sottostoria molto spesso anche più complessa della principale. Per chi conosce questa serie posso citare la storia di Amber Tremayne, quella di Egil-una-mano, o i libri di Dolly MacLaine. Roba che se non sei ben attento ti perdi subito. Ecco, qui invece come anche nel gigante che ho letto l'altro giorno è tutto un pelino più didascalico. Ma non ne faccio una tragedia e se ricapiteranno altre storie simili non credo sarà un problema.
 
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view post Posted on 22/5/2021, 16:59
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CITAZIONE (^Ned^ @ 22/5/2021, 17:56) 
Per chi conosce questa serie posso citare la storia di Amber Tremayne,

Curiosamente quella è una storia che ho faticato a leggere e seguire e che ho riletto di malavoglia. In parte incolpo i disegni (come nel qui presente Presagio, che Roi ha dovuto rifare nei punti peggiori).
 
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view post Posted on 7/7/2021, 09:37
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"Agarthi!" è, a mio parere, un capolavoro di Castelli. È una storia fondamentale e importantissima per la serie, dato che va a sviluppare molto approfonditamente la trama orizzontale.
La storia è strutturata come una lunga spiegazione di Kut Humi, ma, secondo me, questo non è affatto un lato negativo. Sarà uno spiegone ma è incredibilmente affascinante e coinvolgente, anche perché i fatti narrati sono interessantissimi. Prima dell'arrivo al monastero di Taglakhar (ossia da dove comincia la spiegazione di Kut Humi), c'è già un'ottima scena, quella in cui Martin, mentre pilota il suo velivolo, viene attaccato dagli elicotteri governativi e passa al contrattacco.
Emozionante l'incontro tra Martin e Sergej, che, durante la permanenza al monastero, sono liberi dal loro odio reciproco. Intrigantissimo il racconto di Kut Humi. Splendida la narrazione di quando Martin e Sergej venirono per la prima volta al monastero, che culmina con la donazione dei Murchadna. Forse il punto più geniale è la spiegazione della fine dell'Età dell'Oro: "Il primo segno di questa involuzione fu un'invenzione che, al contrario, viene generalmente definita come l'"atto di nascita" della civiltà: la scrittura."
Successivamente, si parla ovviamente, come da titolo, di Agarthi, un argomento mysterioso davvero affascinante. Ottima anche l'idea di presentare Hitler (quante informazioni e curiosità sulla sua figura, tra l'altro!) come l'uomo che mirava a creare il regno occulto della "Mano Sinistra", un regno del male che si opponeva a quello di Agarthi. Molto bella anche la parte su Ashenbach e Donitz; splendido, in particolare, il colpo di scena sull'identità di quest'ultimo. Infine, ottimo il finale aperto che vede separarsi Martin e Orloff.
Davvero geniali le idee (e di carne al fuoco ce n'è moltissima) di Castelli per questa storia meravigliosa.
Pessimi invece i disegni, realizzati da un certo Cesar. Sfondi abbozzati e molto poveri, volti simili tra loro e un tratto tutt'altro che leggibile e piacevole. Inoltre, a volte si semplifica la vita realizzando delle vignette con dei visi completamente oscurati con solo il naso visibile oppure con profili completamente neri (e comunque volti, frontali e di profilo, occupano la maggior parte delle vignette, visto che di sfondi ce ne sono davvero pochi...).
Buone invece le copertine di Alessandrini, in particolare la prima.

Storia: 10
Disegni: 5

Aggiornamento delle mie storie preferite di Martin Mystère:
1. La spada di re Artù
2. Operazione Dorian Gray
3. L'uomo che scoprì l'Europa
4. Tempo zero
5. Agarthi!
6. Un vampiro a New York
7. I figli del sogno - Il ritorno dei Kundingas
8. La vendetta di Râ
9. La città delle ombre diafane
10. Gli uomini in nero
 
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view post Posted on 7/7/2021, 09:49
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Vecchio Saggio

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[QUOTE=Magico Vento,7/7/2021, 10:37 ?t=44697033&st=45#entry651104677]
"Agarthi!" è, a mio parere, un capolavoro di Castelli. È una storia fondamentale e importantissima per la serie, dato che va a sviluppare molto approfonditamente la trama orizzontale.[/url]

Sottoscrivo.

CITAZIONE
La storia è strutturata come una lunga spiegazione di Kut Humi, ma, secondo me, questo non è affatto un lato negativo. Sarà uno spiegone ma è incredibilmente affascinante e coinvolgente,

Concordo. Chissà perchè la narrazione in prima persona deve essere svilita come uno "spiegone": quanti romanzi diventerebbero allora tali e andrebbero additati con disprezzo, partendo proprio da "Il pendolo di Focault", che ha in parte ispirato la migliore produzione mysteriana che fa seguito a questa vicenda. E per quale motivo un personaggio con un retroterra culturale e letterario come Martin Mystère dovrebbe rinnegare le proprie radici, invece che abbracciare la componente scritta che è fondamentale nel fumetto.

CITAZIONE
Forse il punto più geniale è la spiegazione della fine dell'Età dell'Oro: "Il primo segno di questa involuzione fu un'invenzione che, al contrario, viene generalmente definita come l'"atto di nascita" della civiltà: la scrittura."

Questo capovolgimento ha sempre colpito molto anche me. Ce n'è uno analogo nel Gigante "Gli Uomini in Nero", dedicato all'Illuminismo.

CITAZIONE
Pessimi invece i disegni, realizzati da un certo Cesar.

Con notevoli vignette ridisegnate da Corrado Roi.

Ecco chi è: César Álvarez Cañete
 
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view post Posted on 7/7/2021, 09:55
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Pensavo che Roi avesse ritoccato solo le vignette peggiori. Ho avvertito il suo tratto in non più di 5-6 vignette...
 
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view post Posted on 7/7/2021, 10:04
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Vecchio Saggio

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CITAZIONE (Magico Vento @ 7/7/2021, 10:55) 
Pensavo che Roi avesse ritoccato solo le vignette peggiori. Ho avvertito il suo tratto in non più di 5-6 vignette...

Pardon, intendevo notevoli nel senso che spiccano per la differenza, e non per il numero abbondante. Magari avesse ridisegnato qualche tavola in toto.
 
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view post Posted on 7/7/2021, 10:14
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Ah ecco :b:
Sì infatti, magari gli interventi di Roi fossero stati maggiori! :D
 
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