Ho iniziato l'impresa di leggermi tutti i Martin Mystère in mio possesso, mi sto divertendo molto anche perché una lunga sequenza di albi (soprattutto i "Tutto Mystère") non l'ho mai letta, tra cui questa storia. A parte i Cassaro, che non mi piacciono (troppo "tirati via" e rigidi i loro disegni), la storia presenta quello che considero il maggiore difetto della serie: lo squilibrio di "dosi" tra nozionistica e azione, che porta a finali affrettatissimi. In questo episodio, poi, la cosa è ancora più evidente: ma come, Martin e Orloff si devono alleare per salvare il mondo, una svolta interessantissima (che a mio parere meriterebbe un episodio intero, anche per i risvolti psicologici dei due, costretti a lavorare spalla a spalla, con tutte le diffidenze del caso)...risolta in una ventina di pagine? Ecco, questo genere di cose mi ha sempre deluso, anche ai tempi in cui non mi perdevo un numero (fine '80 primi '90), leggere decine di pagine di spiegazioni e flashback (interessantissime, uno dei punti di forza della serie) e trovare le svolte narrative più salienti risolte in poche pagine, frettolosamente, magari riassunte da Martin al computer...ancora oggi trovo squilibrata la dose tra questi elementi della storia. Non tutti gli episodi sono così, naturalmente, ma molto spesso si verifica. E questo mi porta a una domanda: ma Castelli (che resta un genio del fumetto, per me), se aveva a disposizione tutte le pagine che voleva per le sue storie (visto che ci sono racconti anche di 224 pagine) perché spesso si riduceva a "tirare via" così i finali, non poteva prendersi una decina di tavole in più e risolvere meglio tutti gli aspetti della trama? Qualcuno di voi sa esistono fattori tecnici dietro questo fatto, o ha un parere in merito? In questo episodio mancano riferimenti alla alleanza tra Mystére e Orloff dopo la fine dell'azione (come si sono lasciati? bastava una tavola di dialoghi), le conseguenze tra Reagan e Gorbaciov, una spiegazione più dettagliata sul laboratorio ed il collegamento sui miti Greci...in compenso, però, conosco molto bene Harlem e la sua storia
Io amo Martin Mystére, non fraintendetemi, e non voglio criticare la serie in se', ma proprio perché mi è sempre piaciuto, mi spiace trovare racconti così poco equilibrati. Scusate lo sfogo (ho finito solo stamattina di leggerlo...) ciao!